IL PERSONAGGIO - Allegri, dov'è la vera Juve? Ora serve la svolta
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IL PERSONAGGIO – Allegri, dov’è la vera Juve? Ora serve una svolta

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Massimiliano Allegri e la Juve non stanno vivendo un momento facile: breve analisi delle difficoltà bianconere

La Juve continua a non vincere. Dopo lo stop in campionato con la Salernitana, anche contro il Benfica, nella gara indicata da Allegri come una di quelle da cui sarebbe passata la qualificazione agli ottavi di Champions League, i bianconeri sono passati in vantaggio, staccando poi improvvisamente la spina e non mantenendo la concentrazione per tutti i 90 minuti. Inevitabile quindi che i portoghesi riuscissero poi a venire fuori con il passare del tempo, fino a sfiorare una vera e propria goleada, evitata dalle parate di Perin e dai salvataggi miracolosi di Bonucci. E così gli interrogativi, a pochi giorni dal Monza, ultima gara prima della sosta, sono più di uno.

Possono le tante assenze essere una scusante? Sicuramente gli infortuni di gente come Chiesa e Pogba pesano e non poco, ma per le qualità della rosa a disposizione questa Juve potrebbe, e dovrebbe, fare molto di più di quello che si è visto fino a metà settembre, quando si possono contare solamente due vittorie tra tutte le competizioni (molto discusse) in otto gare giocate. La sensazione è che, almeno sul terreno di gioco, questa squadra non abbia le idee chiare e sia tutt’altro che unita, con giocatori che vagano in campo senza indicazioni precise. Anche in questo Allegri dovrà mettere mano e lavorare con maggior impegno, come ammesso da lui stesso nelle dichiarazioni post partita. E’ sicuramente il momento più complicato da quando il tecnico è tornato e, nonostante le smentite, la sensazione di sentirsi sotto esame è ora più che mai tanta.

La Juve non può più permettersi di rimanere staccata dalle posizioni che contano in campionato, così come non può permettersi di uscire ai gironi di Champions. La situazione è certamente difficile, anche se nulla ancora è perso. Ora però serve impegno e forza di volontà da parte di chi, fin qui, non ha trascinato il gruppo come doveva. Serve ritrovare quella compattezza che aveva contraddistinto il primo ciclo allegriano e che, per ora, sembra essersi persa, lasciando spazio, come ammesso da capitan Bonucci, a preoccupazioni e incertezze sul prossimo futuro. Serve, in poche parole, ritrovare la vera Juve, quella che al posto dei fischi riceveva solo applausi e affetto dai propri tifosi.

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