Vlahovic-Juve, il serbo è nervoso: soffre il paragone con Haaland? I retroscena

Vlahovic Juve, il serbo è nervoso: soffre il paragone con Haaland? I retroscena sul digiuno prolungato dell’attaccante serbo

Dusan Vlahovic ha realizzato l’ultimo gol realizzato in Europa League. All’Allianz Stadium contro il Nantes, il 16 febbraio. Un mese dopo, una nuova notte di Coppa e una nuova opportunità per abbandonare il tunnel.

Dusan viene descritto da La Stampa come nervoso: non riesce ad accettare i lunghi periodi senza esultanze e finisce per abbattersi, smarrendo di conseguenza lucidità sottoporta. Un problema comune a tutti gli attaccanti, figurarsi per un ragazzo abituato a medie vertiginose e gravato, per valore del cartellino e aspettative, da pressioni e responsabilità pesantissime. Il popolo della Juventus lo ha compreso e lo stadio è arrivato a commuoverlo scandendo con forza il suo nome dopo il calcio di rigore sbagliato.

Un disagio amplificato dalla voglia di prendersi la Juventus, dalla vocazione da leader che stride con l’anagrafe, dall’abitudine – sin dai tempi del Partizan – a segnare con straordinaria continuità, fors’anche dal paragone con i coetaneo Haaland che vola alto al City – fenomale anche ieri sera – mentre lui fatica. Di sicuro, non incidono le indiscrezioni di mercato che coinvolgono in primis Newcastle e Manchester United: quelle, semmai, dovrebbero restituire fiducia, spazzare via l’alone di tristezza, ma tanto la cosa migliore è il gol stesso e Friburgo diventa occasionissima.