Calciomercato Juventus: tutto sulle strategie estive. C'è anche il tetto stipendi per i nuovi acquisti
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Calciomercato Juventus: tutto sulle strategie estive. C’è anche il tetto stipendi per i nuovi acquisti

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Calciomercato Juventus: tutto sulle strategie estive. Fissato un tetto stipendi per i nuovi, si punterà ancora su Allegri e sui giovani

Sarà un’estate impegnativa per la Juventus, che dovrà muoversi sul mercato per sostituire giocatori partenti e puntellare la rosa a caccia di occasioni, e giovani di prospettiva ma rispettando i nuovi budget societari. Una sfida che si svilupperà su due binari paralleli e dipenderà da una serie di fattori che andranno a definirsi da qui a fine stagione: da una parte i rinnovi, che avranno un’incidenza importante sul monte ingaggi, dall’altra l’identikit è tracciato: giovani, possibilmente italiano con un ingaggio sostenibile (3 milioni di euro) per completare un ricambio generazionale già iniziato la scorsa estate.

Il mercato della Juventus sarà condizionato intanto dal piazzamento in campionato e dalla possibilità di giocare la prossima Champions: elemento decisivo per la permanenza di alcuni big, Rabiot in primis. Le due strade che portano all’Europa sono il quarto posto in campionato – al momento distante sette punti in attesa della sentenza del Collegio di garanzia dello Sport– o la conquista dell’Europa League, con i quarti di finale da affrontare contro lo Sporting. Due strade entrambe percorribili per una Juve che nelle ultime settimane si è dimostrata all’altezza di una rimonta quasi insperata mesi fa. Ma a definire il prossimo mercato saranno anche le mosse societarie, a partire dalla guida tecnica fino alla figura del ds o dg. La posizione di Allegri in questo momento è sempre più di riferimento, consolidata dai risultati sportivi e una rimonta entusiasmante, dopo un girone di andata da incubo. Elkann l’ha confermato al centro del progetto sportivo, ancora di più dopo l’inibizione di Cherubini. Insieme a Calvo sarà proprio Max a definire le prossime strategie di mercato juventine. I margini per un addio a giugno si sono ridotti notevolmente, e nemmeno il possibile ritorno in Italia di Conte sembra poter scalfire le nuove certezze bianconere; il contratto fino al 2025 a cifre da top player (7,5 milioni a stagione più bonus) ha il suo peso specifico, ma è anche una questione tecnica. Nella stagione in corso, e soprattutto nel girone di ritorno Allegri si è dimostrato l’uomo giusto per gestire uno dei momenti più critici nella storia della Juventus, fuori e dentro il campo, capace di mantenere unito il gruppo, ottenere risultati e valorizzare i giovani della rosa.

La dirigenza juventina sta valutando anche se inserire un nome nuovo da affiancare a Cherubini, una volta scontata l’inibizione, a giugno non è mai tramontata la possibilità di un nuovo ds. I nomi in pole sono sempre quello di Massara, in uscita dal Milan e apprezzato da John Elkann, così come Giuntoli dopo aver azzeccato tutte le mosse nell’ultimo mercato del Napoli. Il fronte rinnovi sposterà molti degli equilibri del mercato estivo, se alcuni giocatori sono già sicuri dell’addio, per altri la decisione arriverà soltanto da qui a fine stagione. E si tratta di contratti molto pesanti. Cuadrado va verso l’addio a fine stagione, mentre per Alex Sandro – anche lui in scadenza 2023 – può attivarsi la clausola di rinnovo automatico in base alle presenze, ma in questo caso la Juventus vorrebbe spalmare il suo ingaggio su più anni per alleggerire il monte stipendi.

Il nome più caldo è quello di Rabiot, dopo l’esplosione stagionale ed essere stato a un passo dall’addio la scorsa estate, il francese ha aperta al possibile rinnovo, ma serve un sacrificio da parte della Juve. Dai 7,3 attuali la richiesta non sarebbe inferiore ai 10 milioni, la Juve proverà a giocare con i bonus ma difficilmente sarà in grado di competere con eventuali offerte fuori mercato dalla Premier; al momento nessuna proposta concreta ma mancano ancora troppi mesi. Verso il riscatto (7 milioni) Milik, mentre Paredes non sarà rinnovato, l’altro fronte caldo riguarda Di Maria: il Rosario chiama ma dopo aver trascinato la Juve in Europa League il Fideo non ha più tutta questa fretta di lasciare Torino; la partita è tutta aperta e si giocherà da qui a fine stagione.

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