Caressa: «Il corto muso va bene, Allegri fa crescere i giocatori»
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Caressa: «Il corto muso va bene, Allegri fa crescere i giocatori»

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Caressa: «Il corto muso va bene, Allegri fa crescere i giocatori». Le parole sull’allenatore della Juve e tre bianconeri

Fabio Caressa attraverso un video pubblicato sul suo canale You Tube ha spiegato perché ha scelto Danilo, Rabiot e Kean nella sua Top XI del turno infrasettimanale di campionato.

DANILO – «Non può non essere in questa Top XI per tante settimane di fila perché sono convinto che il filo della ripresa della Juventus, oltre al calendario, passa dalla testa di Allegri a quella di Danilo e insieme ricostruiscono un po’ l’ambiente. Il brasiliano, da uomo d’esperienza, capisce che deve accentuare la sua presenza da leader al centro della squadra, lo dimostra con gli atteggiamenti in campo. Abbiamo dato Allegri e la Juventus per scomparsi, ma la Juve è lì. Al di là di come gioca, quello è gusto personale, ha rimesso a posto la difesa, che è la prima del campionato ed è sempre stata la base della Juventus di Allegri».

ALLEGRI – «Vince di corto muso? Va bene. E’ lì, è rientrata in zona Champions. A gennaio riavrà dei giocatori importanti. Ora vorrei vedere dei commenti obiettivi. Questo tipo di calcio può essere produttivo o non produttivo, può piacere o non piacere, ma la Juve è là. Ora i commenti sulla Juventus sono gli stessi di prima? Tutti sti fenomeni che sono andati via e che dovevano aiutare la Juve ma ora sono scomparsi, ora ci sono giocatori interessanti cresciuti con Allegri. Lo sport professionistico deve portare i risultati, che comportano uno sviluppo economico». 

RABIOT «In quest’ultimo anno ha avuto un’evoluzione importantissima, mi sembra un giocatore cambiato. Il merito va sicuramente ad Allegri e a lui. Forse, dopo il no del Manchester United, ha capito che la strada di auto esaltazione che aveva preso non pagava tanto. E’ arrivata la convocazione in Nazionale e non ha fatto come gli ultimi Mondiali. Mi sembra maturato come uomo e in campo si vede. Non è più il giocatore che gioca per se stesso, ma gioca per la squadra. Al Mondiale con la Francia dovrà fare cose importante perché la Francia ha un centrocampo che non è tanto fisico per le assenze. Credo che possa dare il cambio di passo. Finirà per giocare titolare». 

KEAN – «Mi sembra che finalmente stia trovando una sua dimensione, cosa che non era per niente scontata. Credo che lo staff della Juventus abbia lavorato molto su di lui psicologicamente e mi sembra che stia trovando continuità e sicurezza in se stesso. Gli attaccanti per fare bene devono essere sicuri».

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