Allegri a Sky: «Siamo un po' fragili, qualcuno ha pianto»
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Allegri a Sky: «Siamo un po’ fragili, qualcuno ha pianto»

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Allegri a Sky: «Siamo un po’ fragili, qualcuno ha pianto». Le parole dell’allenatore dopo la sconfitta con la Roma

Allegri ha parlato a Sky Sport dopo Roma Juve.

L’ANALISI – «Sapevamo delle difficoltà che affrontavamo, la Roma non prendeva gol da 5 partite in casa, farle gol è difficile. Abbiamo concesso un tiro da 25 metri dove ès tato bravo Mancini, noi potevamo difendere meglio e uscire più veloci. Poi abbiamo sbagliato diverse situazioni .Il primo tempo non è stata una bella partita ma avevamo avuto l’occasione con Rabiot. Loro cominciavano a difendere meno bene. Il secondo tempo siamo partiti bene, poi abbiamo subito gol e non siamo riusciti a recuperare».

LE SCELTE DELLA ROMA – «Sapevamo che la Roma gioca questo tipo di partite, sta dentro la partita, aspetta l’episodio favorevole e stasera è stato così. Noi dovevamo far solo gol, ecco. Poi magari potevamo far meglio altre situazioni. L’ultima palla di Danilo è stata importante ma non l’abbiamo sfruttata».

BONUCCI PER ALEX SANDRO – «Alex Sandro non stava bene, allora l’ho tolto. Chi è entrato ha fatto bene. Ha fatto bene Leo, Paredes, Chiesa e Paul».

TRIDENTE SOLO NEL SECONDO TEMPO – «Immaginavamo che la Roma ci avrebbe concesso di più nel secondo tempo perché gioca bassa e corre dietro agli avversari. Su questo dovevamo far lavorare di più i centrocampisti centrali. Il gol preso non era nelle previsioni e in quel momento i cambi ci avrebbero dato una mano così come è stato».

ESPULSIONE DI KEAN – «Non si commenta, ha sbagliato, prenderà un grossa multa. E’ una questione di responsabilità. Quando si gioca a calcio ognuno ha responsabilità, soprattutto in questo momento sbagliare non è concepibile».

SPOGLIATOIO DELUSO – «Quello che è successo alla Juventus credo non sia mai successo nel calcio mondiale, cioè toglierci 15 punti. Siamo un po’ fragili e dopo un pareggio p una sconfitta sembra che ci casca il mondo addosso. Ho visto i ragazzi che erano delusi, amareggiati, qualcuno piangeva. E’ uno sforzo importante a livello mentale, anche se dall’esterno si parla solo di numeri, ma non è cosi. I ragazzi devono star tranquilli e sereni, il percorso deve continuare»

L’OBIETTIVO – «L’obiettivo è arrivare in fondo al campionato tra le prime quattro, lo dico sempre ai ragazzi. Ora siamo secondi, quello che succede fuori dal campo non ci deve interessare niente. Se a fine campionato siamo tra le prime quattro abbiamo fatto il nostro dovere. Più c’è l’Europa League e la Coppa Italia. Altrimenti uno guarda la classifica e si deprime, già era successo. Oggi era una partita importante e ci tenevano a vincere».

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