Conferenza stampa De Leo post Juve Bologna: le parole del tattico
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Conferenza stampa De Leo post Juve Bologna: le parole del tattico

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Emilio De Leo, tattico del Bologna e uomo di fiducia di Mihajlovic, parla dopo la gara con la Juve. Le sue parole

Dopo la gara tra Juve e Bologna, Emilio De Leo parla in conferenza stampa. Il commento del tattico di fiducia di Mihajlovic.

SENSAZIONI«Francamente prevale il rammarico. La nostra mentalità è quella di non accontentarci, a maggior ragione quando usciamo da un campo prestigioso come questo senza nulla. C’è il rammarico, ma la squadra è stata in grado di ribaltare l’inerzia della partita, quindi da quel punto di vista siamo stati coraggiosi e ci portiamo via questo aspetto positivo. Ci portiamo via anche il finale quando, un po’ sbilanciati, ci abbiamo provato fino alla fine. Sapevamo che la partita l’avrebbe fatta la Juve e avremmo dovuto soffrire. Credo che l’abbiamo fatto in maniera ordinata, con un baricentro basso, senza concedere tanto. Poi ci sono stati frangenti in cui la Juve è venuta fuori, ma anche lì non ci siamo disuniti, siamo rimasti in partita e ce la siamo giocata fino alla fine. Io il rigore non l’ho rivisto, in live mi è parso il braccio fosse particolarmente largo. A parte quello avremmo voluto almeno la tutela dell’arbitro andando a rivedere l’episodio, quindi ci sentiamo rammaricati».

RIMPIANTO SECONDO GOL«Indubbiamente. Il secondo gol ha caricato la Juve e ci ha fatto perdere determinate sicurezze. Quello ha innescato una serie di conseguenze negative, quindi un doppio rammarico. Gli errori tecnici che hanno consentito di fare gol e poi i 15 minuti successivi. Primo gol stessa cosa, mi sembrava fossimo messi bene dal punto di vista tattico, quella scivolata di Krejici ha favorito Ronaldo. Anche lì siamo stati forse un po’ imprecisi, c’è rammarico e dobbiamo migliorare anche in quello».

SORIANO E SVANBERG «Io credo che giocare con la Juve determini la consapevolezza di soffrire in determinate zone e circostanze. Bisogna fare delle scelte per togliere fonti di gioco alla Juve, tolte una serie di rotazioni che la Juve era in grado di fare bene nella zona di centrocampo con i suoi centrocampisti, che ci hanno creato alcuni problemi, siamo stati abbastanza compatti, stretti e abbiamo gestito bene quei movimenti esca che la Juve cercava di fare per aprirci. Nella seconda parte di gara ci sono stati 15-20 minuti in cui abbiamo perso le distanze, ma penso ci stesse concedere alla Juve quella fase. Poi abbiamo provato a riprenderla, fatto alcuni innesti, abbiamo terminato con 5 giocatori offensivi in campo. Talvolta ci siamo un po’ allungati per eccessiva voglia, ma quando la Juve inizia a fare una serie di movimenti offensivi, vanno tenute in considerazione le loro qualità. Svanberg nel primo tempo, lo dicevo anche con il mister, è stato un po’ timido. Ci siamo resi conto che riuscendo a passare in uscita dal pressing con i centrocampisti potevamo beneficiarne. Volevamo fosse più nel vivo, ma in una partita difficile, era la seconda presenza quest’anno, ha messo un ulteriore tassello di maturità».

SQUADRA GIOVANE«Stiamo portando avanti una linea ben dritta, fatta di principi di gioco e morali. Siamo sempre attenti e concentrati su quello, sapevamo che ci sarebbe stata oggi la necessità di avere leggerezza. Dobbiamo anche essere coerenti sul lavoro, riconoscendo gli errori e valorizzando le cose buone».

IBRAHIMOVIC«Non so nulla. Il mister in questo momento sta ricevendo tante chiamate, però non so nulla di più».

AMBIENTE«Noi dobbiamo fare una buona analisi su quello che stiamo facendo tenendo una linea dritta. Abbiamo un gruppo coinvolto che è venuta qua a giocarsi la gara con grande soddisfazione».

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