Christillin: «La Juve parte acciaccata, Allegri ha un solo dovere»
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Christillin: «La Juve parte acciaccata, Allegri ha un solo dovere»

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Christillin: «La Juve parte acciaccata, ora Allegri ha un solo dovere». Le sue parole alla Gazzetta dello Sport

Evelina Christillin è intervenuta ai microfoni della Gazzetta dello Sport per parla della situazione in casa Juventus alla vigilia dell’esordio in campionato. Le sue parole

AMICHEVOLI – «Ho guardato le amichevoli negli Stati Uniti tranne quella con il Real, lì mi sono accontentata degli highlights. Sono stata felice di rivedere la squadra sfilare a Villar Perosa, conservando una tradizione di famiglia a cui mi sento particolarmente legata. E poi c’è stata la gara con l’Atletico, ahimè».

PARTENZA – «Né pessimismo né occhi foderati di prosciutto. La Juventus parte acciaccata, questo è un dato di fatto, e sappiamo che la formazione che vedremo domani, senza Pogba, Szczesny e Chiesa giusto per citare i più importanti, non può essere definitiva. Dobbiamo essere ottimisti e proiettivi, certo è che Allegri, dicendo che la Juventus ha il dovere di provare a vincere lo scudetto, si è preso un bell’impegno».

MILAN E INTER – «Io penso che in questo momento Milan e Inter abbiano qualcosa in più, noi abbiamo perso De Ligt e Dybala, ci siamo pure rinforzati ma lo stop di Pogba è stato un brutto colpo. Però Paul rientrerà e abbiamo un allenatore che vuole risalire la china dopo una stagione infelice. La società ha dimostrato fiducia con l’aumento di capitale, la campagna acquisti è stata prudente come era giusto che fosse in questo momento economico così particolare, ma io m’aspetto altri innesti e soprattutto uno scatto d’orgoglio dei bianconeri in una stagione un po’ pazza, interrotta dal Mondiale, che per la Juventus sarà cruciale, perché il 2023 sarà l’anno del centenario della proprietà Agnelli».

ALLEGRI – «Nell’ultima partita mi è sembrato di vedere un po’ di confusione, soprattutto in fase difensiva, ma sono sicura che saprà trovare un equilibrio. Mi piacerebbe vedere una squadra più alta e più offensiva e poi mi aspetto molto anche da Vlahovic, che sta facendo ancora un po’ di fatica dopo la pubalgia ma quando sarà completamente recuperato farà la differenza. Speravo anche più partecipazione dai tifosi: mi ha stupito il numero non altissimo degli abbonamenti sottoscritti, ventimila tessere non sono numeri da Juventus».

IL COLPO – «Dico Bremer, perché quando lo vedevo giocare nel Torino mi piaceva molto. Nella mia chat di juventini c’è anche l’ex calciatore Marco De Marchi e lui mi ha sempre detto che è il difensore più forte d’Italia. Chiellini mi mancherà ma lui e Bonucci non lo faranno rimpiangere».

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