Thiago Motta dice addio al Bologna in lacrime: «Si chiude un ciclo bellissimo, lascio amore, passione e rispetto»
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Thiago Motta dice addio al Bologna in lacrime: «Si chiude un ciclo bellissimo, lascio amore, passione e rispetto»

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Thiago Motta dice addio al Bologna in lacrime: «Si chiude un ciclo bellissimo, lascio amore, passione e rispetto». Le dichiarazioni

Thiago Motta ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport dopo la sconfitta del Bologna contro il Genoa alla sua ultima partita da allenatore del club emiliano prima del probabile approdo alla Juve.

L’ULTIMA PARTITA – «Chiudere un ciclo è bellissimo per le sensazioni ed emozioni vissute insieme, senza dimenticare la stagione scorsa che abbiamo fatto un bellissimo campionato, senza dimenticare i ragazzi partiti l’anno scorso e quelli arrivati. Sono da ringraziare sempre pubblicamente. I tifosi per tutto quello che ci hanno dato, hanno sostenuto la squadra e in trasferta. L’immagine del gruppo che ha fatto la storia di questo club. Ringrazio la città per l’accoglienza dal primo giorno all’ultimo. Penso di aver compiuto un lavoro importante con lo staff, con massimo impegno, rispetto sempre, quotidianamente abbiamo dato quel che avevamo dentro per portare il Bologna al più possibile. I veri protagonisti sono i ragazzi, hanno fatto cose veramente straordinarie».

COSA LASCIA AL BOLOGNA – «Lascio l’amore, la mia passione, l’ambizione ma soprattutto un grande rispetto per queste due stagioni e questi giocatori che ho avuto il privilegio di allenare condividendo tante cose insieme. Voglio bene a ognuno di loro, ho stima di loro. Sono riuscito ad arrivare a capire come sono e a volergli bene. E’ quello che lascio al Bologna augurando il meglio a questa squadra e a questi ragazzi perché se lo meritano per tutto quello che hanno fatto e possono fare, senza parlare dei risultati. Si sono impegnati dal primo all’ultimo giorno in cui sono stato qui».

COSA SI PORTA DIETRO DAL BOLOGNA – «Come ho sempre fatto, dal primo giorno in cui ho iniziato questo lavoro, i miei ragazzi. Da oggi non sono più il loro allenatore, ma sanno che hanno un padre, un amico, un fratello più grande. In qualsiasi momento possono contare su di me per aiutarli come è stato fatto con l’Under 19 del Psg, allo Spezia e come è stato fatto qui al Bologna. Ci siamo sempre trattati con rispetto dei ruoli e con grande stima reciproca. Ho dato tutto per i ragazzi e loro hanno dato tutto quello che avevano dentro. Per questo ha funzionato e abbiamo raggiunto i risultati. Il modo con cui abbiamo raggiunto i risultati è ancora più importante».

QUALE GIOCATORE L’HA SORPRESO DI PIU’ AL BOLOGNA – «E’ difficile trovarne uno solo, io li tratto come avrei voluto che trattassero i miei figli. Ho 3 figli, se ne avessi uno che gioca a calcio mi sono sempre comportato con loro come vorrei che qualcuno li trattasse. Sceglierne uno è impossibile. Ognuno ha fatto la sua strada, rispettando sempre il suo collettivo. Quelli che sono andati hanno continuato la loro carriera facendo il loro massimo. Penso di averli aiutati in qualcosa, ma loro mi hanno aiutato tantissimo. Sceglierne uno è difficile per me».

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