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#1000BandiereBianconere, gli ideatori presentano l’iniziativa: «Primo passo verso uno Stadium di nuovo vivo» – ESCLUSIVA

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#1000BandiereBianconere: gli ideatori presentano l’iniziativa nata sui social, in esclusiva a Juventusnews24

«Ritornare ad uno Stadium vivo, numeroso e appassionato dove ci si possa sentire a casa ma soprattutto orgogliosi di essere bianconeri». Questo uno dei tanti obiettivi dell’iniziativa 1000BandiereBianconere Intorno A Noi, proposta sui social da 8 community bianconere. In esclusiva per Juventusnews24, tre delle pagine fondatrici hanno analizzato, spiegato e condiviso il progetto: Maurizio di Around Turin, Giorgio di Italian Magpies e Luca di La Maglia Bianconera.

Da chi e da dove nasce l’idea di #1000BandiereBianconere? È un’iniziativa pensata dopo il periodo difficile dell’anno scorso post penalizzazione?

«L’idea è nata a fine giugno da Giorgio di Italian Magpies. L’ha condivisa ed insieme abbiamo provato a strutturarla per riuscire a raggiungere il numero più alto possibile di tifosi bianconeri in Italia. La penalizzazione dello scorso anno di per sé non c’entra nulla perché l’idea di fare qualcosa di questo tipo nasce dalla voglia di provare a rianimare un stadio che negli ultimi anni è diventato particolarmente silente e sterile».

Quante e quali pagine stanno promuovendo l’iniziativa?

«Abbiamo contattato importanti community social per promuovere l’iniziativa sui loro canali da qui ai prossimi mesi. Le otto pagine social che hanno aderito (Italian Magpies, Around Turin, Juventibus, VecchiaSignora.com, La Maglia Bianconera, Nostalgia Juve, Colpo Gobbo, Insta_Juve) possono vantare un bacino di oltre 3 milioni di tifosi. Ci teniamo a precisare che non è mai stata una iniziativa chiusa a queste otto pagine ma, anzi, ci piacerebbe che l’iniziativa fosse spinta e fatta propria da ciascuna pagina social della Juventus, da ciascun tifoso. Come abbiamo scritto nel comunicato, trattasi di iniziativa spontanea dei tifosi per i tifosi».

Qual è il vero obiettivo dell’iniziativa? Avete potuto confrontarvi direttamente con la società?

«Non ci sono secondi fini, non c’è uno scopo di lucro. L’unico obiettivo è quello di riportare un po’ di colore allo stadio. La Juve ci ha confermato le misure delle bandiere che possono entrare allo Stadium (le abbiamo inserite nel comunicato). ».

Da cosa è ispirato il nome e la vostra iniziativa?

«Il nome arriva ancora una volta da un’idea di Giorgio di Italian Magpies ed è ispirato al vecchio inno della Juve, il nostro primo inno da tifosi bianconeri: ‘Juve Juve’ (1972-1991).»
Il testo della canzone recita:
«Juve, Juve cara gloriosa società
Mille bandiere bianconere intorno a noi,
ci fan sentire in campo undici eroi.
Perciò cantiamo tutti in coro ….
E la Juventus
E’ un inno che la forza ci da! »

1000BandiereBianconere nasce per smuovere qualcosa nell’animo dei tifosi o nei progetti della società legati al tifo organizzato bianconeri?

«Il progetto mira a smuovere entrambe le cose. L’augurio è che questo possa essere solo il primo passo verso uno Stadium di nuovo vivo, rumoroso ed appassionato, dove davvero ci si possa sentire a casa ma soprattutto orgogliosi. L’Allianz è ormai lo stadio di qualsiasi tifoseria avversaria, sia a livello visivo che canoro. Nell’attesa del ritorno della Curva abbiamo deciso di proporre questa iniziativa che parte dai nostri colori, per dare un impatto visivo che possa quantomeno far sembrare più juventino lo stadio della Juve
Ognuno di noi può armarsi di bandiera, nei limiti imposti dalle regole (presenti nel nostro comunicato) e andare a portare colore allo stadio.
Questa iniziativa permette a tutti di fare la propria parte per provare a cambiare qualcosa che non funziona. Se anche solo per pochi minuti, magari all’entrata in campo dei giocatori, dopo ogni goal, lo stadio si riempisse di colori bianconeri tra sciarpe e bandiere, si sarebbe già fatto un passo avanti enorme rispetto alla situazione attuale».

L’Allianz Stadium dei vostri sogni come dovrebbe essere?

«Sogniamo uno Stadium con la Curva Sud riempita da gruppi organizzati che cantano per tutta la partita sostenendo la squadra. I prezzi in questo settore dovrebbero essere “calmierati” e bassi. In cambio ci si aspetta un continuo supporto che possa trascinare il resto dello stadio e rendere vibrante l’atmosfera dello stadio. Bandieroni, striscioni, tamburi e lancia cori devono tornare a rianimare la Curva Sud.
Vorremmo una Curva Sud colorata e rumorosa ad ogni partita e questo è possibile solamente con la presenza di tifo organizzato. Ci piacerebbe che ci fosse un dialogo tra la Juventus e i responsabili dei gruppi organizzati ma solo per dettare delle linee-guida (comportamentali e non) che gioco forza devono essere condivise e sottoscritte. Inoltre speriamo in una società che possa finanziare (in maniera trasparente e comprovata) alcune coreografie durante la stagione, lasciando la libertà e la realizzazione delle stesse ai gruppi organizzati. Il resto dello stadio continuerebbe ad essere gestito come adesso. Ovviamente, con l’auspicio che i tifosi degli altri settori imparino a tifare anche senza telefonino (ormai vediamo che persino le sempre più rare scenografie organizzate dalla società vengono rovinate da chi pensa solo a riprendere il tutto col proprio telefono).
Non crediamo sia utopia. Tuttavia è necessario uno sforzo importante da entrambi le parti (società e gruppi organizzati) per venirsi incontro e far ritornare lo Stadium ai fasti di un tempo, quando anche allenatori e giocatori avversari si impressionavano dell’atmosfera».

Crediate che 1000bandiere bianconere possa davvero arrivare fino alla società Juventus?

«La nostra speranza è che #1000BandiereBianconere sia solo un primo passo, una sorta di assist per la società che deve finalmente prendere in mano la situazione e riproporre un modello di tifo organizzato al passo con i tempi (per esempio quello tedesco), garantendo un continuo supporto alla squadra. A prescindere dal risultato, dal gioco espresso, dai nomi sulle maglie, dalle condizioni meteo, dal nome dell’avversario».

Avete notato un buon riscontro “social” in questi primi giorni di iniziativa? Sperando di vedere dei risultati concreti dal 27 agosto allo Stadium!

«Sì, le interazioni con i vari post pubblicati sono state sicuramente numerose. L’accoglienza dell’iniziativa è stata buona dalla maggioranza che ne ha capito l’intento. Ci sono anche persone che non l’hanno capito o che hanno voluto dare un significato completamente differente da quello riportato nel comunicato. Adesso bisognerà vedere concretamente quante bandiere ci saranno allo stadio (oltre alle nostre). Per vedere i risultati di una campagna di questo tipo ci vuole tempo.
Continueremo a promuovere l’hashtag #1000BandiereBianconere nel corso dei prossimi mesi e sono sicuro che ci saranno sempre più bandiere allo Stadium».

Chi è l’anima delle pagine Around Turin, Italian Magpies e La maglia bianconera? Cosa volete comunicare/trasmettere/ raggiungere tramite il vostro lavoro sui social?

«Io sono Maurizio, ingegnere con una passione smisurata per la Juventus, nato a cresciuto a Torino. Nel 2014 ho creato la pagina social Around Turin per tifosi internazionali della Juventus che ad oggi conta più di 2 milioni di followers. L’idea iniziale era quella di fornire notizie in inglese e direttamente da Torino a tutti i tifosi sparsi per il mondo ma poi ho iniziato ad organizzare eventi per tifosi stranieri nei giorni delle partite. Per Juve-Bologna ad esempio, saremo un gruppo di almeno 35-40 persone provenienti da tutto il mondo e ovviamente dall’Italia».

«Mi chiamo Giorgio e ho aperto la mia pagina Italian Magpies nel gennaio 2012 per raccontare l’amicizia tra Juventus e Notts County. Iniziai ad appassionarmi alle sorti del Notts County e mi feci diversi amici tra i tifosi inglesi. Prima dell’amichevole del 2011 tra le due squadre incontrai alcuni inglesi conosciuti sui social. Andai poi a trovarli a Nottingham ad inizio 2012 e rimasi folgorato dalla loro accoglienza. Decisi quindi di aprire questa pagina per permettere a più persone di vivere questa esperienza e venire con noi a Nottingham o vivere l’amicizia con i Magpies quando vengono a vedere la Juve a Torino».

«Io sono Luca, architetto, juventino da generazioni. Sono il creatore e l’admin di La Maglia Bianconera, pagina che nasce dalla passione per la nostra maglia (amare la Juve significa amare la maglia)! Da anni, grazie all’aiuto di chi partecipa con me a questo progetto, pubblichiamo esclusive, anticipazioni e anteprime sui kit bianconeri della stagione successiva, avendo ormai la stima e la considerazione dagli esperti del settore e venendo ripresi più volte dai media nazionali e internazionali. Sono riuscito anche a realizzare il sogno di disegnare una maglia per la mia squadra del cuore, vincendo il contest organizzato dalla Juventus e da Adidas per la maglia third della stagione 2017/18».

Tutte le indicazioni per poter partecipare all’iniziativa sono presenti sui canali social delle pagine che hanno aderito all’iniziativa.

 
 
 
 
 
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Si ringraziano Maurizio, Giorgio e Luca per la bella iniziativa rivolta ai tifosi e l’enorme disponibilità dimostrata nel corso di questa intervista

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