Bernardeschi uomo della svolta: da Allegri a Sarri, tre gare manifesto
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Bernardeschi uomo della svolta: da Allegri a Sarri, tre gare manifesto

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Bernardeschi contro il Bologna ha giocato una gara molto intelligente: il numero 33 bianconero è ancora una volta l’uomo della svolta

La Juventus è tornata in campo in Serie A ieri sera contro il Bologna avendo subito l’opportunità di smaltire le scorie dopo la sconfitta ai rigori in finale di Coppa Italia contro il Napoli. Chiodo schiaccia chiodo e a volte per venir fuori da un momento difficile è meglio giocare subito e cercare di placare le polemiche con i fatti. La Juve ha portato a casa la vittoria con il rigore di Cristiano Ronaldo e la perla di Dybala, a conclusione di un’azione magnifica e impreziosita dall’assist di tacco di Bernardeschi. Un Bernardeschi che ha incantato tutti ieri sera, giocando una gara di grande sagacia tattica accompagnata da lampi di classe. Può essere lui l’uomo della svolta? Questo sarà solo il tempo a dirlo, certo è che sia Allegri sia Sarri si affidano all’ex Fiorentina nei momenti delicati e precisamente nelle gare contro Atletico Madrid, Inter e Bologna. Vediamole nel dettaglio.

Juventus-Atletico Madrid 3-0: tris di Ronaldo, ma Bernardeschi incanta

La Juventus di Max Allegri arriva al 12 marzo 2019 davanti al bivio più impervio della sua stagione. I bianconeri sono reduci dalla sconfitta sul campo dell’Atletico Madrid negli ottavi di finale di Champions League, 2-0 dei Colchoneros con gol di Gimenez e Godin. Il 4-3-3 di Allegri non ha funzionato ed allora il tecnico toscano pensa ad alcune mosse strategiche essenziali per la clamorosa rimonta. Al ritorno allo Stadium Allegri schiera la Juve con una sorta di 3-1-4-2 con Emre Can nei tre di difesa e Bernardeschi nella veste di mezzala. L’ex Fiorentina si rivelerà uno dei migliori in campo in quella posizione di mezzo destro che farà saltare gli schemi di Simeone: se Ronaldo sarà il re della serata con la tripletta decisiva, Bernardeschi terrà per tutta la gara un’atteggiamento principesco. Il numero 33 realizza l’assist per il vantaggio bianconero firmato Cristiano Ronaldo; movimento decisivo in occasione del secondo gol con Godin disorientato dalla partenza di Bernardeschi e in ritardo nel contrastare CR7 che svetta beffando Oblak; infine, la corsa forsennata all’86esimo con il rigore guadagnato e trasformato poi dal portoghese. Negli ultimi 23 minuti della gara Bernardeschi ha ricoperto anche la posizione di esterno sinistro, coprendo tutta la fascia. Una partita completa di Bernardeschi che concluderà la gara con l’80% dei passaggi completati, 7 palloni recuperati e 5 tiri, tra cui una rovesciata non proprio bellissima stilisticamente.

Inter-Juventus 1-2: Bernardeschi versione trequartista

La Juventus di Maurizio Sarri parte bene in campionato con 5 vittorie nelle prime 6 gare, fermata sullo 0-0 solo dalla Fiorentina al Franchi. I bianconeri però non esprimono un gioco armonioso anche se i cambiamenti rispetto alla gestione Allegri sono sostanziali. Sarri parte con il 4-3-3, modificato in corso d’opera per l’infortunio di Douglas Costa e le prime noie fisiche stagionali di Cristiano Ronaldo. Nella gara contro il Brescia al Rigamonti Sarri opta per un 4-3-1-2 con Ramsey trequartista dietro a Higuain e Dybala, modulo che resterà in uso per parecchie gare con CR7 titolare e i due argentini ad alternarsi. Si inizia a parlare di tridente pesante e la gara buona per testare l’arma nucleare sembrava essere quella contro la capolista Inter del 6 ottobre. Alla lettura delle formazioni invece compare il numero 33 alle spalle di Cristiano Ronaldo e Dybala. Sarri aveva intuito la grande duttilità di Bernardeschi che infatti ricoprirà sostanzialmente dei compiti difensivi marcando ad uomo Brozovic, primo motore della squadra di Antonio Conte. Prestazione che magari non resterà negli occhi per la bellezza o per i numeri sul tabellino ma sicuramente nella sostanza della gara grazie alla dimostrazione di una flessibilità all’interno dello scacchiere bianconero.

Bologna-Juventus 0-2: Bernardeschi esterno destro

Il piccolo excursus storico della carriera di Bernardeschi in bianconero giunge all’attualità più stringente con la gara di ieri sera disputata al Dall’Ara di Bologna. La Juventus, reduce dalla cocente sconfitta contro il Napoli, deve tirarsi sù un ennesima volta in una stagione abbastanza complicata e complessa. Maurizio Sarri ancora una volta stupisce tutti con le sue scelte di formazione: niente Douglas Costa in avanti sulla destra ma spazio a Federico Bernardeschi. Il classe ’94 di Carrara ripaga la fiducia del suo tecnico con una prestazione da 7 in pagella: Bernardeschi trova rifugio sicuro sulla fascia destra, impiegato nel tridente anarchico con Dybala e Cristiano Ronaldo, con l’argentino a spaziare su tutto il fronte d’attacco. Saranno numerose le combinazioni 10-33 che metterano in enorme difficoltà la catena di sinistra bolognese formata da Dijks e Sansone. Bernardeschi mette in mostra anche la sua classe con numeri belli e funzionali: il passaggio di tacco per la bomba di Dybala è una chicca e resta negli occhi anche la bella azione del secondo tempo quando rientrando da destra salta ancora il povero Dijks esplodendo il sinistro che Skorupski con un miracolo devia sul palo. Una prova d’autore sporadica o l’inizio della sua definitiva esplosione? Troppo presto per dare una sentenza ma di certo quello visto ieri sera è un Bernardeschi che può servire tanto alla Juve.

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