Caso Bonucci: la difesa di Calcagno e la risposta della Juve, con un futuro sempre incerto. Cosa sta succedendo

Caso Bonucci, dalla difesa dell’Aic alla risposta della Juve, mentre il futuro del difensore è più che mai incerto

Tra Leonardo Bonucci e la Juventus, ormai, è calato il gelo. L’ex capitano è diventato un separato in casa e continua ad allenarsi con i giocatori considerati in esubero, in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Un futuro che, con ogni probabilità, lo porterà definitivamente lontano da Torino, considerando anche che tra poco meno di un anno ci sarà un Europeo da dover difendere in Germania e che il centrale viterbese ha tutta l’intenzione di prendervi parte. A nulla sono valse le richieste del giocatore di essere reintegrato in rosa e anche le parole di Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, che ha criticato pesantemente le scelte della società, sottolineando come queste stessero portando a un presunto calpestamento della dignità del numero 19, non hanno sortito alcun effetto. Prima la stessa Juve con un comunicato ha ribadito la propria posizione, evidenziando come nessuna infrazione fosse stata commessa nella scelta e poi, in mattinata, è arrivata anche la risposta dell’Aiacs.

L’associazione ha invitato Calcagno ad interessarsi anche ad altri giocatori meno pubblicizzati di Bonucci, ma spesso lasciati a loro stessi senza alcun aiuto. Tante critiche hanno destato quelle parole anche da parte della stampa, dove sia il Corriere dello Sport che Tuttosport hanno controbattuto, non spiegandosi un’uscita del genere da un personaggio di un certo livello all’interno del calcio italiano. Ma quale destino attende invece ora Bonnie? C’è sempre sullo sfondo la suggestione Union Berlino, che lo porterebbe a chiudere la carriera in un altro campionato come la Bundesliga, con una cultura del lavoro come quella tedesca che andrebbe a nozze con quella del calciatore. E l’occasione di giocare la Champions è un punto a favore della compagine teutonica, così come potrebbe esserlo per la Lazio. Sarri potrebbe tornare a lavorare con Leo dopo averlo già fatto nell’annata 2019/20, ma in ogni caso ci sarà bisogno anche di un importante rinuncia economica da parte dello stesso difensore.