Conferenza stampa Sarri: «Inter Juve non vale lo Scudetto»
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Sarri: «Inter Juve dà sensazioni importanti, ma non vale lo Scudetto»

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Conferenza stampa Sarri: le parole dell’allenatore bianconero in vista di Inter Juve, sfida valida per la settima giornata di Serie A

Inter Juve è il big match della 7^ giornata di Serie A, con il derby d’Italia che andrà in scena domenica allo stadio San Siro. Prima e seconda in classifica, dunque, si sfidano per delineare gli equilibri nelle zone alte.

Nel giorno di vigilia, sabato 5 ottobre, Maurizio Sarri parla in conferenza stampa per presentare la partita. L’appuntamento è alle 14.00 presso l’Allianz Stadium, con il tecnico toscano che risponde alle domande sull’incontro. Juventus News 24 segue il LIVE della conferenza.

SCELTE«C’è da decidere, non da convincerli. Una volta deciso, è giusto che un giocatore che fa bene sta fuori e si arrabbi. Lo ritengo un aspetto positivo, non negativo. Guardiamo l’ultimo allenamento e poi vediamo, fa parte del mio lavoro. Ci sono reazioni che possono fare audience, ma viste da me sono positive».

JUVE FAVORITA«Troviamo una squadra forte, in salute, giocare Inter Juve è una sensazione importante che mi rende felice. Riesco a vedere l’aspetto bello nel giocare questa partita. Nella partita singola non si possono fare questi pronostici».

INTER«È una squadre forte, che ha solidità e riesce ad essere pericolosa se ha in mano la partita e difende bene quando non ce l’ha. È una squadra completa, contro cui sarà difficile giocare».

CONTE«Io nelle partite non riesco a pensare che gioco contro Conte. È un grande allenatore, lo dimostrano i risultati che ha fatto non solo in Italia. È tra i migliori, ma io non riesco a vedere Sarri contro Conte, solo Inter contro Juve».

PARTITA SCUDETTO«Un numero vicino allo 0. Ci sono 31 partite da giocare: quando la Juve tre anni fa era distante 20 punti dall’Inter io dissi che era la favorita. Sarà una partita importante per confermare la crescita della squadra, è più importante uscire da San Siro con una buona prestazione e poi con 93 punti in palio si pensa di sistemare la classifica ad ottobre…».

JUVE«È una squadra matura, che ha cambiato tanto ultimamente. Dobbiamo confermare i passi in avanti che stiamo facendo nel giocare un certo tipo di calcio per innalzare il livello delle prestazioni. In questo momento dobbiamo essere concentrati sulle prestazioni».

EMOZIONI«Io vedo solo l’andare a giocare in un grande stadio, non parlerei neanche di emozioni. C’è la voglia di vivere questa esperienza, io a livello di singola partita non credo ci siano favorite. È una partita aperta a tutte le soluzioni».

LINEA BASSA«Ci sono sensazioni e numeri. La nostra linea media di recupero palla è stata più alta, quindi i numeri mi dicono che abbiamo fatto meglio e qualcosa di diverso rispetto alle ultime partite».

BERNARDESCHI«Io ne ho parlato con lui di questo aspetto, facendo fatica a provarlo nel ruolo che ritengo per lui più adatto. Penso che quello che ha fatto con il Bayer Leverkusen sia un ruolo adatto: l’ho visto in crescita, così come in allenamento. Se domani giocherà o no, preferirei lo sapesse da me».

GRINTA O QUALITA’«Non bisogna concentrarsi sulla prestazione, noi cercheremo di andare là a giocare. Si parla di determinazione, di fame, di voglia che ritengo siano qualità insite nei professionisti. Dovremo giocare con qualità, imporre il nostro calcio ma gli eventi della partita ci diranno se riusciremo a farlo».

BUON ALLENATORE«Mi piacciono le squadre caratterizzate fortemente, che hanno un modo preciso di giocare. Sappiamo tutti che noi decidiamo 100 cose diverse al giorno, quindi molto probabilmente diverse le sbagliamo. Avere la capacità di fare pochi errori è una grande capacità degli allenatori».

DIFESA INTER«È conveniente avere un attaccante che sta bene, poi ognuno deve giocare con le sue caratteristiche. Poi loro hanno la difesa più solida, i numeri dicono questo, ma non dipende solo dai tre difensori perché l’Inter sa difendere da squadra. Vediamo chi sta meglio e poi vediamo come poterli attaccare ma non sarà semplice».

IMPATTO PSICOLOGICO«Se una classifica a inizio ottobre ci crea impatto psicologico, vuol dire che non siamo pronti psicologicamente».

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