Vlahovic-Chiesa: caccia ai primi gol da ex per prendersi il rinnovo. Il punto sui due attaccanti

Vlahovic-Chiesa, i due attaccanti bianconeri vanno a caccia dei primi gol da ex alla Fiorentina. Con il rinnovo sullo sfondo

Dopo il successo in Coppa Italia contro la Lazio, la Juventus cerca conferme anche in campionato, lì dove non vince da ormai più di un mese, quando il 25 febbraio riuscì a superare all’ultimo repiro il Frosinone. Gara difficile quella contro la Fiorentina, che va in cerca di punti preziosi per l’Europa, così come la banda Allegri va a caccia di un posto Champions che nelle ultime settimane non è più così tanto blindato. In attacco conferme per Chiesa e Vlahovic, che in questo finale di stagione si giocano anche una parte importante di futuro. Tra la caccia ai primi gol da ex contro i viola agli scenari sul loro destino: ecco qual è la situazione.

LA SITUAZIONE RINNOVI

Il contratto del numero 7 scadrà nell’estate del 2025. Si vocifera di un summit tra Giuntoli e il procuratore Ramadani al termine della corrente stagione, per un prolungamento che, in ogni caso, sarebbe di un anno. Un “rinnovo ponte” per permettere al calciatore di giocare il Mondiale per Club della prossima estate, oltre a concedergli un’altra occasione di riscatto in bianconero, invece di cederlo ad un prezzo inferiore tra qualche mese. Discorso diverso, invece, per il bomber serbo. Contratto il suo che terminerà nel 2026, ma in ogni caso la volontà di entrambe le parti è quella di continuare insieme. La Juventus, dal canto suo, vuole inoltre proseguire sulla strada intrapresa neanche 12 mesi fa, continuando a tagliare ulteriormente l’alto monte ingaggi della rosa più pagata del campionato. L’attuale accordo con il numero 9 prevede che il suo stipendio arrivi a toccare la cifra di 12 milioni di euro l’anno, scenario che Giuntoli e il resto della società vogliono evitare. Discussioni in corso per entrambi che però prima, come detto, hanno bisogno di concludere la stagione dando nuove conferme ad Allegri e alla stessa società. Con una Champions ancora in bilico, ora più che mai, la Juve si aggrappa a due dei suoi simboli offensivi.