Spalletti Juve, l’ex CT fa subito capire chi è in conferenza stampa: «Filosofia di gioco? C’entrano pragmatismo e bellezza». Poi la stoccata ai giornalisti

Spalletti Juve, il tecnico chiarisce la sua filosofia. Il bel gioco è un obiettivo secondario. Poi sfida i giornalisti ad innovare il loro linguaggio

Luciano Spalletti non si nasconde e, incalzato sull’eterno dibattito tra “risultatisti” e “giochisti”, traccia la sua linea in modo netto. Il nuovo allenatore della Juventus ha risposto alle domande sulla sua filosofia di calcio, mettendo subito in chiaro quali siano le priorità assolute per la sua squadra.

Il tecnico della Vecchia Signora ha spiegato che, al di là delle definizioni accademiche, il campo ha una sola verità. Spalletti è consapevole che non sempre l’estetica e il risultato vanno di pari passo, e in caso di scelta, non ha dubbi.

PAROLE – «Quando si è in campo, ciò che diventa fondamentale è vincere la partita. A volte si vince per la fortuna di un rimpallo, diventa fondamentale vincerla, poi si cerca di fare un buon prodotto. Siete sempre alla ricerca di parole nuove voi… Le parole nuove non affaticano la mente. Allo stadio ho sempre percepito questa atmosfera, questa innovazione, questa tecnologia. Anche voi nelle parole dovete impegnarvi per fare nuove scoperte. Poi si parla di altro».

Solo dopo aver messo in sicurezza l’obiettivo primario, i tre punti, ci si può concentrare sul resto. Una dichiarazione di pragmatismo assoluto, che fissa l’asticella per la Juventus: prima si vince, poi si pensa a come si vince.

LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI SPALLETTI

Spalletti Juve, la stoccata ai media: “Voi dovete impegnarvi per fare nuove scoperte”

Dopo aver definito il suo approccio al risultato, Luciano Spalletti ha cambiato registro, rivolgendo un commento diretto ai giornalisti presenti. L’allenatore ha mostrato una certa insofferenza verso la ricerca di etichette e definizioni

Secondo Spalletti, questo sforzo di modernizzazione dovrebbe essere condiviso anche da chi racconta il calcio. Ha lanciato una vera e propria sfida alla stampa. Un modo per invitare a superare vecchi dibattiti, come quello tra “giochisti” e “risultatisti”, per trovare nuove chiavi di lettura.

Infine, il tecnico ha chiuso bruscamente l’argomento, quasi a voler tornare immediatamente ai fatti concreti: «Poi si parla di altro». Un segnale chiaro: la Juventus deve concentrarsi sul campo e sui risultati, non sulle definizioni teoriche.

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