Calciomercato Juve: dai rinnovi in ballo agli obiettivi in agenda
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Calciomercato Juve: dai rinnovi in ballo agli obiettivi in agenda. Tutti i nomi caldi nella pausa Nazionali

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Calciomercato Juve: dai rinnovi in ballo agli obiettivi in agenda. Tutti i nomi caldi nella pausa Nazionali per il club bianconero

La pausa Nazionali per osservare, prendere appunti, fare luce su alcune situazioni ancora da decifrare in chiave calciomercato Juve. Non solo gli obiettivi nell’agenda della dirigenza, ma anche quei nomi “in casa” dal futuro incerto in vista della prossima stagione.

Calciomercato Juve: gli obiettivi in agenda nella pausa Nazionali

Andiamo per ordine e per ruolo. In porta Wojciech Szczesny (con Mattia Perin da vice) dà tante garanzie per il presente e per il futuro. La volontà del polacco è quella di rimanere a Torino (ha già rispedito al mittente l’opzione Tottenham), con un contratto fino al 2024 con opzione per estenderlo fino al 2025. Nonostante ciò, la Juventus continua a tenere sotto osservazione eventuali sostituti, per non farsi trovare impreparata in caso di sorpresa. Da qui i nomi degli italiani Carnesecchi e di Donnarumma, più una suggestione che può tornare di moda in futuro. Capitolo difesa. Una delle priorità della Juve nella prossima finestra di mercato sarà quella di ringiovanire le corsie laterali, visto il sempre più probabile addio a scadenza di Juan Cuadrado e la necessità di trovare un’alternativa a sinistra di Alex Sandro. I nomi sono diversi: da Parisi a Cambiaso, convocati con l’Italia Under 21. In particolare quest’ultimo è stato già oggetto di valutazioni a gennaio, con la possibilità concreta di un ritorno alla base anticipato dal prestito al Bologna. Muro dei felsinei, che han rimandato il biglietto di ritorno per l’estate. O anche Maehle dell’Atalanta, già sondato a gennaio e visionato sugli spalti del Picco in occasione di Spezia-Atalanta. Al centro della difesa, invece, la candidatura di Scalvini dell’Atalanta continua a piacere, ma i costi elevati dell’operazione raffreddano parecchio il club.

A centrocampo l’identikit preferito corrisponde a quello di Davide Frattesi del Sassuolo. Italiano, giovane, dal grande futuro: prerogative che stuzzicano la Juventus, che punterebbe su di lui in caso di separazione da Adrien Rabiot. I contatti tra le parti ci sono, ancora lontani i discorsi sulle cifre e modalità d’acquisto. Ostacolo? La concorrenza: piace alla Roma e anche il Manchester United fiuta il colpo. Il sogno, non di mezza estate ma rincorso nel tempo, resta Sergej Milinkovic-Savic. Una premessa: prima di qualsiasi tipo di discorso su eventuali affari big, resta da capire come si evolverà la vicenda extra-campo della Vecchia Signora, con il futuro nelle coppe europee che sarà una chiave (quasi) fondamentale per pianificare il mercato. Per quanto riguarda il Sergente, il gesto di riconoscenza nei confronti della Lazio sta nel fatto di non voler lasciare la Capitale a parametro zero (contratto in scadenza nel 2024) e di partire così in estate. Il presidente Claudio Lotito potrebbe decidere di accettare offerte da 40 milioni di euro, ma al momento si registrano interessamenti dalla Premier League. Juventus defilata. Un’altra pista da seguire porta a Morten Hjulmand, centrocampista classe 1999 in forza al Lecce. Sondaggio esplorativo per il danese, con i salentini che per liberarlo chiederebbero tra i 20 e 25 milioni di euro. Dal prestito al Monza, invece, torneranno Nicolò Rovella e Filippo Ranocchia. Percorso di maturazione in A per i due centrocampisti che, come successo con Fagioli la scorsa estate, potrebbe portare la Juventus a valutare il loro inserimento in pianta stabile nella rosa del prossimo anno.

In attacco è tornato in auge il nome di Alvaro Morata, accostato per il possibile terzo ritorno a Torino. All’Atletico Madrid non è più inamovibile, il suo legame con la Juventus, i tifosi, e gli ex compagni è ancora fortissimo. Il suo contratto scade nel 2024, ma non si tratterebbe comunque di un’operazione semplice dato che, anche se si trovasse un accordo a cifre contenute (15 milioni?), bisognerebbe lavorare sul suo ingaggio, rispettando i paletti imposti dal club bianconero. Hojlund, dopo l’Atalanta, stupisce anche in Nazionale. La tripletta con la Danimarca ha alimentato ancora di più le sirene di mercato sul centravanti classe 2003, anche se al momento è difficile che lasci Bergamo. Milan, Juventus, Napoli, Real Madrid e Arsenal lo seguono con interesse, ma solamente di fronte ad un’offerta da 45 milioni di euro la Dea potrebbe sedersi al tavolo delle trattative. Sullo sfondo anche i nomi di Gnonto e Marcus Thuram, più un’occasione a parametro zero dato che in estate partirà a scadenza dal Borussia M’gladbach. Ma qui la lista di pretendenti è molto lunga.

Calciomercato Juve: sei rinnovi/riscatti in ballo

Impegnato con la Francia nelle qualificazioni agli Europei, Adrien Rabiot è al centro anche della spinosa questione rinnovo con la Juventus, in scadenza a giugno. La trattativa non è ancora entrata nel vivo e diverse big (soprattutto in Premier League) studiano a distanza la situazione. Le richieste d’ingaggio del giocatore (10 milioni di euro) impattano contro i paletti della Vecchia Signora (7-8 milioni di euro): per questo motivo servirà capire se la Juve sarà disposta a spingersi oltre per uno dei simboli di questa stagione, su richiesta anche di Massimiliano Allegri, oppure non cederà alle sue richieste. Anche in questo caso, le ripercussioni della sentenza e il futuro nelle coppe europee giocheranno un ruolo fondamentale. La partita per Angel Di Maria è più che mai apertissima: ora il Fideo ha meno fretta di lasciare Torino per tornare in Argentina, al Rosario Central. Complice una seconda parte di stagione ad altissimi livelli, Di Maria (anche su indicazione di Allegri) potrebbe prolungare per un altro anno il suo contratto. Ma anche qui si entrerà nel vivo nei prossimi mesi, nonostante in più di un’occasione lo Chief Football Officer Francesco Calvo abbia mostrato un certo ottimismo sul rinnovo dell’ex Psg. Chi invece con tutta probabilità non resterà a Torino è Leandro Paredes: la stagione con pochi lampi e moltissime ombre non dovrebbe indurre la Juve ad esercitare il diritto di riscatto previsto nell’accordo con il Paris Saint-Germain a fine stagione.

Sotto la lente d’ingrandimento anche tre giocatori per i quali la Juve, dai loro riscatti, potrebbe ricavare un tesoretto: Kulusevski, McKennie e Zakaria. Due strade nell’accordo stipulato tra Juventus e Tottenham nel gennaio 2022 per lo svedese: obbligo di riscatto in caso di qualificazione degli Spurs alla prossima Champions League e in caso di raggiungimento del 50% di presenze; altrimenti, se non dovessero essere raggiunti tali obiettivi, l’obbligo di trasformerebbe in diritto. La cifra pattuita è la stessa in entrambi i casi: 35 milioni di euro. Fino a questo momento Kulusevski ha totalizzato 27 presenze (di cui 20 in Premier League) e il Tottenham viaggia in quarta posizione solitaria. Obiettivi raggiungibili, dunque, ma in caso contrario il club inglese studierà la strategia per il futuro del classe 2000, con un possibile piccolo intoppo all’orizzonte: è parecchio apprezzato nel suo nuovo club, ma il futuro ancora da scrivere per Paratici e Conte (suoi principali estimatori) potrebbe rimescolare le carte. Altri 34.5 milioni di euro potrebbero entrare nelle casse della Juventus dalla possibile cessione a titolo definitivo di Weston McKennie. Il centrocampista americano ha lasciato Torino nell’ultima sessione di mercato di gennaio per approdare al Leeds: prestito con diritto di riscatto la formula dell’operazione, la cifra è quella appena citata. 28 milioni di euro è invece la cifra pattuita nell’accordo tra Juve e Chelsea per il diritto di riscatto di Denis Zakaria, passato nei Blues al fotofinish del calciomercato estivo. Qui il discorso va approfondito per una ragione: la stagione a due volti dello svizzero. 3 sole presenze nei primi mesi in Premier League, poi la fiducia di Potter in questo inizio di 2023 prima dell’infortunio alla coscia. L’ex Borussia M’gladbach sta entrando piano piano nelle gerarchie del suo allenatore, tanto da rendere aperta una piccola porticina per il suo riscatto. Che ora appare comunque complicato.

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