Chiarenza: «Brava Juve, i giovani devono giocare» - ESCLUSIVA
Connettiti con noi

Esclusive

Chiarenza: «Brava Juve, i giovani devono giocare» – ESCLUSIVA

Pubblicato

su

Chiarenza: «Brava Juve, i giovani devono giocare». Le parole dell’ex allenatore della Primavera – ESCLUSIVA

Vincenzo Chiarenza, ex allenatore delle giovanili e della Primavera della Juventus tra gli anni ’90 e duemila,

Le sue parole in esclusiva a Juventusnews24.

La valorizzazione dei giovani, come visto con l’Arsenal in amichevole, è la strada giusta per la rinascita della Juve?

«Era dal tempo in cui ero io l’allenatore della Primavera che non uscivano dei giovani così interessanti. I vari Fagioli e Miretti sono stati “favoriti” da qualche infortunio dei big e così sono riusciti a mettere in evidenza le loro caratteristiche. Se i giovani sono bravi conviene a tutti farli giocare: alla società per l’aspetto economico e ai giocatori stessi perché vengono valorizzati. Nelle giovanili della Juventus si sta facendo davvero un buon lavoro».

Si può accostare, per caratteristiche, un giocatore come Fagioli a Marchisio?

«Marchisio aveva caratteristiche diverse rispetto a Fagioli che è un centrocampista più offensivo. Come il Principino, tuttavia, è un ottimo giocatore che fa della tecnica e della visione di gioco la sua forza. Se Fagioli può fare una carriera alla Marchisio alla Juve? Può seguire le sue tracce, come quelle di Giovinco e di tutti quelli che esordirono in prima squadra sotto la mia gestione, come Masiello e Palladino. Tutti giocatori di una certa esperienza che non hanno sofferto il salto dalla Primavera alla Prima Squadra».

Da ormai qualche settimana si parla con insistenza dell’inchiesta sulla Juve: pensa che questa vicenda possa creare contraccolpi nella squadra di Allegri?

«La società saprà far valere le sue caratteristiche, cioè stare vicina ai giocatori e non fargli mancare niente. I giocatori devono stare tranquilli e Allegri deve lavorare come sempre. La squadra deve isolarsi e non crearsi abili per la ripresa del campionato».

Con i rientri di Chiesa, Di Maria e Vlahovic la Juve cambierà modulo?

«I sistemi di gioco che attuano le squadre, e soprattutto la Juve, cambiano anche dentro la stessa partita a seconda dei giocatori che sono più in forma. Certo è che se c’è Chiesa Allegri deve sfruttare gli spazi dietro ai difensori avversari. Lui per caratteristiche lo sa fare benissimo, un po’ come Mbappé nella Francia. Se invece ci sono altri giocatori, la Juve giocherà con un altro modo. Ma i principi del calcio sono gli stessi. A fare la differenza sono gli uomini».

A livello di mercato la Juve ha bisogno di qualche rinforzo a gennaio?

«Per me la rosa è affidabile, di grande qualità e competitiva ai massimi livelli. Ci sono anche i giovani che stanno crescendo e questo è importante. Allegri può “pescare” sempre qualcuno a seconda di chi è più o meno in forma. »

Un giocatore come Paredes potrebbe essere un nuovo acquisto dopo il buon Mondiale con l’Argentina?

«Tanti giocatori nuovi che arrivano alla Juve per la prima volta, come era stato anche per Platini e Zidane, avevano dei problemi fisici dovuti anche a fattori legati alla testa. La maglia della Juve pesa molto e ci vuole un po’ di tempo per assimilare tutto quello che sono l’ambiente e la mentalità bianconera».

La Juve deve rinnovare Rabiot o, a certe cifre, lasciarlo andare?

«Io non sono nelle tasche della Juve e sotto questo aspetto non posso dire la mia. Se il discorso è economico è un conto, se invece vorrà tenerlo a tutti i costi secondo me può migliorare ulteriormente. Rabiot è già un ottimo giocatore e sicuramente farà gola a tante squadre».

Vlahovic deve essere l’uomo da cui la Juve deve ripartire?

«Io lo spero. E’ un ragazzo che mette dentro tutta la grinta che ha. Probabilmente lo hanno riempito di responsabilità e per questo non ha reso quanto ci si aspettava. Se però ha capito come gioca la Juventus, la sua mentalità e quello che devono essere le caratteristiche di un centravanti della Juventus, direi che partire da lui è una cosa positiva».

Che idea si è fatto sull’infortunio di Pogba?

«Non si può più perder tempo con i giocatori infortunati. Devono guarire! Purtroppo si sono fatti male giocatori importanti e per questo la Juve è stata negativa all’inizio del campionato».

Per il futuro Milinkovic Savic è quello che manca per ils alto di qualità?

«Se comprano lui il reparto di centrocampo diventa una bomba atomica. Io penso sia il giocatore giusto per la Juventus».

A livello di obiettivi la Juve a cosa può puntare nel 2023?

«Deve puntare a tutte le competizioni a cui partecipa da ora in avanti. Non può pensare di scegliere un trofeo o un altro perché altrimenti rischierebbe di sbagliare l’approccio e fare brutte figure. La squadra trova la forma migliore facendo partite vere settimana dopo settimana. Per cui non deve scegliere quale competizione fare seriamente e quale no. La Juve deve “macinare” qualunque squadra le si presenta davanti»

Un ritorno di Del Piero alla Juve lo vedo possibile? Eventualmente in che ruolo?

«Uno come Del Piero lo metterei dovunque, sarebbe come la ciliegina sulla torta. Lui è un personaggio positivo. Il ruolo che andrà a fare penso lo specificherà lui con la società. Del Piero è un uomo che può dare motivazioni molto importanti per la squadra e l’ambiente».

Si ringrazia Vincenzo Chiarenza per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

Copyright 2024 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.