Champions, Coppa Italia, mercato: la Juve si gioca tutto, Allegri non deve più sbagliare
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Champions, Coppa Italia, mercato: la Juve si gioca tutto, Allegri non deve più sbagliare

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Champions, Coppa Italia, mercato: la Juve si gioca tutto, Allegri non deve più sbagliare. Sono settimane decisive in casa bianconera

Dalla qualificazione in Champions League ancora da centrare fino al mercato passando per la finale di Coppa Italia e il futuro di Allegri: sono settimane decisive quelle che vivrà la Juve fino alla fine del mese di maggio.

In casa bianconera la testa è prima di tutto concentrata dal campo. Alla Juve restano 5 partite da giocare, tra cui due scontri diretti per un posto in Champions League e la finale di Coppa Italia. Si parte domenica sera all’Olimpico contro la Roma. Poi, il 12 maggio, allo Stadium arriverà la Salernitana. Tre giorni dopo i bianconeri torneranno all’Olimpico per affrontare l’Atalanta nell’ultimo atto del trofeo. Quindi ci sarà la sfida in casa del Bologna di Thiago Motta e l’ultima stagionale in casa col Monza (date e orari da definire per entrambe le gare).

L’obiettivo principale, dichiarato a più riprese da Allegri e dalla società, è il ritorno nella Coppa europea dalla grandi orecchie che dal prossimo anno sarà in un format totalmente rinnovato. L’importanza, oltre ad una questione di prestigio, è puramente economico, visto che la partecipazione alla Champions porterà nelle casse societarie circa 50 milioni (a cui si aggiungono altrettanti milioni per il Mondiale per Club 2025).

E’ meno rilevante (ma di pochissimo) la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta del 15 maggio. Basta un motivo per rendersene conto: la Juve non vince un trofeo dal 19 maggio 2021, quando Pirlo sconfisse proprio Gasperini alzando al cielo questa coppa. Nel triennio di Allegri la Vecchia Signora ha vissuto molti più dolori che gioie. La bacheca, da 3 anni a questa parte, si è riempita solo di polvere dopo un decennio di trionfi nazionali. Vincere la Coppa Italia, quindi, assumerebbe un valore fondamentale per il club, i giocatori, i tifosi e non solo.

Se Allegri centrasse i due obiettivi stagionali prefissati, resterebbe alla Juve fino alla fine del contratto? E’ questa la domanda che si pongono gli addetti ai lavori e i tifosi, spaccandosi a metà tra chi vorrebbe continuare con Max e chi vede il ciclo del tecnico livornese arrivato al capolinea. Di certo c’è che il girone di ritorno della Juve, dal pareggio con l’Empoli in poi, è stato indecoroso sotto tutti i punti di vista. Sarebbe cambiato qualcosa se la società, seguendo il felice esempio della Roma, avesse esonerato Allegri per provare ad invertire la rotta? Impossibile dirlo. Sta a Max, però, rimettere subito la barra dritta perché non può e non deve più sbagliare nulla. Poi, a bocce ferme, Giuntoli e i dirigenti dovranno sedersi a tavolino e chiarire tutto quel che c’è da chiarire. Senza mollare la presa su Thiago Motta.

Tutto quanto si lega poi al tema mercato. A partire dalle questioni di contratto che riguardano Rabiot e Rugani, entrambi in scadenza a giugno, con Alex Sandro già sicuro di andare via che dovrà essere sostituito. Nel 2025 andranno in scadenza diversi big, da Chiesa a Szczesny passando per capitan Danilo. C’è poi da valutare il futuro di alcuni giovani già presenti in rosa come Iling-Junior e altri che potrebbero tornare come Soulé. Da risolvere, poi, è la questione Pogba. Di nomi in entrata se ne fanno tanti. Alcuni stuzzicano di più l’appetito dei tifosi (Calafiori, Koopmeiners, Zirkzee), altri non scaldano la piazza. Giuntoli dovrà essere bravo a scegliere e a fare le mosse giuste, con un occhio al bilancio.

L’obiettivo primario è certamente potenziare il centrocampo che è il reparto più debole della rosa. Molto dipenderà anche dall’allenatore che siederà sulla panchina della Juve il prossimo anno. E dalle offerte che potrebbero arrivare per qualche big come Bremer e Vlahovic. In caso di partecipazione alla Champions, poi, sarà più facile per la Juve convincerli a restare. Altrimenti la cessione non sarebbe un’utopia, visti i problemi economici della società.

Dal 5 maggio (data tanto cara alla Juve) al 25 o 26. Dalla Champions al mercato. Il presente e il futuro della Juve passano da questi 20 giorni. La pazienza dei tifosi, visti gli ultimi risultati, è agli sgoccioli. La pressione sulla società è altissima. Allegri e i giocatori hanno una grande responsabilità nei confronti del club e di loro stessi. E’ il momento del tutto per tutto.

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