Conferenza stampa Tudor pre Juve Atalanta: le dichiarazioni
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Conferenza stampa Tudor pre Juve Atalanta: «Risposta a Rocchi? Si è già parlato tanto… Conceicao vediamo, Cambiaso è da migliori club al mondo»

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Conferenza stampa Tudor pre Juve Atalanta: le sue dichiarazioni alla vigilia del match della 5ª giornata di Serie A 2025/26

(inviato all’Allianz Stadium) – Archiviata il pareggio con veleni di Verona, ora per la Juve è il momento di concentrarsi sull’Atalanta: è la squadra di Juric la prossima avversaria in Serie A.

Nel giorno di vigilia, venerdì 26 settembre, Igor Tudor è intervenuto in conferenza stampa alle 14.30 per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


COME HA LAVORATO LA SQUADRA – «Abbiamo usato due giorni liberi rinfrescando la squadra, ora ci sono 3 partite di fila. Abbiamo lavorato bene, concentrati, con la giusta carica».

COSA RISPONDE A ROCCHI – «Io non rispondo niente, già si è parlato tanto. Mi hanno comunicato questa cosa, si va avanti, sono cose di calcio non ho niente da aggiungere».

COSA HA LASCIATO LA PRIMA SETTIMANA CON 3 IMPEGNI – «Solite cose di calcio, le squadre, cose buone e meno buone. Nessuna novità in particolare, è stata fatta una partenza buona. Niente di più o di meno, stiamo lavorando, conoscendoci con giocatori nuovi. Si prova a crescere tutti i giorni».

CONCEICAO E ZHEGROVA – «Di giocatori non parlo. Chico ha avuto un problemino, ha avuto qualche acciacco e vediamo ancora domani. Zhegrova sta lavorando, niente di particolare».

VLAHOVIC MEGLIO DA SUBENTRATO – «Non so rispondere. Ci penso, ci provo, si parla, si ragiona, si sceglie. Con la sua media sono contento, felice, a volte lui parte… Ho 3 attaccanti forti e si sceglie in base alla partita. I due nuovi devono ancora conoscersi, ci sarà spazio per tutti. Bisogna scegliere il giusto, sarà lunga, bisogna sbagliare il meno possibile su chi far partire e chi far finire nella partita. Sono 3 giocatori forti».

JURIC – «Lui non è il mio migliore amico è un amico. Un ragazzo con dei valori, con le sue particolarità nel modo di allenare che è fantastico. È stato un po’ sottovalutato nell’arco della sua carriera, a parte l’ultimo anno in cui ha avuto situazioni un po’ particolari alla Roma e andare all’estero a prendere una squadra ultima. In carriera ha sempre fatto cose straordinarie, sempre un po’ sottovalutate. Domani c’è una squadra forte, è stato riconosciuto comunque. Ci sono due squadre di livello, che giocano in Champions».

PREOCCUPATO DALLA CONDIZIONE FISICA – «Non sono preoccupato anzi sono in fiducia. La squadra sta bene, è totalmente un calcio diverso giocare 3 partite a settimana invece di una. Ci sono tante dimostrazioni nel passato e nel presente. Per quella ragione un allenatore deve essere ancora più bravo nel fare le scelte, anche le scelte contano molto di più dei modi di allenare. A certi giocatori non vuoi rinunciare mai… Poi durante la partita ti rendi conto che era meglio quello. Ma siamo pagati per questo e bisogna sbagliare meno possibile. Dipende dalle caratteristiche, qualcuno può anche giocare 50 partite. Anche altre squadre hanno questi problemi».

BURGESS – «Non è ancora arrivato nel club».

ADZIC TREQUARTISTA O MEDIANO – «Può giocare in tutti e due i ruoli, ha fatto un bel gol, ha la testa pulita, ha qualità».

CAMBIASO A CENTROCAMPO – «Può fare la mezzala, ha un cervello diverso in senso buono. Da terzino, da quinto, vede le cose da centrocampista. Gli lascio questa libertà di adattarsi. Ogni tanto va in mezzo, sente le sue posizioni. È di primissimo livello, deve avere più costanza nelle sue prestazioni, dipende sempre da lui. È da migliori club al mondo, io ci credo ma deve decidere lui. Può giocare al Real Madrid, al Liverpool o al Manchester City. Ma deve dire che tutte le domeniche sarà migliore e in poco tempo va a giocare là».

KOOPMEINERS – «Se lei vede io faccio giocare tutti i centrocampisti, non solo lui. Là si può crescere, in quella zona. Tutti quelli che stanno giocando in quei ruoli stanno lavorando con la voglia di dare qualcosina in più».

DUE PUNTE? – «Si sta lavorando sulla strada tracciata».

ALLEGRI E CONTE – «Se sento Conte? Non ci sentiamo, ci siamo visti in passato qualche volta. Basti vedere la loro bacheca di trofei, hanno vinto e non c’è più niente da commentare. Sono due persone di valore, vere, giuste, che fanno bene al calcio. Sono diversi nel modo di allenare e sono un bene per il calcio italiano. Grandi allenatori e grandi personaggi».

HA RIGUARDATO L’AMICHEVOLE ESTIVA – «Si guardano tutte le ultime partite. Sono amichevoli comunque, non contano niente, le squadre si conoscono, sono squadre da Champions. C’è tutto da guadagnare, ogni metro. È una partita super difficile».

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