Chiesa: «Torniamo a fare la Juve, con la Lazio ci sono e ho un obiettivo. Osi-Kvara? Forti ma io e Dusan...»
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Chiesa: «Torniamo a fare la Juve, con la Lazio ci sono e ho un obiettivo. Osi-Kvara? Forti ma io e Dusan…»

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Chiesa: «Torniamo a fare la Juve, con la Lazio ci sono e ho un obiettivo. Osi-Kvara? Forti ma io e Dusan…». Le parole dell’attaccante

Federico Chiesa ha parlato nel nuovo documentario a lui dedicato realizzato da Prime Video. Questa l’intervista all’attaccante della Juventus ripresa da diversi media.

INFORTUNIO – La situazione più difficile è stata quando mi hanno confermato che mi ero rotto il crociato. E’ stata la botta più grande che ho ricevuto lo scorso anno. Il resto è stato superare gli obiettivi giornalieri, superare il dolore e tornare bene e in fretta. Penso sia stato quello il momento più difficile. Il rientro in campo è andato per le lunghe però può capitare come mi hanno detto i dottori. E’ capitato a me. Al posto di 6 ci ho messo 10 mesi. Però vedevo il traguardo, cosa che non vedevo all’inizio.

RIABILITAZIONE – Se è stata più dura di testa o di corpo? Entrambe le cose. All’inizio il dolore era così intenso che facevo fatica ad alzarmi dal letto. Oggi posso dire che mi è stato utile, perché sono maturato. Andare al campo ogni giorno, provare a fare un esercizio in più per vedere i miglioramenti: tutto questo mi ha aiutato tanto anche a livello umano.

I CONSIGLI DI PAPA’ – Papà purtroppo si è rotto due volte il tendine rotuleo, me lo ha raccontato e quando mi sono rotto il crociato mi ha detto: vabbè meglio che il tendine rotuleo. Invece mia madre che aveva passato il calvario di mio padre la prima cosa che mi ha detto è stata: nel calcio succede, ora ti devi rimboccare le maniche e tornare. Mi sono stati vicini loro, i mie fratelli e la mia fidanzata, devo dire grazie a tutti. Può essere stata anche una fortuna il fatto che mio padre avesse vissuto un momento così nella sua carriera perché mi ha dato molto consigli e continua a darmeli perché devo convivere con piccoli fastidi. Con la partita contro il Monza non ci sono stato per un affaticamento al flessore sinistro del ginocchio operato. Il mio obiettivo è giocare con continuità ed esserci ad ogni partita. Tornare in forma e avere i 90 minuti nelle gambe.

LAZIO IN COPPA ITALIA – Sì, ci sono.

MOMENTO JUVENTUS – Noi giocatori, insieme al Mister, dobbiamo pensare di migliorare le prestazioni in campo. Nelle ultime partite abbiamo subito tanti gol. Nel primo tempo contro il Monza siamo stati poco aggressivi. Come ha detto il Mister. Poco presenti nella partita. Dobbiamo tornare a giocare un calcio migliore perché abbiamo i giocatori per farlo e le qualità. Dobbiamo tornare a giocare un calcio aggressivo, compatto in difesa. Noi dobbiamo pensare a questo con lo staff tecnico. Per i problemi extra campo ci pensa la società.

COPPIA CHIESA-VLAHOVIC – La coppia Osi-Kvara è una delle più forti della A, sono tutti e due in grande forma e soprattutto hanno trovato affiatamento giocando insieme dall’inizio della stagione. Io e Dusan abbiamo avuto dei problemi, ma tra noi alla Fiorentina c’è sempre stata una grande complicità che speriamo di ritrovare alla Juventus.

FUTURO CAPITANO JUVE – Alla fascia non penso, mi preme solo tornare informa per fare bene e dare una mano. Abbiamo un bel gruppo di italiani che vengono dal settore giovanile, giocatori di prospettiva come Miretti e Fagioli, naturalmente Locatelli. Il resto lo dirà il tempo, ci manca ancora l’esperienza di Chiellini e Bonucci ma dobbiamo pensare solo a migliorare.

PARTITA CHE AVRESTI VOLUTO GIOCARE – Quella contro la Macedonia perché avrei voluto dare una mano ai miei compagni, ma purtroppo non è stato possibile. Ora dobbiamo puntare all’Europeo 2024.

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