Conferenza stampa Allegri: «Con la Salernitana scontro diretto»
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Conferenza stampa Allegri: «Paredes non convocato. Con la Salernitana scontro diretto» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico bianconero alla vigilia di Salernitana Juve, valida per la 21esima giornata

(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo la Coppa Italia, la Juve vuole tornare a vincere anche in campionato, dove è reduce da due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre partite. Prossima avversaria la Salernitana allo Stadio Arechi.

Nel giorno di vigilia, lunedì 6 febbraio, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 14.15 per presentare il match. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


INSIDIE CON LA SALERNITANA – «Domani è una partita complicata perché è un ambiente difficile, spinto dai tifosi. La squadra sta facendo bene, Nicola sta facendo un ottimo lavoro: hanno vinto l’ultima partita a Lecce e domani sarà difficile come tutte quelle di campionato. L’importante è affrontarle con il piglio giusto, con l’atteggiamento di una squadra che si mette al pari della Salernitana. Vedendo la classifica è uno scontro diretto, loro han 21 punti e noi 23 quindi dobbiamo rimanere davanti».

INFORTUNATI – «A parte Bonucci, che è tre giorni che ha l’influenza, Pogba il solito, Paredes ha un fastidio alla zampa d’oca e non sarà convocato, gli altri sono tutti a disposizione a parte Kaio Jorge».

DE SCIGLIO – «Sta bene, perché sta bene fisicamente ed emotivamente. Ci ho parlato, è sereno e tranquillo. È un giocatore della Juventus, un giocatore importante come tutti gli altri, serio e professionale oltre che essere un ottimo giocatore. Poi per quanto riguarda i social, purtroppo queste situazioni capitano tutti i giorni. I social sono uno schermo dietro al quale si nascondono migliaia e migliaia di persone in modo anche brutto. Questo è il mondo, funziona così purtroppo con i social e bisogna accettarlo non dandogli importanza».

BONUCCI – «Il suo recupero è in linea. Questa influenza l’ha un po’ fermato, ora vediamo quando rientrerà poi valuteremo il discorso rientro. Abbiamo bisogno di lui perché da qui alla fine della stagione abbiamo tante partite. Ora cerchiamo di andare avanti nelle coppe così riempiamo il calendario di partite. Intanto giocheremo una semifinale di Coppa Italia e questo sarà aprile. Ora abbiamo due partite di campionato e poi ci tufferemo nell’Europa League».

CAMBIO MODULO E VLAHOVIC TITOLARE – «Cambio di sistema difficilmente, non ho ancora deciso ma farò le valutazioni e credo di no. Dusan fisicamente sta bene, è molto più leggero e dinamico rispetto addirittura a quando è arrivato anche. Spero che domani faccia gol. Anche Kean sta molto bene, in questo momento lasciarlo fuori mi viene molto difficile. È diventato un giocatore importante: è cresciuto dal punto di vista mentale diventando più responsabile, e dal punto di vista tecnico. Non ancora al 100% ma sta diventando un giocatore importante. Di questo sono contento, quest’anno è totalmente cambiato rispetto all’anno scorso e lasciarlo fuori mi dispiace molto. Vlahovic ha bisogno di giocare? Non faccio giocare chi ha bisogno di giocare, faccio giocare per vincere le partite. Vlahovic è rientrato, io credo che come sta fisicamente ora non è mai stato, neanche quando è arrivato dalla Fiorentina. Ha una corsa più leggera, ha bisogno di far gol come tutte le punte ma lo vedo bene».

ORA OBIETTIVO 7^ POSTO – «Darsi ora obiettivi è impensabile. Abbiamo 23 punti, siamo 13esimi, dobbiamo raggiungere la 12esima e scalare piano piano. Per far questo dobbiamo vincere delle partite. Domani è una partita da vincere, perché nelle ultime 3 di campionato abbiamo fatto un punto e dobbiamo riprendere il cammino».

TRIDENTE VLAHOVIC-CHIESA-DI MARIA – «È un’ipotesi che non ho ancora deciso. Abbiamo tanti giocatori che rientrano dagli infortuni, da tanto tempo di inattività: siccome domenica abbiamo la Fiorentina, poi ci sono cambi all’interno della partita, devo mettere insieme delle valutazioni e poi decido. Più giocatori tecnici abbiamo meglio è. Per far questo, tutti però devono mettersi a disposizione della fase difensiva della squadra altrimenti poi non reggiamo. Chiesa sta bene, ha fatto una buona partita e son contento».

LA SQUADRA DEVE STAR SEMPRE BENE PSICOLOGICAMENTE – «Psicologicamente bisogna sempre stare bene, indipendentemente da questa situazione anomala. Ma non abbiamo altra scelta, è un dato di fatto: ci son stati tolti 15 punti a metà campionato, dobbiamo lavorare per raggiungere chi è davanti a noi. È normale che più ne raggiungiamo e più vuol dire che facciamo meglio e vinciamo le partite».

FAGIOLI – «È cresciuto molto, poi in un momento in cui mancavano tanti giocatori i giovani han dato risposte importanti. In quel momento di difficoltà, di assenza di tanti giocatori, i giovani han portato entusiasmo e tecnica. Fagioli ha fatto tante partite, come Miretti, Soulé e Iling, stan lavorando tutti bene. Bisogna continuare su questa strada perché loro non possono far altro che migliorare».

SQUADRA CHE PENSA PIU’ ALLE COPPE RISPETTO AL CAMPIONATO – «Non si saprà. Noi dobbiamo fare bene sul campo, alibi non ce ne sono. Col Monza abbiamo fatto un brutto primo tempo e l’abbiamo pagato a caro prezzo. Ora è il momento di ributtarsi con la testa al campionato, dobbiamo far bene perché poi ci porta a far bene anche in Coppa. È impensabile staccare la spina in campionato e pensare solo alla Coppa».

SALERNITANA SCONTRO DIRETTO – «È un obiettivo. La Salernitana ha due punti meno di noi ed è un obiettivo. Abbiamo la Salernitana due punti indietro e la 12esima a uno/due punti sopra di noi. Dobbiamo prendere quella di sopra, che è 12esima. Questo ci permette di pensare un passettino alla volta e migliorare sul campo tutti i giorni in allenamento, sotto il piano offensivo e difensivo. Non abbiamo altra scelta. È un nostro obiettivo».

COSA PENSA LA SQUADRA DEI DISCORSI SALVEZZA – «In questo momento c’è un dato di fatto: ci son stati tolti 15 punti, abbiamo 23 punti e da lì non possiamo scappare. Dobbiamo raggiungere 40 punti che è la salvezza, mi viene da ridere ma è così. Dobbiamo darci dei mini-obiettivi: qual è il primo? Cercare di prendere il 12esimo posto e poi scalare in avanti. Riuscendo a fare così vinceremo delle partite, perché per acchiappare quelle davanti dobbiamo vincere delle partite. Questo dobbiamo farlo perché ci consente di tenere alta l’attenzione per poi quando giocheremo in Europa League visto che la Coppa Italia è ad aprile».

NICOLUSSI CAVIGLIA – «È stato sfortunato perché ha avuto un problema al ginocchio, operato al crociato, poi non riusciva a rientrare. È un ragazzo caratteriale, oltre che bravo a giocare a calcio, sta dimostrando il suo valore e sono molto contento. Questo a dimostrazione che la Juventus ha lavorato molto bene nel settore giovanile. Ci sono tanti giocatori: Nicolussi Caviglia, De Winter, Ranocchia, Rovella, Iling, Miretti, Fagioli, Soulé, Barrenechea, Barbieri, Huijsen e altri giovani 2005 e 2006. La Juventus ha fatto un ottimo lavoro col settore giovanile, è normale che vanno messi piano piano. È possibile che magari tra 5 anni facciano parte in pianta stabile, non tutti, della Juventus. Sarebbe un grossissimo risultato. L’Under 23 è una vecchia Serie C dove i ragazzi hanno un impatto diverso sulle partite. C’è troppa differenza tra l’Under 23 e la Primavera, troppa. L’Under 23 è invece più vicina alla prima squadra. Dobbiamo fare una riforma di tutti i campionati: dall’attività di base alla Primavera. Questi sono problemi di chi riforma le cose però perché in Italia riformano abbastanza».

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