Conferenza stampa Allegri: «Pogba fuori. Contraccolpo dopo il -15»
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Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico bianconero alla vigilia di Juve Lazio, valida per i quarti di finale di Coppa Italia

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve si rituffa sulla Coppa Italia, per lasciarsi alle spalle un momento delicato tra campo (due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre partite) e soprattutto extra-campo. Avversaria nei quarti di finale la Lazio di Maurizio Sarri.

Nel giorno di vigilia, mercoledì 1 febbraio, Massimiliano Allegri è intervenuto alle 14.15 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


CHE REAZIONE VUOLE VEDERE – «I giocatori erano dispiaciuti, amareggiati e arrabbiati ma domani è la Coppa Italia, è un’altra competizione. Dobbiamo mettere da parte il campionato e ne riparleremo da lunedì prima di andare a Salerno. Dobbiamo concentrarci sulla partita di domani, una partita difficile contro una squadra che in questo momento sta facendo ottime cose in campionato. Sarà una partita secca, quindi dovremo giocarla con tutti i canoni di una partita unica».

RIPOSA CHI HA GIOCATO TANTO – «Per quanto riguarda chi ha giocato tanto no. Siamo partiti, è un altro campionato iniziato il 4 gennaio. Abbiamo fatto poche partite dopo due mesi di sosta, anche se qualcuno ha giocato il Mondiale. A parte Rabiot e i due argentini gli altri sono usciti tutti prima. Per domani non ho ancora deciso niente, la formazione la deciderò domani mattina. Devo fare alcune valutazioni. A parte Bonucci che è ancora fuori, l’unico che non sarà disponibile perché ha un indolenzimento sui flessori è Pogba. Purtroppo, quando un giocatore rimane tanti mesi in inattività e si alza l’intensità di allenamento vengono fuori dolori e c’è bisogno di tempo».

ASPETTARSI QUALCOSA IN PIU’ DA PAREDES – «Se ci riferiamo a domenica, tutti han fatto una brutta prestazione nel primo tempo. A fine primo tempo ne ho cambiati tre e ho cambiato assetto e la squadra è andata meglio. Nel secondo c’è stata una reazione, finendo la partita con tanti tiri in porta ma ciò che conta è vincere le partite e noi non lo abbiamo fatto. Nel primo tempo, nelle tre occasioni dove il Monza si è presentato abbiamo subito tre gol, di cui il primo annullato per poco. Paredes ha alternato buone partite a partite meno buone: all’inizio ha giocato tante partite perché mancava Locatelli, forse aveva bisogno di allenarsi, poi è andato al Mondiale. Questi 4 mesi sono importanti perché ci deve dare una mano, come tutti colore che fanno parte di questa rosa».

VLAHOVIC – «Domani dovrebbe giocare dall’inizio».

CHIESA TITOLARE E IPOTESI TRIDENTE – «Vlahovic quasi sicuramente giocherà da titolare, gli altri devo valutare e decidere perché è una partita che può finire nei 120′. Le sostituzioni saranno molto più importanti, poi domattina deciderò la formazione dopo l’ultima rifinitura».

TRIDENTE CHIESA-DI MARIA-VLAHOVIC – «La soluzione Chiesa-Di Maria-Vlahovic davanti, o la punta davanti, l’avevo in mente dall’inizio. Eravamo partiti così. Poi le vicissitudini nel calcio: Pogba che sta fuori, Di Maria che sta fuori un mese e mezzo dopo la prima partita, Chiesa che non rientra. La squadra ha trovato un assetto diverso. Si fa fatica a mettere in moto una macchina rimasta un anno ferma, figuriamoci i giocatori. Ci vuole pazienza. Paul ha fatto una bella partita in allenamento, poi però ha avuto problemi, degli indolenzimenti, dolori perché il motore si deve riassestare e ci vuole tempo. Così come è stato per Chiesa. Magari fra due o tre mesi sarà in condizioni ottimali come lo era Chiesa prima dell’infortunio. È normale che vada a fasi alternate. La squadra deve mantenere un equilibrio che nelle ultime partite, nei gol che abbiamo preso, non abbiamo avuto».

COMMENTO SULLA FINESTRA DI MERCATO – «Inutile parlare di cose oggettive. La Juve ha fatto un buon mercato, perché ha centrato gli obiettivi. McKennie voleva uscire, voleva andare via e la Juventus ha trovato una buona soluzione; Aké è andato a giocare, Zuelli è andato a Pisa e Pellegrini alla Lazio, che magari troveremo domani. Inutile paragonare il calcio italiano col calcio inglese: è rapporto uno a quattro. Le 20 squadre italiano fatturano due miliardi, le 20 squadre inglesi ne fatturano otto: se la matematica non è un’opinione, il rapporto è di uno a quattro».

COPPA ITALIA UTILE PER RITROVARE SERENITA’ DOPO IL -15 – «È una partita importante e un obiettivo che è diverso dal campionato. Dobbiamo essere bravi, perché non sono alibi quelli dei 15 punti perché a quelli penserà la società a difendersi dove potrà farlo e farci ridare questi 15 punti. Normale che sia stato un contraccolpo, ma non deve essere un alibi, né una giustificazione. Dobbiamo andare in campo ed essere bravi a fare quello che dobbiamo fare. Poi credo sia la prima volta che vengono tolti 15 punti ad un certo punto del campionato. Vai a letto che sei terzo in classifica e ritorni e sei sotto. Il nostro obiettivo ora è riprendere piano piano, un passettino alla volta. È la prima esperienza da parte di tutti che bisogna gestire nel migliore dei modi. Domani è una partita di Coppa Italia ed è differente, poi faremo il massimo in campionato».

CUADRADO – «È in grande forma, è rientrato e sta bene».

COME ALLENA LA PARTE MENTALE DELLA SQUADRA – «Dopo la scossa ci vuole un po’ di riassestamento come in tutte le cose. Dobbiamo essere bravi a farlo velocemente. Ora abbiamo mini obiettivi da raggiungere: siamo 13esimi in campionato e dobbiamo raggiungere chi sta davanti. È semplice, un passettino alla volta per fare quello che dobbiamo fare».

COSA SI ASPETTA DA POGBA – «Mi aspetto un contributo da un giocatore che praticamente da aprile ha fatto 15 giorni di preparazione con la Juventus, 45 minuti e poi si è fermato. I tempi sono quelli e i miracoli non li fa nessuno: bisogna che il suo corpo e il suo ginocchio si adattino, si riassestino e ci vuole tempo. Magari potrà fare mezzora, potrà fare una partita ma bisogna navigare a vista su queste situazioni, sapendo che da qui alla fine dobbiamo sfruttarlo il meglio possibile».

BREMER IN DIFFICOLTA’ – «Col Monza no, è stato in generale. Il secondo è stato un buon secondo tempo, nel primo non abbiamo fatto bene. Sono momenti, dobbiamo solo fare, lavorare e reagire. Non possiamo attaccarci a niente. Né alibi, né niente, e fare qualcosa in più per ottenere risultati».

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