A Casa con la Juve: le parole di Giovinco e Trezeguet - VIDEO
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A Casa con la Juve: le parole di Giovinco e Trezeguet – VIDEO

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Torna il format “A Casa con la Juve”: i protagonisti di mercoledì 8 aprile sono Giovinco e Trezeguet. Le parole

Nuovo appuntamento di “A Casa con la Juve” fissato per oggi, 8 aprile. I protagonisti in bianconero del format lanciato dalla società sono Sebastian Giovinco e David Trezeguet.

I due ex giocatori bianconeri interverranno alle ore 15:00 in diretta su Youtube e Juventus TV: con loro ci saranno Zambruno e Zuliani. Juventus News 24 segue LIVE l’appuntamento sul canale Youtube bianconero.

GIOVINCO

QUARANTENA – «Sono a casa, gli allenamenti sono finiti. La stagione riprenderà a luglio/agosto quindi troverò il modo di tornare dalla mia famiglia e dai miei bambini che sono a Toronto mentre io sono a Riyad».

TREZEGUET – «Tre parole per descriverlo? Campione assoluto, grande persona, poi non ho una parola precisa ma quando ho mosso i primi passi in prima squadra è stato uno dei pochi a mettermi a mio agio».

SENSO DEL GOL DI TREZEGUET – «10».

TORNARE IN DIFESA TREZEGUET – «6 per la sufficienza, ma poteva essere molto peggio».

PUNIZIONI TREZEGUET – «3 di incoraggiamento, non gliene ho mai viste tirare».

COLPO DI TESTA TREZEGUET – «Gli do 8, mi piaceva molto di più quando giocava con i piedi».

GENEROSITA’ TREZEGUET – «Se ti vedeva nelle condizioni migliori di lui te la passava, gli do 8».

TIRI FUORI AREA TREZEGUET – «Dico 7, ogni tanto gli piaceva piazzarla. Destro o sinistro era uguale».

RIMASTO IN CONTATTO – «Abbiamo una chat degli anni in cui abbiamo vinto lo Scudetto con Conte. Chiellini, Pirlo, Barzagli, Bonucci, con loro ogni tanto ci mandiamo messaggi. Ogni tanto sento Trezeguet, Camoranesi. Sono loro i ragazzi con cui ho legato di più».

A TORONTO – «Sicuramente la vittoria è impressa in me. Era una città che non vinceva da 26 anni: dopo due anni che ero lì, vincere il campionato ha avuto un sapore diverso».

ESULTANZA – «Non l’ho fatta per imitare Del Piero. La trovavo e la trovo un’esultanza simpatica, ma come tutti pensano non volevo imitare lui».

CANZONE DELL’INFANZIA – «Io ascoltavo molto Vasco Rossi da piccolo».

ESULTANZA MOTORINO – «Quando ero in Primavera, nessuno lo sa, esultavo come Trezeguet. Motorino? Sono venuti Pio e Amedeo nel febbraio del 2017 ed eravamo rimasti che se avessi segnato avrei dovuto esultare così».

TREZEGUET

QUARANTENA – «Sarà la partita numero 511 (ride ndr). Sto bene, continuo a fare il mio corso da direttore sportivo via online e mi tiene motivato. Aspettando che questo momento passerà».

GIOVINCO – «L’ho conosciuto in un momento non semplice della storia juventina. Ascoltava moltissimo, voleva migliorare in continuazione ed era molto importante per me. Mi faceva gli assist per poter segnare. È intelligente, ha fatto una carriera interessante e per noi è stato importante in quel momento».

PUNIZIONI GIOVINCO – «Punizioni? Non ne tirava molti, perché in quel periodo c’era Del Piero. Do 8 per quello che faceva in allenamento».

COLPO DI TESTA GIOVINCO – «6, può migliorare…».

CONTRASTI GIOVINCO – «Gli altri non potevano contrastarlo, era molto tecnico. Non era cattivo, non lo so».

COLPI DI TESTA – «Non è che mi arrivavano cross di Cafù o Roberto Carlos. Mi davano certi palloni…».

VISIONE DI GIOCO GIOVINCO – «Aveva una visione diversa da tutti gli altri. Ci è servita moltissimo in quel campionato. Lui era quel giocatore diverso gli do 10».

ABBIGLIAMENTO GIOVINCO – «Nel 2006 non era il massimo, ora è molto diverso. in Arabia Saudita sarà meno attento all’abbigliamento. È sulla giusta linea».

SINISTRO GIOVINCO– «Gli do 5, al suo destro 10 invece».

GOL PIU’ IMPORTANTE – «Quello più forte emotivamente è quello a San Siro con il Milan, dopo la rovesciata di Del Piero. Lì abbiamo chiuso il campionato contro un Milan molto forte».

JUVE – «Con la Juve ho avuto una storia importante. Sono arrivato dopo gli Europei del 2000: i primi passi non sono stati semplici, ma dieci anni dopo mi sono trovato questa verifica dall’amore degli juventini verso di me. Sono arrivato molto giovane, andando via quando ero grande. Ho conosciuto grandi allenatori e giocatori ed è stato il più grande passo della mia carriera. Sono tornato da 5 anni alla Juve come Brand Ambassador ed è importante portare i colori bianconeri nel mondo».

GOL REAL MADRID – «Li ho fatti soffrire un po’ in quel periodo. Il più importante è il 3-1 quando ci siamo qualificati alla finale. Al ritorno abbiamo ribaltato la sconfitta dell’andata, dimostrando che eravamo più forti».

GIOVINCO «Se non mi portava la palla tornava in Primavera (ride ndr)».

GIOVINCO BALLERINO«È meglio che fa altro, che gioca a calcio».

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