Bonucci: «Non interferisco con Sepe e ho dei dubbi su Candreva»
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Bonucci a Dazn: «Non interferisco con Sepe e ho grandi dubbi su Candreva»

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Il capitano bianconero Leonardo Bonucci ha parlato dopo il pareggio tra la Salernitana e la sua Juve: le dichiarazioni

Leonardo Bonucci ha parlato a Dazn.

Le dichiarazioni dopo Juve-Salernitana.

EPISODIO FINALE – «La spiegazione è stata che è stato rilevato un fuorigioco attivo. Sepe non sarebbe mai arrivato su quella palla, la mia posizione non interferisce su un intervento del portiere, lo dice il regolamento. Poi c’è il dubbio che non venga calcolata la posizione di Candreva, nel fermo immagine non si vede. Io sono a meno di un metro, Candreva è più basso e lo dice il taglio dell’erba, non io. Mi auguro sia stato tenuto in conto, anche se l’immagine doveva essere completa ma non è successo. La posizione a prescindere non è attiva, il difensore mi leva la maglia. C’è da recriminare su questo e c’è un esame di coscienza da farsi sul primo tempo. Giocando così non andremo da nessuna parte».

DIFETTI – «Purtroppo sono un paio di anni che siamo sulle montagne russe e non può accadere. Fosse il problema di un singolo sarebbe più facile, ma dobbiamo capire tutti quanti che non si possono regalare minuti a qualsiasi squadra e mettere in dubbio il risultato. Alla Juve esiste solo la vittoria, quello che dobbiamo capire è questo. Quando non siamo squadra facciamo fatica in tutto. La differenza della Juve che vince è nella mentalità e la voglia di essere squadra in ogni secondo».

PROBLEMA NON RISOLTO – «Abbiamo cambiato tanto in questi anni. C’è stato un ricambio generazionale, si fa fatica a capire il peso di questa maglia. Non ci possiamo permettere mai di non dare il 100%. A volte lasciamo cose per strada e le paghiamo. Mi auguro che questa gara sia da insegnamento a prescindere da tutti in avanti. La mentalità fa fatica ad essere costante, la Juve non se lo può permettere. In allenamento vediamo tutto, se c’è qualcosa che in questi mesi ho visto di diverso è l’atteggiamento in allenamento. In partita la situazione è diversa e dobbiamo crescere».

ESTERNI OFFENSIVI NON DANNO UNA MANO – «La colpa non è dei singoli. In fase difensiva tutti si devono aiutare, è nel sacrificio che dobbiamo crescere. Abbiamo preso due gol troppo facili per una squadra come la Juve. Dobbiamo capire che ogni palla è quella più importante che può cambiare la gara. C’è da sacrificarsi per aiutare gli attaccanti di andare avanti, ma anche loro devono aiutare noi a battagliare».

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