Calciopoli, la Juve rinuncia all’ultimo ricorso al Consiglio di Stato
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Calciopoli, la Juve rinuncia all’ultimo ricorso al Consiglio di Stato: vicenda chiusa dopo 17 anni

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Calciopoli, la Juve rinuncia all’ultimo ricorso al Consiglio di Stato: vicenda chiusa dopo 17 anni. Ecco cosa succede

Come riferito dal Corriere della Sera, la Juve chiude dopo 17 anni la vicenda Calciopoli. «Rinuncia al ricorso in difesa e in rappresentanza della Juventus Football club» contro «la Federazione gioco calcio» e «Inter Milano spa». Firmato per conferma: «dottor Gianluca Ferrero, presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante della Juventus».

La nuova dirigenza della Juventus ha infatti ritirato un ricorso — l’ultimo pendente di una lunghissima serie iniziata 17 anni fa — al Consiglio di Stato, il massimo giudice amministrativo, contro Figc e Inter per ribaltare la sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento «del danno ingiusto», calcolato per cifre milionarie (nella relazione semestrale del bilancio della Juve si parlava di «443 milioni 725mila e 200 euro»), che sarebbe scaturito per la decisione del commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, che aveva assegnato all’Inter lo scudetto del 2006, rimasto vacante dopo le decisioni della giustizia sportiva per lo scandalo di Calciopoli. Non è solo una questione di soldi, per quanto possano essere molti: la Juventus chiedeva con una pronuncia di risarcimento l’annullamento in via «incidentale» del comunicato stampa che assegnava lo scudetto all’Inter (26/7/2006) e la delibera del Consiglio Figc del 2011, come i provvedimenti che costituirebbero l’illecito di cui si domanda il risarcimento danni.

L’udienza sul ricorso numero 8258 era questa mattina, ma la Juventus ha deciso di ritirare la richiesta di risarcimento. Si chiude quindi il sipario su una delle vicende più dolorose della storia del calcio e che ha, oggi, un significato forse più simbolico e «politico», tutto interno alle vicende bianconere, che giudiziario.

L’atto più importante (il penultimo) si era scritto infatti questa estate: il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso del club bianconero contro Figc (rappresentata dagli avvocati Medugno e Viglione), Inter (difeso dagli avvocati Torchia, Capellini, Raffaelli, Albisinni) e Coni (tutti costituiti in giudizio). Con quel pronunciamento, si erano poste le basi di una molto probabile bocciatura nel processo che è stato abbandonato oggi.

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