Mercato Juventus a gennaio? La risposta di Comolli: «Vediamo le occasioni, ma sono convinto di aver già comprato ottimi giocatori»

Mercato Juventus a gennaio? La risposta di Comolli: «Vediamo le occasioni, ma sono convinto di aver già comprato ottimi giocatori». Parla il dg

Nel giorno della presentazione ufficiale di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus, l’attenzione dei media non era rivolta solo al tecnico di Certaldo. A margine dell’evento, i giornalisti hanno infatti colto l’occasione per interrogare il Direttore Generale Damien Comolli sulle strategie del club, in particolare riguardo alle possibili manovre di mercato Juventus in vista della finestra di gennaio.

Il DG bianconero ha risposto in modo molto chiaro, cercando di abbassare le aspettative su eventuali interventi massicci e, al contempo, di riaffermare la piena fiducia nella rosa attualmente a disposizione. Comolli ha sottolineato che la linea d’azione (o di non azione) è stata pienamente discussa e condivisa con il nuovo allenatore.

Queste le sue dichiarazioni: «Una delle cose di cui abbiamo parlato con Spalletti è che non c’è alcuna pianificazione particolare. Se ci saranno opportunità le coglieremo e se qualcuno lascerà vedremo. Questo è quello di cui abbiamo parlato. Sono rilassato sui giocatori, sono fiducioso di aver acquistato ottimi giocatori. Siamo lieti di come stanno performando. Abbiamo anche un’opzione per alcuni giocatori come Conceicao… Parliamone tra 12 mesi o 18 mesi, se hanno avuto successo o no. Quando abbiamo parlato lunedì con Luciano, ha ragione sul fatto che c’ bisogno di tempo ma sono fiducioso sulla qualità dei nostri giocatori. Non perdo notti insonni per acquisizioni nuove, perdevo sonno per le prestazioni della squadra…».

Il messaggio di Comolli è inequivocabile: nessuna rivoluzione a gennaio. La Juventus opererà solo “di opportunità” e non sulla base di una pianificazione specifica, segno che la dirigenza ritiene l’organico completo. Il DG difende con forza gli acquisti estivi, citando Conceicao come esempio di giocatore a cui va dato tempo («Parliamone tra 12 mesi o 18 mesi»), e conferma la totale sintonia con Spalletti sulla qualità della rosa. La chiosa finale è la più emblematica: Comolli sposta il focus dal mercato alle prestazioni. La vera preoccupazione non era comprare nuovi elementi, ma il rendimento della squadra, motivo che ha portato al cambio in panchina. L’investimento principale, fa intendere il dirigente, è stato fatto sul nuovo allenatore, a cui ora spetta il compito di valorizzare il materiale a disposizione.

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