Conferenza stampa Sarri: «4 punti allo scudetto, concentrati sull'Udinese»
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Conferenza stampa Sarri: «4 punti allo scudetto, concentrati sull’Udinese»

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Conferenza stampa Sarri pre Udinese: il tecnico bianconero si presenta davanti ai giornalisti per presentare il match

Dopo la vittoria con la Lazio, la Juventus è pronta a chiudere i giochi per lo scudetto. La trasferta di Udine potrebbe già essere potenzialmente decisiva. Maurizio Sarri questo lo sa bene e tiene tutti sulla corda in vista del match della Dacia Arena. Nel mercoledì di vigilia il tecnico incontra come di consueto i giornalisti accreditati nella sala stampa dell’Allianz Stadium. JuventusNews24.com segue la conferenza in diretta.

VICINO ALLO SCUDETTO – «Io faccio sport. Nello sport la parola vicino non significa niente. Quando vai vicino a un gol non hai fatto gol. Sappiamo che ci mancano 4 punti e fare punti in questo momento è faticoso per tutti. Rimaniamo con la testa sulle singole partite. Pensiamo all’Udinese, poi alla Sampdoria e stop. Tutto il resto è conseguenza. Continuiamo nella consapevolezza che è dura per tutti».

DYBALA-RONALDO – «Siamo una squadra forte che ha ancora dei margini di miglioramento. Io la difficoltà nella convivenza di due giocatori di quel livello faccio fatica a vederla. Ci sono dei momenti della partita in cui facciamo fatica a coprire l’area ma loro due compensano con le doti individuali. In questa stagione hanno fatto 51 gol in due».

RONALDO – «Ci ho parlato 10 minuti fa. Ha detto che si sente benissimo. Ha questa grande capacità di recupero nel suo DNA, di concentrarsi sul prossimo obiettivo sia a livello collettivo sia individuale. Sono capacità non comuni, è uno che vive di motivazioni forti e va oltre la fatica. È un fuoriclasse nella testa oltre che nei piedi».

UDINESE – «Sono una squadra fisica che sta bene. Vedendo le ultime 4-5 partite hanno fatto buone prestazioni e arrivano a fine gara piuttosto bene rispetto a molte altre squadra. È difficile affrontarli, ma in questa fase della stagione è difficile con tutti per tutti. Dobbiamo essere attenti a prepararla, per quanto possibile visti i pochi giorni a disposizione».

ACCIACCATI – «Higuain e Chiellini sono ancora in mano ai dottori. Demiral sta piuttosto bene ma deve essere riportato a piena efficienza fisica. Lui per caratteristiche ha bisogno di stare bene fisicamente».

PREPARAZIONE ALLA CHAMPIONS – «Sono situazioni occasionali. Il campionato tedesco è distante dalla ripresa della Champions. Era difficile tenere i giocatori concentrati e allora il Bayern si è fermato due settimane. Il City non poteva più giocarsi la Premier e ha fatto un altro tipo di scelta. Noi ci stiamo giocando il campionato e dobbiamo pensare a questo. Il resto verrà dopo».

CRITICHE – «Probabilmente sto sui cog***** a qualcuno. Mi interessa relativamente. Alla fine quelle dei giornalisti sono delle opinioni. Penso di saperne di più, magari sbaglio, ma fammi essere presuntuoso. Conosco tutte le difficoltà e ho tutti i dati a disposizione per saperne di più di chi esprime un’opinione, comunque legittima».

RUGANI – «Penso che la responsabilità del fatto che abbia giocato poco sia stata mia. Si meritava di giocare di più. Non si può parlare di una brutta prestazione col Milan, ci sono stati 15 minuti di delirio generale, la colpa non è stata sua. Non sono d’accordo con le critiche contro di lui. Ha giocato poco perché abbiamo ritenuto che la personalità e l’esperienza di Bonucci fossero importanti in determinati momenti. Meritava di giocare di più e le responsabilità dello staff tecnico».

RABIOT – «È un giocatore forte. Con qualità tecniche e fisiche non comuni. Ha uno strapotere quando strappa che ho visto in pochi. È un ragazzo con un carattere chiuso che ha cambiato squadra, campionato e Paese. Ci ha messo qualche mese a capire ma sta venendo fuori. Tanti stranieri di livello hanno fatto questo percorso. Sta giocando con un buon livello di personalità. Dà sensazione di sicurezza e tranquillità in campo».

PJANIC – «È stato fuori due partite in cui abbiamo fatto una scelta sulle caratteristiche degli avversari che avevano un centrocampo fisico. Dopo il lockdown ha fatto quasi tutte le partite. Sta bene, ieri ha fatto un programma individualizzato per forza ma sta bene».

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