Conferenza stampa Allegri: «Con la società siamo in linea su tutto»
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Conferenza stampa Allegri: «Ho parlato con la proprietà. Con la società siamo in linea su tutto» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Juve Milan. Così il tecnico bianconero a poche ore dal match dello Stadium

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve vuole rialzarsi dopo la pesantissima sconfitta con l’Empoli, allo Stadium arriva il Milan. La squadra bianconera proverà a chiudere bene davanti ai suoi tifosi una stagione tormentata.

Nel giorno di vigilia, sabato 27 maggio, Massimiliano Allegri è intervenuto alle 14.00 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


CHE SETTIMANA E’ STATA – «È stata una settimana difficile, sicuramente non bella guardando i risultati. La delusione di Siviglia, l’amarezza, l’arrabbiatura, poi c’è stata la sconfitta di Empoli quindi ora dobbiamo rialzarci. Mancano due partite alla fine della stagione. Domani è Juventus Milan, lo stadio sarà pieno e dovrà essere una bella serata. Noi dobbiamo pensare a consolidare la classifica, che momentaneamente sono 69 punti sul campo e partendo dalla partita di domani abbiamo ancora qualche speranza per entrare in Europa. Su questo noi dobbiamo lavorare. Poi prepareremo l’ultima di Udine che chiuderà una stagione difficile, con molti alti e bassi di cui dovremo fare tesoro per l’anno prossimo».

LA SUA ULTIMA PARTITA IN CASA – «Domani è l’ultima partita di questa stagione in casa e dobbiamo farla per bene. È sempre Juventus Milan. Loro hanno obiettivo di entrare in Champions, la matematica non ci lascia ancora fuori da niente. Dovremo essere molto bravi. La sconfitta di Empoli sicuramente ha complicato il percorso».

DIVERGENZE CON CALVO SULL’ARRIVO DI GIUNTOLI – «Con la società siamo in linea su tutto. Io faccio l’allenatore, non ho mai avuto il potere e neanche voglio averlo perché è la società che fa le scelte. Sia del direttore sportivo, che del magazziniere, che del segretario. Sono cose su cui non ho mai messo bocca e veto. Io sono l’allenatore e sono abbastanza aziendalista, tengo molto alla società e all’azienda per cui lavoro. Collaboro con chi lavora in società perché alla fine i risultati vanno portati per la Juventus. Questa cosa mi sembra abbastanza chiara, grazie per la domanda perché il fatto che sia uscito che io abbia messo il veto non mi è piaciuto molto. Non ho né il potere e non devo farlo perché sono cose che riguardano esclusivamente la società».

SBAGLIATO L’INIZIO DI STAGIONE – «Rispondere a questa domanda in un minuto, anche in 30 secondi, è molto difficile. Andare a trovare spiegazioni è difficile. Abbiamo lavorato con grande serietà, dobbiamo farlo ancora per 10 giorni con serietà. Dobbiamo ottenere il massimo da queste due partite, com’è nel DNA della Juventus. Ad Empoli abbiamo sbagliato, potevamo avere mille giustificazioni ma non dovevamo perdere. Non è responsabilità di nessuno ma ci teneva aperta una porta ancora più grande per entrare in Europa. Non è stato così. Venivamo dalla delusione di Siviglia, i 10 punti tolti in classifica, non abbiamo avuto la freddezza e la lucidità di capire che vincendo ad Empoli uno ci blindavamo uno dei quattro posti in Champions sul campo, due lasciavamo aperta una grande porta. Ma dobbiamo guardare avanti non indietro, domani è una bella partita con il Milan che ha da raggiungere i primi quattro posti e dobbiamo lasciarci ancora la porta aperta per entrare minimo in Europa».

COSA VALE ARRIVARE IN EUROPA ORA – «Arrivare in Europa con 10 punti di ritardo sarebbe una cosa straordinaria. Ma bisogna parlare del presente, che è domani, ossia la partita col Milan altrimenti andiamo lunghi. Il risultato finale della stagione dipende dalla partita di domani. Sappiamo che è difficile: il Milan ha passato un periodo brutto ma la vittoria con la Sampdoria ha girato a livello psicologico a loro favore. Noi veniamo da due sconfitte brutte con Siviglia ed Empoli, quindi sta a noi domani avere la forza per ribaltare questo risultato».

SENTE LA STESSA FIDUCIA DALLA SOCIETA’ – «Non è cambiato assolutamente niente. Quando mancano i risultati ci facciamo domande. Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa, l’Ingegnere ha voluto far sentire il proprio sostegno, ha detto che niente è perduto e che c’è ancora la possibilità di entrare in Europa. Sono parole che potranno farci solo che bene».

EUROPA DECISIVA PER IL SUO FUTURO – «No assolutamente. Ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine per far sì che la Juventus l’anno prossimo torni a competere per il campionato. Ma la stagione prossima la decideremo il 5 giugno perché dovremo pianificare tutta una serie di cose. Da tutte le cose negative che ci sono successe quest’anno ne usciremo fortificati per l’anno prossimo».

SE E’ STANCO PRIMA DI JUVE MILAN E SE HA PENSATO ALLE DIMISSIONI – «No. L’altra sera dopo Empoli abbiamo passato giorni pesanti. Se ho pensato alle dimissioni? La Juventus al momento è seconda in classifica, ha una classifica migliore dell’anno scorso in un’annata in cui ci sono state non poche difficoltà. Ci sono stati infortuni muscolari, ma tanti traumatici. Basti vedere Pogba che non ha mai giocato, Chiesa che rientrava dopo 10 mesi dall’infortunio. Giocatori che sono andati al Mondiale, sono rientrati, si sono infortunati. Non sono alibi, ma la Juventus ha migliorato la stagione dell’anno scorso. Siamo arrivati secondi in classifica, siamo arrivati in semifinale di Coppa Italia ed Europa League. Si può dire ‘Sì però la Juventus poteva vincere’, ma ne vince una sola. Ma guardando il lavoro, a livello di campionato, dobbiamo migliorare la classifica dell’anno scorso».

HA AVUTO RASSICURAZIONI DALLA SOCIETA’ SUL SUO FUTURO – «Con la società che parliamo tutti i giorni non parliamo sempre di futuro, ne parleremo il 5 giugno quando tutto sarà finito. Dobbiamo essere concentrati sul presente, su domani, già abbiamo avuto troppe distrazioni da gennaio in poi tra sentenze e non sentenze, CdA che si dimette a novembre. Non è stata una stagione facile. Ho chiesto ai ragazzi di fare un ultimo sforzo in questi 8 giorni per giocare bene domani contro il Milan, fare risultato e poi prepararci per l’ultima partita».

HA PARLATO CON CHI DOMANI POTREBBE ESSERE ALL’ULTIMA IN CASA – «No, anche perché quello che sarà l’anno prossimo non si sa. Fino a quando non è finita la stagione non sapremo se giocheremo in Europa o no. Domani i giocatori sono concentrati, ho chiesto ai ragazzi di tirare fuori le ultime energie. Dovremo essere molto bravi. A Empoli abbiamo sbagliato nonostante la squadra aveva iniziato molto bene. Poi al primo gol siamo stati fragili. La responsabilità e la serietà di una squadra come la Juventus farà sì che domani faremo una bella partita».

COME STA VLAHOVIC – «I due punti interrogativi sono Vlahovic e Alex Sandro che non stanno benissimo, gli altri sono tutti a disposizione a parte Kaio Jorge, De Sciglio, Pogba».

INDISPONIBILI – «Sono tutti disponibili. Pogba fuori, Vlahovic punto interrogativo ma domani valuterò e vedremo, Alex Sandro lo stesso, De Sciglio fuori, Kaio Jorge fuori. Bonucci a disposizione».

CHIESA – «È un giocatore importante, ha qualità tecniche, quest’anno ha avuto delle difficoltà. Rientrava da 10 mesi di inattività, il suo percorso rientra nella normalità. Per lui l’anno prossimo dovrà essere una stagione di consacrazione perché avrà 26 anni e non sarà più un ragazzino. Tutti lo aspettiamo perché è un giocatore che all’interno delle partite dovrà fare la differenza. Domani titolare? Ho un dubbio, potrebbe partire titolare ma non ho ancora deciso. Domattina valuterò».

CHE CLIMA SI ASPETTA DOMANI ALLO STADIO – «Lo stesso clima che ci ha accompagnato per tutta la stagione, perché i tifosi sono sempre stati vicini alla squadra. Potremo aver perso delle partite ma l’impegno non è mai mancato. Giocare in questa condizione non è mai stato facile a livello psicologico. Ai ragazzi non devo dire assolutamente niente. Potevamo fare meglio in alcune partite, potevamo vincere qualche partita in più. Tutto si può migliorare ma la Juventus ha un’ottima base per l’anno prossimo».

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