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Juve-Sassuolo – Allegri: Douglas Costa out, Bernardeschi sì. E Marchisio…

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Ecco le dichiarazioni rilasciate da Allegri in vista dell’impegno casalingo contro il Sassuolo di domani

GLI INFORTUNATI – Allegri ha fatto il punto sulle condizioni della squadra, partendo dall’infermeria: «Douglas Costa difficilmente sarà della partita, ieri ha preso una botta al polpaccio. Per quanto riguarda Bernardeschi, lui ha più probabilità di giocare. Se non ci fossero questi due, giocherà qualcun altro con caratteristiche diverse: spero che Federico riesca però a stringere i denti per poter essere disponibile».

DE LAURENTIIS E HIGUAIN – «E’ un grande presidente – prosegue il mister – ma non commento le sue dichiarazioni che alludono al mancato arrivato a Napoli di Politano. Higuain, invece, è in una buona condizione, è sempre stato imprescindibile: adesso sta bene ma credo possa ancora fare meglio».

MARCHISIO – «Cluadio in questo momento sta bene, è normale che avrebbe bisogno di giocare: è un giocatore recuperato e sono molto contento».

SOLUZIONI PER DOMANI – «Se Bernardeschi non dovesse farcela, potremmo giocare con un uomo in più dietro oppure metterei qualcuno con caratteristiche diverse nei tre davanti, nel ruolo d’esterno destro. L’importante, comunque, sarà prendere bene la partita di domani: domani dobbiamo prendere i tre punti e non devono esserci cali di attenzione. Non possiamo permetterci di perdere punti, perché dobbiamo restare in scia al Napoli: quest’anno il campionato si deciderà nell’ultimo mese, perché affronteremo tre scontri diretti nelle ultime cinque partite».

SASSUOLO – «Gli ultimi risultati sono stati negativi, ma hanno sfoderato delle buone prestazioni. Hanno qualità, ora oltretutto hanno aggiunto fisicità con l’innesto di Babacar».

ALEX SANDRO – «Sta migliorando, deve solo curare ancora più nel dettaglio la gestione della partita. Ma ci stiamo lavorando, perché è un giocatore molto intelligente. Schierarlo domani nel tridente? Potrebbe essere una soluzione qualora non recuperasse Bernardeschi».

LICHTSTEINER – «In quel momento avevo bisogno di un centrale come Howedes e quindi Stephan ho dovuto farlo fuori. Lui comunque è un giocatore di grande affidabilità e di temperamento: inoltre è un professionista esemplare e sono contento di quello che sta dando ancora alla Juve. Ha meritato il reinserimento nella lista Champions».

DIFESA – «Un solo gol subito in 14 partite? Non è una questione tattica, è che c’è maggiore disponibilità ed attenzione da parte di tutti: è merito dei ragazzi, quando c’è da difendere sono compatti, concentrati e la nostra aggressività sta facendo sì che le squadre avversarie tirino meno volte in porta».

BERARDI – «E’ ancora giovane, ha ancora tempo per arrivare in una grande squadra. In questo momento del calcio è facile entrare nell’Olimpo: basta che un ragazzo giochi mezza partita e tutti dicono che è un fenomeno. Il problema per questi ragazzi è vedere se, specialmente nella testa, questi ragazzi hanno la forza di restare ai grandi livelli dopo esserci arrivati».

JUVE-NAPOLI – «Se ci temono? Non lo so, ma alla fine sono convinto che lo scudetto lo vinca la squadra migliore. Non è come la Champions dove rientra anche la componente fortuna in virtù dei momenti della squadra e dei sorteggi. Io posso dire soltanto che chi a fine anno sarà in testa avrà meritato di vincere lo scudetto: il resto sono chiacchiere da bar».

RUGANI – «Fa parte di un reparto dove ci sono giocatori forti, ma quest’anno ha fatto delle buone prestazioni. Anche Benatia ha fatto delle panchine ad inizio anno: Daniele è uno dei due o tre giovani difensori italiani più importanti al momento».

SPOGLIATOIO CARDIFF – «Non ho visto il video del discorso di Zidane nello spogliatoio – sottolinea il mister – ma in quella partita hanno vinto i più forti. Noi a Cardiff abbiamo fatto un primo tempo ottimo, ma la partita dura 90 minuti e nel secondo tempo loro si sono meritati la vittoria».

DYBALA – «Sta recuperando bene, speriamo di averlo a disposizione per il Tottenham. Ma non dobbiamo correre, perché non c’è solo quella partita: mancano ancora tante gare di campionato e poi avremo le gare di ritorno di Coppa Italia e di Champions».

PELLEGRI – «Non so se diventerà un campione: lui e il Genoa hanno fatto questo tipo di scelta e va rispettata. Probabilmente, vista questa trattativa, il campionato italiano sta perdendo forza economica: e questo è un rischio».

PJACA – «Se sarebbe convenuto tenerlo? Un mese fa era giusto che andasse via perché aveva bisogno di giocare, affinché l’anno prossimo sia nelle migliori condizioni. Non abbiamo la sfera di cristallo e quindi non potevamo prevedere che si sarebbero infortunati in sequenza Bernardeschi, Douglas Costa, Dybala e Cuadrado».

 

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