Yildiz, il gol alla Germania e i paragoni con Del Piero. Ma ora ha bisogno di spazio anche alla Juve

Kenan Yildiz incanta con la maglia della Nazionale, ma alla Juve non è ancora riuscito a trovare lo spazio che cerca

Troppo forte per rimanere in Serie C. Questo è il pensiero che in casa Juventus girava appena qualche mese fa, quando si andava optando per la promozione in prima squadra di Kenan Yildiz, poi diventata ufficiale a tutti gli effetti in queste ultime settimane. Il talentino turco, già dalla scorsa tournée americana, aveva convinto tutti della bontà di puntare su di lui, che ha spinto quindi Madama a trattenerlo alla sua corte piuttosto che mandarlo in prestito come fatto invece, ad esempio, con un altro giocatore dal talentino cristallino come Soulé, che comunque a Frosinone ha trovato un discreto modo di mettersi in mostra. E si è preso sicuramente la scena anche Kenan, ma non poteva essere altrimenti, con il suo primo gol in Nazionale. Una perla, un gioiello realizzato contro una compagine come la Germania, superata in trasferta anche grazie al gol di un ragazzo che Montella non ha avuto paura di lanciare dal primo minuto.

A Torino, però, almeno fino ad ora, non c’è traccia di una sua presenza da titolare. In bianconero sono infatti appena 5 le apparizioni in partite ufficiali, dall’esordio del 20 agosto in quel di Udine in poi, per un totale di 36 minuti messi insieme nei finali di gara. Molto, troppo poco per un ragazzo che ha dimostrato di non sentire la pressione del salto nel calcio dei grandi, da lui bramato già nella passata stagione, tanto che a più riprese si è parlato di una possibile partenza proprio per trovare più spazio. Ma la Juve lo ha blindato con una nuova iniezione di fiducia come il rinnovo fino all’estate del 2027, segno di come su di lui ci si punti tanto. Ma ora c’è bisogno di giocare e chissà che, già nel derby d’Italia alla ripresa, vista l’emergenza a metà campo, non possa esserci qualche occasione in più per Yildiz. Allegri lo ha provato a più riprese da mezz’ala e, con metà centrocampo acciaccato, non è da escludere, finalmente, un impiego del ragazzo dal primo.