Barrenechea: «Non mi aspettavo l'esordio con la Juve, Allegri...»
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Barrenechea a Dazn: «Non mi aspettavo l’esordio con la Juve, ma Allegri…»

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Enzo Barrenechea, centrocampista della Juventus, si è raccontato ai microfoni di Dazn nel format “Quelli della Next Gen”

Enzo Barrenechea, centrocampista della Juventus, si è raccontato a Dazn nel format “Quelli della Next Gen”.

FAMIGLIA – «Per quello che è successo con mio padre (8 anni in carcere ndr.) provo grande ammirazione per mia mamma, per tutto quello che ha fatto per me e per i miei fratelli. Non è stato facile per lei, la verità è che lei è la numero uno. Lavorava tutto il giorno e tornava di sera, la vedevamo poco ma le sono molto grato per quello che ha fatto. Il mio primo sogno era quello di comprarle una casa e ci sono riuscito quando sono arrivato in Europa».

FRATELLO CALCIATORE – «Quando eravamo piccoli eravamo come cane e gatto, litigavamo sempre. Quando sono andato al Newell’s anche lui voleva venire e io ricordo che invece non volevo venisse, perchè sapevo cosa sarebbe potuto succedere tra me e lui. Ma oggi abbiamo un grandissimo rapporto, ci vogliamo molto bene. Cerco sempre di dargli consigli e di aiutarlo».

PRIMA VOLTA CON LA PRIMA SQUADRA – «Mi ricordo che quel giorno praticamente non mi sono allenato, continuavo a guardare i campioni intorno a me. Giocatori che avevo visto alla play o in televisione. Essenzialmente questo: guardare più che allenarmi. Ricordo che sono entrato in palestra e c’erano Ronaldo, Dybala e Higuain, qualcosa di impressionante che non dimenticherò mai».

ESORDIO IN SERIE A – «Non me lo aspettavo. In quei giorni c’era la finale d’andata di Coppa Italia contro il Vicenza, quindi non sapevo se sarei sceso o sarei rimasto in prima squadra. Due giorni prima della partita il mister e lo staff mi hanno provato tra i titolari. Sono rimasto tranquillo perchè fino al giorno della partita pensavo che sarei andato in panchina».

INFORTUNIO AL CROCIATO – «Sapevo che era successo qualcosa, ma non pensavo fosse grave come la rottura di un crociato. Dopo la gara dissi al medico che non volevo saperne nulla, che non mi dicesse nulla perchè volevo stare a casa a festeggiare il mio compleanno. Il lunedì ero certo fosse successo qualcosa di brutto».

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