Conferenza stampa Allegri: «Con l'Atalanta non è una partita decisiva»
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Conferenza stampa Allegri: le dichiarazioni del tecnico bianconero dall’Allianz Stadium alla vigilia di Juve Atalanta

(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo il pesantissimo ko in Champions con il Chelsea, la Juve prova immediatamente a rituffarsi in campionato. Sabato c’è una partita chiave nella rincorsa al quarto porto: allo Stadium arriva l’Atalanta. Nel venerdì di vigilia Massimiliano Allegri ha presentato il match nella classica conferenza stampa del giorno prima. Il tecnico ha fatto il punto sugli infortunati, dato  le ultime di formazione e analizzato i temi dell’incontro.


ATALANTA – «Domani è una partita tra due squadre che lottano per il quarto posto. Bisogna fare i complimenti all’Atalanta che da anni fa un ottimo lavoro: merito della società, di Gasperini. Stanno facendo bene anche in Champions, speriamo passino tutte e quattro insieme al Milan. E’ una gara difficile, contro di loro è complicato. Sono una squadra fisica, sarà sicuramente una bella partita».

CHELSEA – «La partita che dovevamo vincere, quella che contava, l’abbiamo vinta a Torino. Dispiace perdere 4-0, non va bene fare queste figure, ma fino al 55′ la partita è stata in equilibrio. La squadra ha fatto un buon primo tempo: paradossalmente abbiamo fatto meglio a Londra nel primo tempo rispetto a Torino. Dopo il secondo gol ci siamo sciolti. L’obiettivo di giocare gli ottavi l’abbiamo raggiunto, ora abbiamo questo mese importante per rimanere attaccati e rosicchiare qualche punto. Non è decisiva, lo saranno le prossime 6 da qui alla fine del girone d’andata».

QUALE ERRORE NON DA COMMETTERE – «Diciamo quello che dobbiamo fare. L’Atalanta è una realtà del campionato italiano, è fisica, ma concede. Dobbiamo essere bravi sia dal punto di vista realizzativo e sia dal punto di vista difensivo».

DIFESA A 3 – «Non abbiamo mai impostato a Londra. In questo momento si va avanti con la difesa a 4».

INFORTUNATI – «De Sciglio sarà a disposizione martedì. Ramsey non è ancora a disposizione. Bernardeschi e Chiellini hanno lavorato con la squadra ieri e saranno disponibili domani».

RAMSEY – «Ha questo problema al flessore, di rientro dalla Nazionale. Momentaneamente non è disponibile».

DYBALA TITOLARE – «Dybala è in buona condizione, domani partirà dall’inizio».

PELLEGRINI – «Sta crescendo. Non ho ancora deciso se giocherà lui o Alex Sandro. Avere giocatori dietro, giovani in buona condizione, è un vantaggio. Domani deciderò, comunque Alex Sandro è in buona condizione e a Londra non ha fatto una brutta partita».

REAZIONE TRANQUILLA DOPO IL CHELSEA – «Non ci sono dei protocolli. Si perde c’è la sfuriata, si vince si è contenti. Ci sono diversi momenti: non si lavora per protocolli. Ci sono momenti da gestire, quali parole migliori da dire alla squadra. Dopo una partita importante come contro la Lazio, la squadra è arrivata a Londra giocando un buon primo tempo. La brutta figura rimane, però ripeto la partita che dovevamo vincere era all’andata».

DYBALA PIU’ CENTRALE – «Le squadre di Gasperini giocano uomo a uomo a tutto campo, quindi chi è attaccante deve essere regista della squadra. Contro di loro il centravanti è fondamentale».

BILANCIO CONTRO LE PRIME 6 – «Il problema è che non abbiamo avuto risultato con le piccole. Domani abbiamo una partita di livello con l’Atalanta, poi ne abbiamo 5 contro squadre che fino ad ora sono state il nostro tallone d’Achille».

CHIESA – «Con la Lazio ha fatto una bella partita, avendo occasioni a campo aperto. Col Chelsea è stata una partita diversa, ha fatto buone cose. Federico ha qualità straordinarie, ma come tutti ha bisogno di lavorare per migliorare in certe situazioni. Che ci sia Dybala o che non ci sia Dybala cambia poco per lui».

ARTHUR – «Non so ancora la formazione. Di lui sono contento perché è un professionista serio, ha entusiasmo e quando viene chiamato in causa si mette sempre a disposizione della squadra».

GIOCATORI FANNO PIU’ FATICA RISPETTO AGLI ULTIMI ANNI – «Quello che è stato negli ultimi anni sono cose passate. Questa rosa ha giocatori di qualità, va fatto un percorso di crescita per migliorare e tornare ai risultati. La cosa più negativa ora è il fatto che siamo in ritardo con i punti nel campionato, avendone lasciati troppi per strada con le piccole. A marzo sarà un’altra stagione, ci dovremo arrivare in modo ottimale».

KULUSEVSKI – «Sta un po’ meglio. Ha questo problema al dente, vedremo come sta. A Roma ha fatto una buona partita».

SI ASPETTAVA DI RAGGIUNGERE PRIMA I RISULTATI – «Non è questione di mesi complicati. Quando ho parlato con il presidente, mi ha chiesto di tornare alla Juventus per farla tornare sostenibile per conto proprio cercando di ottenere i risultati. Se arrivano in un anno, 6 mesi o due anni non lo so, ma ci impegniamo perché succeda. E’ impensabile che la Juventus potesse vincere per 20 anni, il campionato italiano è tornato equilibrato. La squadra ha bisogno di lavorare, ci vuole un attimo di pazienza. Potevamo fare meglio».

DIFFICOLTA’ QUANDO SI DEVE FARE LA PARTITA – «Questa Juventus deve avere la serenità. Il calcio è bello perché in questo momento quello che ci penalizza è la differenza reti. Magari da domani faremo 4 gol a partita, non lo so. Ne abbiamo fatti meno di quelli che abbiamo nelle gambe. Il calcio si è evoluto, ma c’è una cosa che non cambia: la differenza reti. Si può stare qui 5 giorni a parlare, ma da una cosa non si scappa: la differenza reti. Poi divento noioso, ma i campionati li vinci nella differenza tra gol segnati e gol subiti».

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