Conferenza stampa Bonucci: «Juve, faticavo a mantenere l'entusiasmo»
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Conferenza stampa Bonucci: «Alla Juve faticavo a mantenere l’entusiasmo»

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Leonardo Bonucci parla dal ritiro della Nazionale a Coverciano: ecco le parole parole del difensore della Juve

Leonardo Bonucci parla in conferenza stampa da Coverciano verso Euro2020.

EUROPEO«Finalmente è arrivato. Il comportamento di questa squadra è sempre stato esemplare, è il bello di questo gruppo, l’unione e il rispetto che ci sono. Il mercato ci sarà sempre: ho visto i diretti interessati concentrati sulla Nazionale e l’Europeo. Ovvio che piacerebbe a tutti con le cose sistemate ma potrebbe non succedere. Però siamo professionisti, anche i giovani, che sono cresciuti moltissimo. La cosa non mi preoccupa».

OBIETTIVI «Con Mancini abbiamo intrapreso la strada di impostare il gioco dal basso. Davanti ci sono nazionali che hanno vinto tutto ma ci siamo: vogliamo lottare, il modo di giocare è ben impresso nei ragazzi. Serviranno tranquillità e spensieratezza. Per chi ha meno esperienza non è facile ma vogliamo aiutarli. E giocare a Roma col pubblico, finalmente, è importante. Ringraziamo chi ha spinto per far sì che Roma fosse presente, che gli italiani potessero esserci».

GRUPPO «Il fuoriclasse qui è il gruppo. Non abbiamo singoli come Cristiano Ronaldo, Lukaku, giocatori che hanno segnato tanto e ti svoltano la gara in una partita. Però il gruppo qui ha sempre fatto la differenza, è questo che deve risaltare. Dobbiamo crescere come squadra, combattere per l’Italia e per gli italiani. Dopo una parentesi così nera come il Mondiale 2018, vogliamo riportare l’Italia dove merita».

IL GIOCO«Non abbiamo avuto modo di confrontarci con Nazionali di alto livello ma abbiamo sfidato Nazionali con un’idea di gioco precisa. E lì abbiamo imposto noi il nostro gioco. Ci sono gare dove dovremo soffrire ma sappiamo farlo. In un Europeo, in una competizione così corta, ci sono anche altri valori che inficiano sul risultato finale. Il gruppo è sano, c’è entusiasmo, di talenti, giovani, esperienza. C’è il giusto mix, mister e Presidente hanno fatto un grande lavoro. Quando sono entrato qui lunedì ho respirato un’aria positiva».

NIENTE POLEMICHE«Per fortuna le polemiche, per la prima volta da cui sono in Nazionale, non ci sono. E questo permette di lavorare più facilmente. Però la forza del gruppo è l’unione e quando ci sono questi valori in un gruppo, fare un percorso preciso è più facile».

PORTA INVIOLATA DA 8 TURNI – «Il merito non è solo dei difensori. Puoi averli tra i più forti al mondo ma se non c’è lavoro di squadra, il muro cade. In queste partite disputate, oltre a proporre gioco, c’è anche un lavoro sporco da parte di tutti. Ci auguriamo di mantenere questo trend all’Europeo, significherebbe fare un percorso netto, preciso. E poi vincere 1-0 fa sempre piacere».

TURCHIA «Meritano rispetto. Hanno dimostrato, contro la Francia, di essere solidi, di saper quello che vogliono. Hanno talento, da Calhanoglu a Under, da Demiral a Yilmaz che ha portato il Lille a vincere la Ligue 1. Sono una squadra interessante, in crescita, ci sarà da fare un grande lavoro di squadra».

DEMIRAL E CALHANOGLU «Ho parlato con Hakan e Merih, li ho visti carichi: sono due amici, ci sentiamo spesso, abbiamo riso e parlato. Merih ha detto che non mi farà fare gol».

ENTUSIASMO «Tornare qui mi ha dato entusiasmo: a Torino abbiamo fatto fatica a mantenerlo per i risultati che sono arrivati e non arrivati. Abbiamo però portato a casa gli obiettivi minimi, due trofei e la qualificazione Champions. Ci sono stati problemi come possono capitare a tutti ma va dato a Pirlo merito, di aver gestito tanti campioni nello spogliatoio. Tornare qui mi ha fatto sentire giovane, con entusiasmo e voglia. Per me dopo il Covid, l’ultimo mese e mezzo è stato difficile ma mi sono risentito di nuovo me stesso in questa settimana. Se mi sento me stesso, posso dare il mio contributo».

ALLEGRI «Una volta tolto l’incarico a Pirlo, è stato giusto scegliere un allenatore con grandissima esperienza, che conosce la Juventus e che ci aiuterà nella gestione e nell’arrivare negli obiettivi che un club come la Juventus si prefigge ogni anno».

CONTE «Come motivatore carismatico, Conte è il migliore al mondo. Sopperiva a carenze tecniche che avevamo».

MANCINI«Con Mancini abbiamo ritrovato entusiasmo, spensieratezza, talento. Sono due tecnici diversi, che hanno dimostrato di essere i numeri uno. Nel 2016 è stato un grande Europeo anche se si è concluso agli Europei, come ha detto Conte, auguro a Mancini di fare meglio ancora».

KEAN «Sono scelte del mister. Qui non c’è mai stato nessuno fuori dal coro. Tutti si sono comportati in maniera egregia, credo sia stata una scelta tecnica. Nessuno in questo gruppo ha mai mancato rispetto a regole e persone. Forse per la prima volta non c’è stato nessuno che è andato fuori dalle righe. Conosco Kean da diversi anni, alterna momenti in cui sembra il migliore del mondo ad alcuni in cui vive il suo mondo ma per il resto, durante il ritiro sardo, è stato pronto a mettersi in gioco».

PROBLEMA FISICO REPUBBLICA CECA «Avverto ancora un po’ di fastidio ma non sarà questo a mettermi fuori. Però non lo nego, ho avuto paura dopo lo scontro».

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