Balzarini: «Paredes arriva. Juve Roma? Sono 2 punti persi» - ESCLUSIVA
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Balzarini: «Paredes arriva. Juve Roma? Sono 2 punti persi» – ESCLUSIVA

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Balzarini: «Paredes arriva. Juve Roma? Sono 2 punti persi». L’intervista al giornalista di Sport Mediaset – ESCLUSIVA

Dal pareggio della Juventus contro la Roma fino al mercato e molto altro ancora.

Gianni Balzarini, giornalista di Sport Mediaset che segue da vicino le vicende della squadra di Allegri, parla in esclusiva a Juventusnews24.

Come valuta il pareggio dei bianconeri contro la Roma?

«Sono decisamente due punti persi. Poi, come ha detto anche Allegri, è vero che se l’ultima mischia per la Roma viene sfruttata diversamente, la Juve rischia di perdere la partita. Questo è il calcio e questo può succedere, ma nell’economia globale della gara dico che sono due punti persi, anche se in maniera diversa rispetto a quanto visto a Genova contro la Sampdoria. Il miglioramento c’è stato dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’intensità. Il calo dopo il quarto d’ora del secondo tempo è comprensibile perché la Roma aveva il dovere di rientrare in partita e perché la Juve aveva speso troppe energie senza concretizzarle adeguatamente».

Per vedere altri miglioramenti bisogna aspettare i vari Di Maria e Pogba o Allegri può già fare qualcosa in questo periodo?

«Il vero miglioramento si può vedere solo mercoledì, con la stessa gente a disposizione a meno che non rientri Bonucci, ma con un avversario che inconsciamente ispira meno tenacia, capacità e determinazione rispetto alla Roma. Se ci sarà un miglioramento lo si vedrà con lo Spezia. Se la Juve dovesse far fatica o addirittura non vincere la partita, allora sarebbe un guaio».

Passando al mercato, sembra fatta per l’arrivo di Paredes. E’ il regista giusto che tanto mancava alla Juve?

«Dovrebbe arrivare entro un paio di giorni, anche perché il mercato sta per finire e c’è bisogno di sbrigarsi… Stiamo parlando di un giocatore sicuramente importante se si vuole giocare con un regista. Anche se ieri la partita ha fatto vedere le doti di Miretti che messo in quella posizione lì, dall’inizio e in una posizione così delicata, non ha tradito la minima emozione e ha giocato con molta personalità una ottima partita. Essendo un giovane è normale che da lui non ci si può aspettare la continuità di rendimento, però mi auguro di vederlo tante volte in campo».

Se Miretti va verso la conferma, Fagioli e Rovella sono destinati al prestito?

«Non dovesse arrivare Paredes perché per qualche motivo salta l’affare all’ultimo momento, allora mi sentirei di dire che almeno uno tra Fagioli e Rovella resterà, più Rovella che Fagioli. Dovesse arrivare Paredes, questi due sono destinati a partire in prestito».

Anche Arthur lascerà la Juve?

«Si è delineata qualche possibilità a venderlo o darlo in prestito in Premier League alleggerendo lo stipendio che è molto più pesante di quanto non dicano le cifre ufficiali».

Il mercato della Juve si chiuderà con Paredes o c’è da attendersi qualcosa, magari per un terzino?

«Non è ora ci sia molto da andare a pescare. Se arrivi a prendere un giocatore negli ultimi giorni di mercato vuol dire che le cose non sono andate benissimo durante l’estate. Io credo che a fine mercato si va a prendere quello che resta e che passa da una scrematura. A me sarebbe piaciuto molto vedere Udogie in maglia juventina, invece l’ha preso il Tottenham e l’ha lasciato in prestito all’Udinese. Era un profilo molto interessante. Poi comunque i due terzini a sinistri la Juve li aveva: Pellegrini e Cambiaso. Poi li ha mandati via tutte e due in prestito, ritenendo che quella corsia vada bene così».

Che impressioni ha avuto da questo inizio di Bremer alla Juve?

«Purtroppo è stato coinvolto anche lui nell’immobilismo sul pareggio della Roma, ma ha fatto vedere cose buone. Io credo si stia parlando di uno dei migliori centrali in circolazione. Poi è normale che dovrà assimilare il nuovo modo di giocare e adattarsi alla difesa a 4, non credo che Allegri giocherà a 3 perché c’è Bremer. Il difensore lo sa benissimo e credo lo farà in tempi brevi. E’ normale che ora ci siano alti e bassi, ma il giocatore è destinato a garantire tanti alti e pochi bassi».

Ieri Milik ha fatto il suo debutto alla Juve. Quale apporto può dare il polacco alla causa di Allegri?

«Io non faccio l’allenatore e non mi permetto di sindacare quanto detto da Allegri sabato in conferenza quando ha spiegato che i due possono coesistere. Come? Uno dei due va a cercare la profondità e l’altro fa assistenza. Io all’inizio pensavo che i due fossero abbastanza incompatibili e che l’uno fosse l’alternativa dell’altro, ma non mi permetto di leggere le caratteristiche dei giocatori meglio di quanto faccia Allegri. Rispetto quello che ha detto. Cosa ci si aspetta da Milik? I gol. Lui è un giocatore buono con la palla tra i piedi. E data la maggiore età e quindi la maggiore esperienza, è meglio di Vlahovic in questo momento».

In che senso?

«Nel senso che il serbo ha ancora delle incertezze sul controllo palla che saranno da limare e sicuramente le limerà. Io mi aspetto che Vlahovic entro le prossime due stagioni, compresa questa, diventi un giocatore di livello internazionale. Deve migliorare su certe basi, come aveva detto Allegri lo scorso anno. Lo si vede che quando ha la palla tra i piedi è meno tranquillo e ha la frenesia di volersi liberare quasi subito del pallone perché non si sente perfettamente sicuro nel controllo. Cosa che Milik invece ha già. Ma, ripeto, per Vlahovic è solo questione di tempi. Io credo che sia destinato a diventare un grande attaccante e che dalla prossima estate arriveranno grosse richieste per lui…immagino che tra un anno si parlerà di un’estate intensa per lui»

Che idea si è fatto sul girone di Champions della Juve?

«Che deve deve fare quattro punti almeno contro il Benfica per passare. E’ chiaro, poi, che se la Juve non fa 6 punti col Maccabi Haifa è giusto che vada a giocare in Europa League… Dico che con 4 punti almeno con il Benfica si passa il girone. Da secondo? Non si sa, la Champions è sempre soggetta a situazioni particolari. L’anno scorso la Juve arrivò prima nel girone all’ultimo secondo perché lo Zenit segnò contro il Chelsea. E due anni fa fece fuori il Barcellona vincendo 0-3 al Camp Nou. La Champions è legata sempre a sorprese e a situazioni impreviste. Magari ci scappa che la Juve faccia risultato con il Psg in una delle due partite…».

Quanto influirà in questa stagione il fattore Mondiale?

«Questa è una stagione assurda per questo Mondiale assurdo che determinerà un andamento non regolare del campionato nel senso di continuità e prevedibilità come avveniva negli anni passati. Il quadro che si andrà a formare prima del Mondiale  potrebbe essere stravolto dopo il Mondiale».

Si ringrazia Gianni Balzarini per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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