Causio: «Juve Inter finale da tripla. Dybala farà il suo dovere» - ESCLUSIVA -
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Causio: «Juve Inter finale da tripla. Dybala farà il suo dovere» – ESCLUSIVA –

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Franco Causio, ex ala di Juventus e Inter, parla in esclusiva della finale di Coppa Italia di questa sera e non solo. Le dichiarazioni

Franco Causio, ex ala di Juventus e Inter, parla in esclusiva a Juventusnews24 della finale di Coppa Italia in programma stasera tra i bianconeri e i nerazzurri all’Olimpico di Roma. E non solo. Tutte le sue dichiarazioni.

Che partita si aspetta tra Juve e Inter?

«Juve Inter è il derby d’Italia e sicuramente tutte e due le squadre vorranno vincere, a sentire le dichiarazioni dell’una e dell’altra parte. Le partite, però, non si vincono con le dichiarazioni, non sui giornali, non sulla televisione o in radio, ma in campo».

Secondo lei c’è una favorita?

«No, secondo me no. Vedo una partita aperta a tutti e tre i risultati, da tripla. Spero solo che sia una bella gara».

Dybala può essere l’uomo decisivo per la Juve? Si parla anche di Inter nel suo futuro…

«Se vuole sì, così come Lautaro per l’Inter. Io credo che per Dybala la cosa speciale sia far vincere la Juventus questa sera. Fino all’ultimo deve fare il suo dovere in bianconero. Poi l’anno prossimo può andare dove vuole».

Se la Juve dovesse perdere, Allegri andrebbe messo in discussione?

«No, Allegri non c’entra niente. Non è lui che va in campo. Anche col Genoa la Juve ha perso una partita…ma non per colpa di Allegri. I giocatori sono questi. La Juve deve fare qualcosa sul calciomercato e penso che sappia dove deve mettere mano. Vanno lasciati lavorare per rinforzare tutti e tre i reparti, in particolare centrocampo e difesa. Davanti dipende dal riscatto o meno di Morata».

Vlahovic è a secco da 4 partite: è un problema suo o della Juve che non riesce a servirlo bene?

«L’attaccante ha bisogno del gol per avere serenità. In questo momento qualcosa che non va c’è, ma credo che Allegri sia in grado di risolvere tutto. Vlahovic deve stare solo calmo. Io ho giocato con attaccanti che per mesi non hanno fatto gol, poi appena si sono sbloccati hanno fatto filotto per dieci partite di fila. Gli attaccanti sono così».

Probabilmente questa sarà l’ultima finale di Chiellini con la Juve: cosa può dire del capitano?

«Chapeau al capitano. Non so cosa dire, non ci sono aggettivi per dire quello che ha fatto alla Juve. Chapeau e grazie».

Guardando al futuro, giocatori come Fagioli e Miretti sono già da Juve?

«Ci sono anche De Winter, Soulé, Aké. Sono tutti giovani da tenere in considerazione. Allegri li sta facendo giocare ed è un buon segnale, bisogna avere calma con loro. Io li terrei nella rosa, poi piano piano farli giocare quando è possibile. Ai giovani italiani bisogna dargli fiducia. Se guardiamo il Real Madrid, è arrivato in finale con le reti di Rodrygo che ha 20 anni. Non capisco perché in Italia non si fanno giocare i giovani» .

E Milinkovic Savic? Può essere il colpo giusto in mezzo al campo?

«Oltre a lui prenderei Luis Alberto, altra mezzala della Lazio. Loro due con Locatelli formerebbero uno dei centrocampi più forti in circolazione».

Raspadori può essere il sostituto di Dybala?

«La maglia della Juve è pesante per tutti, come quella di Milan e Inter. Giocare nel Sassuolo è una cosa, giocare nella Juve è un’altra cosa perché hai responsabilità diverse, devi vincere e fare determinati sacrifici. Raspadori è un giocatore italiano importante e giocando con altri giocatori bravi può diventarlo ancora di più…».

Quando sarà importante il recupero di Chiesa per il prossimo anno?

«Il suo ritorno è una cosa a parte. Prima di tutto lasciamolo guarire bene. Poi l’anno prossimo, con la voglia che avrà, farà la differenza come l’ha fatta anche quando ha giocato in questa stagione».

Chi la spunterà alla fine tra Milan e Inter per lo scudetto?

«Sinceramente non m in interessa molto (ride ndr). Lo vinca chi vuole, purtroppo la Juve non c’è. Il Milan, comunque, ha qualcosa in più rispetto all’Inter in termini di punti. Non mi aspettavo la sconfitta col Bologna e penso che con quella partita si sia giocata il campionato».

Lei ha un ricordo, un aneddoto particolare di una finale di Coppa Italia giocata in campo?

«La finale a Napoli contro il Palermo (20 giugno 1979 ndr). 1-1 gol di Brio e ai supplementari segnai io il 2-1 e vincemmo la Coppa. Speriamo che stasera la Juve si ripeta…».

Si ringrazia Franco Causio per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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