Conferenza stampa Lucescu: «Pirlo deve essere intelligente. Bella sfida»
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Conferenza stampa Lucescu: «Pirlo deve essere intelligente. Bella sfida» – VIDEO

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Conferenza stampa Lucescu: le parole dell’allenatore della Dinamo Kiev alla vigilia della partita contro la Juve

Sarà Dinamo Kiev-Juve la sfida inaugurale di Champions League delle due squadre. L’appuntamento è fissato per le 18.55 di martedì sera, con le due formazioni che taglieranno i nastri di partenza della competizione.

Ecco le parole in conferenza stampa di Mircea Lucescu.


PIRLO«In questi giorni non potevo sentire Pirlo, l’ho sentito dopo che è stato nominato allenatore della Juve, ho sentito anche Baronio perchè è stato anche lui mio allievo. Mi sono complimentato, gli ho detto che è molto difficile, sarà un cammino difficile, deve essere intelligente per passare i momenti più difficili senza tarumi. Sta imparando tutti i giorni, ha l’aiuto della società, sono giovani anche loro. Dietro c’è una grandissima squadra, vincere 9 campionati di seguito in Italia è davvero straordinario».

ESPERIENZA«Differenza di esperienza? Non giochiamo io e lui ma i calciatori. Abbiamo avuto un giorno per preparare la partita, abbiamo avuto un po’ di difficoltà per i tanti calciatori in nazionale. Speriamo sia una grande partita».

CRISTIANO RONALDO«Cristiano Ronaldo è un giocatore eccezionale che può fare la differenza. Se non segna, non è se stesso. Con lui in campo la Juventus è più forte».

JUVE«Possono usare tattiche diverse perché hanno tanti giocatori esperti e di qualità. Possono giocare con il 4-4-2 o 3-4-2-1 nella loro varianti d’attacco, ma la motivazione e la disciplina dei giocatori sono gli elementi chiave, non il sistema. A questo livello, un allenatore deve adattarsi ai giocatori che ha in rosa».

PIRLO ALLENATORE «Ho più volte detto che essere un giocatore e un allenatore sono cose diverse. È un allenatore molto giovane che ha iniziato a lavorare da pochissimo: ha trascorso un paio di settimane in seconda squadra, e ora è alla guida della squadra principale. Certo, impara nel corso delle partite e dell’allenamento. L’allenatore è giudicato dai risultati, quindi ha tutto davanti».

ALLIEVO E MAESTRO«Era molto giovane, un ragazzo estremamente intelligente e incapace di invecchiare. Ma non sarà mai un mio avversario. Era un mio giocatore, rimarrà così. Ripeto, ha tutto davanti, come un allenatore, è solo all’inizio del suo viaggio. Gli auguro il meglio».

GIOVANI «Certo, questa è una partita importante per i nostri giovani, è importante come affrontano questo stress, pressione e tensione, perché il gioco è davvero di altissimo livello. Certo, ci sarà tensione e va bene così. Non è facile per molti giocatori superare una nuova fase in due mesi e mezzo, raggiungendo partite così importanti, e farlo velocemente. Durante questo periodo sono cresciuti molto. Ho fiducia in loro e credo che saranno in grado di superare e giocare ad un livello molto buono per migliorarsi».

PERICOLI JUVE «La Juventus è una squadra di altissimo livello. Il nostro budget è probabilmente la metà dello stipendio di Ronaldo. Quindi non stiamo parlando delle azioni della squadra. Voglio dare ai miei giocatori informazioni sulle qualità individuali di ogni giocatore, in modo che attraverso l’azione di squadra possano opporsi alla Juve e giocare con loro su un piano di parità o anche meglio».

SHAKHTAR JUVE «Allora dovevamo vincere. Si può dire che mi aggrappai all’arbitraggio, per il rigore su Willian. Nella prima partita abbiamo preso il gol di Bonucci dall’angolo, e di questo dobbiamo tenerne conto domani, perché è uno dei migliori giocatori in questo fondamentale. E in generale, abbiamo dominato quella partita, meritavamo di vincere. E nella seconda partita abbiamo perso, poi Pirlo ha segnato per loro. A quel punto, ci eravamo eravamo già usciti dal gruppo e i nostri brasiliani erano già in vacanza. Anche Chelsea e Juventus hanno rischiato di uscire dal girone, ma gli italiani erano molto motivati. E gli inglesi quell’anno vinsero la Champions League. Voglio che domani giochiamo con la Juventus come ha fatto allora lo Shakhtar. Prima di tutto, intendo la qualità del gioco».

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