Hanno Detto
Perin a Sky: «Secondo tempo meraviglioso, stiamo cambiando modo di giocare»
Perin a Sky: «Secondo tempo meraviglioso, stiamo cambiando modo di giocare». L’intervista del portiere della Juve
Perin, portiere della Juve sceso in campo contro il Bologna al posto di Szczesny, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio dello Stadium.
DIFFICOLTA’ DEL PRIMO TEMPO – «Non abbiamo trovato le misure giuste per andarli a prendere. Questo ci dà spunti su cui lavorare. Non eravamo fenomeni dopo Udine e non siamo brocchi adesso, ci vuole equilibrio nella vita. Il secondo tempo visto da dietro è stato splendido, dominato, cosa che non avveniva da tanto tempo a parte il primo tempo di Udine. Stiamo cercando di cambiare il modo di giocare e i cambiamenti comportano tempo. Bisogna avere fiducia in questo modo di giocare, in questo pressing alto che ci ha permesso di dominare il secondo tempo contro un Bologna che palleggia bene. Il secondo tempo è stato meraviglioso, dobbiamo capire che possiamo permetterci di giocare così. E’ ovvio che quando inserisci nuovi automatismi ci vuole tempo, ma siamo fiduciosi. Siamo delusi sicuramente del primo tempo e ce lo siamo detti nello spogliatoio. Ma è successo negli ultimi 2 anni che partite cos’ le pareggiavamo in negativo o perdevamo. Ci deve far fiducia. I miei compagni lavorano incredibilmente bene in settimana. Prepariamo l’Empoli vedendo cosa non è andato bene nel primo tempo e fare meglio».
NUOVA MENTALITA’ DELLA JUVE – «Allegri ci ha predicato calma. Eravamo un po’ “agitati” perché non riuscivamo a trovare le distanze col Bologna che ha fatto un bel primo tempo. Ci ha dato 2-3 accorgimenti tattici e nel secondo tempo li abbiamo messi subito in campo. Ci siamo accorti della differenze che abbiamo trovato nell’andarli a prendere e nelle giocate. Bisogna avere fiducia. Lo so che la Juve è un club che deve vincere tutti gli anni però ci sono momenti in cui si ricostruisce e ricomincia. Siamo in questo periodo qua probabilmente. Ci vogliono calma e fiducia, possiamo tirare fuori buone cose da quel che stiamo facendo».
