Arsenal Juve, da Riccio a Nonge: giovani che hanno violato Londra
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Arsenal Juve, da Riccio a Nonge: i giovani che hanno sbancato l’Emirates

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Arsenal Juve, da Riccio a Barbieri: i bianconeri sbancano l’Emirates grazie soprattutto all’aiuto dei propri giovani

Alla prima amichevole in programma in questa seconda parte di dicembre, una Juve imbottita di giovani e seconde linee è riuscita a sbancare l’Emirates, casa di quell’Arsenal capolista in Premier che ieri schierava gran parte della propria formazione titolare. Un test sicuramente importante per gli uomini di Massimiliano Allegri, utile per far mettere minuti nelle gambe ai giocatori della prima squadra, fermi da ormai un mese a causa della lunga sosta dovuta al Mondiale, oltre che per testare quei ragazzi che, in futuro, magari già in questa seconda parte di stagione possono rappresentare un’importante alternativa come già è stato per i vari Miretti, Fagioli e Iling.

I TITOLARI

Dall’inizio sono partiti Riccio, Barbieri e Barrenechea, aggregati in prima squadra dalla formazione Next Gen di mister Brambilla. L’argentino, così come l’esterno, si era già visto in Champions nel ko di Torino contro il PSG, ultima gara dell’infausto girone di questa edizione per i bianconeri. Schierato a centrocampo ha fornito una buona prova, specialmente dal lato fisico, anche se condita da qualche sbavatura di troppo dovuta alla vivacità del centrocampo avversario. Tra i migliori Barbieri, che ha fornito una spinta continua per tutto l’arco della sua partita, risultando decisivo anche nell’azione che ha poi portato all’autorete di Xhaka che ha sbloccato il match, con una giocata sulla destra dalla quale è poi conseguito il cross di Fagioli. Chi però può meritarsi la palma di man of the match, a casa degli inglesi, è il centrale Riccio. Lanciato dal primo in una difesa con giocatori più esperti come Gatti e Rugani, il 20enne non ha tradito l’emozione, aumentando i giri del motore minuto dopo minuto, rimediando anche a qualche errore di troppo di compagni che, invece, ci si aspettava dovessero essere loro a mettere una pezza a qualche incertezza del ragazzo nativo di Napoli.

I SUBENTRATI

Nella ripresa c’è poi stato spazio anche per altri volti nuovi del futuro juventino come Nonge Boende, Cerri e Zuelli, oltre al ritorno in campo degli ex infortunati Iling-Junior (solita prestazione da sottolineare la sua) e Marley Aké. A sorprendere in positivo è stato proprio il primo, che ha messo il proprio zampino nel 2-0 arrivato negli ultimi secondi di gioco. Nonostante i soli 17 anni, il belga arrivato dall’Anderlecht nella scorsa stagione, in poco tempo ha preso in mano il centrocampo della Primavera di Montero, confermando anche ieri le sue buone doti da regista e, allo stesso tempo, di gran recuperatore di palloni, che lo rendono “utilizzabile” anche nel ruolo di mediano. Prestazioni sufficienti anche per gli altri due, che avranno comunque occasione di farsi valere nei prossimi test prima della ripresa del campionato. Brambilla e Montero prendono nota, mentre i tifosi juventini, e soprattutto Allegri, che ieri nel post-partita a più riprese ha elogiato il lavoro che c’è dietro le formazioni giovanili, si fregano le mani per la quantità di talento che ha a disposizione questa squadra per i prossimi anni.

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