Conferenza stampa Allegri: «Contro la Fiorentina è da bollino rosso»
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Conferenza stampa Allegri: «Contro la Fiorentina è da bollino rosso» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri pre Juve Fiorentina: le dichiarazioni del tecnico bianconero alla vigilia del match dello Stadium

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juventus reduce da due ko consecutivi in campionato, ma anche dalla vittoria in Champions con lo Zenit, ospita la Fiorentina all’Allianz Stadium in un match che i bianconeri non possono sbagliare. Massimiliano Allegri ha presentato il match nella classica conferenza stampa del venerdì di vigilia.

JuventusNews24.com ha seguito e trascritto in diretta le dichiarazioni del tecnico della Juventus.


FIORENTINA – «A disposizione quasi tutti a parte Kean e De Sciglio. La Fiorentina sta facendo bene, ha tre punti più di noi. Quando gioca usa tutta l’ampiezza, è una squadra sbarazzina con un allenatore bravo. Bisogna fare una partita giusta sotto il piano tecnico, difensivo».

SOULE CONVOCATO CON L’ARGENTINA – «Hanno convocato dei ragazzi giovani. Soulé è bravo, ora lasciamolo tranquillo ma non facciamo gli stessi errori che facciamo di solito con i ragazzi giovani che dopo 3 partite diventano da Pallone d’Oro. Un giocatore trova la maturità a 25 anni, ma deve fare tante partite».

SECONDA SQUADRA – «È molto importante perché anticipa la crescita dei ragazzi, che devono fare un percorso passando attraverso la B, poi una A medio-bassa e da lì valuti se può giocare la Juventus. Questo è un percorso che abbiamo deciso di far fare ai ragazzi: esempio Ranocchia, Fagioli, che stan giocando tutte le partite altrimenti è una perdita di tempo. Si sbaglia a mandarli subito in Serie A, dopo aver fatto magari un anno ai margini alla Juve. Se poi non giocano perdono un anno. La crescita di ogni singolo giocatore deve essere quella».

BONUCCI RIPOSA – «Vediamo. Oggi faremo il penultimo allenamento, la squadra sta discretamente bene. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra. La Juventus è un’ottima squadra, deve lavorare e cercare di non prendere gol. Togliere quella sensazione che quando facciamo la fase difensiva nella nostra metà campo siamo troppo leggerini. Dobbiamo stare ancora molto zitti, pedalare e lavorare».

DARE CONTINUITA’ DI FORMAZIONE – «Cambiarne uno/due cambia poco. Per avere tanti giocatori offensivi, serve che siano disponibili anche per la fase difensiva, altrimenti diventi vulnerabile. Sono strani: quando c’è da fare la fase difensiva ‘ni’, quando prendono la palla invece partono».

CUADRADO – «Sta bene. Ha giocato tante partite, ha fatto molto bene in questi due anni. Devo ancora decidere chi far giocare domani, davanti e dietro».

LOCATELLI MCKENNIE – «Locatelli è cresciuto e sta crescendo. McKennie è più ordinato, prima era più anarchico. Ha due/tre situazioni favorevoli a partita, sta molto bene fisicamente».

COSA SI SON DETTI IN RITIRO – «Ne parlavo ieri. I giorni in cui siamo stati insieme, sono quelli che sono mancati quest’estate. Si chiacchiera, si ha tempo di lavorare, anche non in modo pesante. Son quei momenti che quest’estate non abbiamo avuto. Ci son serviti per questo, ma l’importante è chiudere bene prima della sosta».

FERITO DALLE CRITICHE – «Le critiche fanno parte del gioco, soprattutto per un allenatore che non stava facendo risultati. È uno stimolo e un divertimento per me. L’ho vissuta cercando di analizzare il momento: dall’inizio del campionato ad ora, ci sono state situazioni che vanno migliorate. Non meritavamo di perdere con Sassuolo ed Empoli, mentre col Verona è stato sbagliato l’approccio nel primo quarto d’ora. Ogni tanto diamo qualcosa per scontato, e questo non deve accadere».

VLAHOVIC – «Fino a che non li alleni è difficile dar un giudizio».

ZENIT – «Non è la svolta, la normalità deve essere quella. La abbiamo in Champions ma non in campionato. La normalità è vincere una partita, metterla da parte e pensare a quella dopo. E’ questo l’aspetto su cui dobbiamo lavorare».

VLAHOVIC COME SI FERMA – «È bravo, lo dimostrano i numeri. Ma noi abbiamo ottimi difensori, sono tranquillo».

APPROCCIO – «La squadra ha sempre avuto un buon approccio, a parte Verona che arrivavamo da una sconfitta pesante. Dopo che andiamo in vantaggio abbiamo un momento in cui stacchiamo la spina. In quel momento lì diventiamo vulnerabili».

ASPETTATIVE SU DYBALA – «E’ un giocatore importante, tecnico. L’ho trovato maturato, voglioso. Si allena nel modo giusto, perché noi giochiamo come ci alleniamo».

RABIOT – «È inutile parlare di potenziale. Adrien deve fare molto di più, semplice».

FIORENTINA DA BOLLINO ROSSO – «Le partite in campionato sono tutte da bollino rosso. Finché non troviamo una continuità a livello mentale, sono tutte da bollino rosso. I fatti dicono questo. La Juventus non può essere la squadra che gioca le partite e non sa che succede. Le partite nostre in campionato fin qui son state sempre aperte, e questa è una cosa su cui dobbiamo lavorare».

MORATA – «L’altra sera ha fatto una buona partita e finalmente ha segnato. È stato agevolato perché ha giocato meno spalle alla porta».

KAIO JORGE – «Sta meglio fisicamente, ha giocato un po’ di spezzoni. Lui può giocare da prima punta o in coppia con un’altra punta».

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