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Aicardi: «Sentenza alla Juve sommaria, non si può decidere così»

Aicardi: «Sentenza alla Juve sommaria, non si può decidere così». Parla il presidente dell’associazione Piccoli Azionisti
Aicardi, presidente dell’associazione Piccoli Azionisti della Juve, ha concesso un’intervista a Tuttosport per spiegare
VICINANZA ALLA JUVE – «Propongo di far sentire la propria vicinanza alla Juventus, in tutta sincerità. Per questo ho apprezzato la nota dei tifosi americani e mi sento di suggerire una soluzione in più».
LA PROPOSTA – «Acquistare azioni del club. La ritengo un’opzione quasi naturale, per chi crede nella società e nell’operato dei dirigenti. Se ipotizziamo che si attivino in Borsa decine di migliaia di tifosi, il risultato sarebbe certamente rilevante».
REAZIONE ALLA PENALIZZAZIONE – «Comprendo che la giustizia sportiva debba avere una propria autonomia, ma credo che al contempo vadano fissati dei paletti. E quanto appena accaduto lo dimostra: il “ne bis in idem” ignorato, le intercettazioni equiparate a prove, il concetto di lealtà sportiva sfruttato per dire tutto e niente. Così, davvero, vale tutto».
LA SENTENZA – «La giustizia sportiva ha celebrato in poche ore un processo sulla base di 14mila pagine di documentazione. E lo ha fatto prima ancora che la giustizia ordinaria decida se rinviare gli indagati a giudizio o meno. Non si può prendere una decisione in queste condizioni, a maggior ragione nel momento in cui si parla di questioni molto tecniche: chi ha deciso, lo ha fatto in maniera sommaria e senza approfondire».
CONSEGUENZE FUTURE – «Rischia di incidere in negativo proprio sul titolo in Borsa del club, per esempio, anche se un domani il ricorso dovesse risultare vincente. Bisogna prendere una decisione: le società di calcio possono essere quotate? Se sì, l’ordinamento sportivo ne deve prendere definitivamente atto con regole specifiche».
