Conferenza stampa Vlahovic Juve: «La scelta è stata facile. Sulla 7 dico..»
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Conferenza stampa Vlahovic Juve: le parole del nuovo attaccante bianconero nel giorno della sua presentazione

(inviato all’Allianz Stadium) Dusan Vlahovic è stato il colpo ad effetto del calciomercato Juve a gennaio. Acquistato dalla Fiorentina, il classe 2000 ha raccolto l’eredità del numero 7 di Ronaldo.

Martedì 1 febbraio, Vlahovic è stato presentato in conferenza stampa alle 11.30. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.

Prende la parola Vlahovic.

«Prima di iniziare vorrei ringraziare la Fiorentina, la gente che è stata lì, i miei compagni della Primavera e della prima squadra. Tutti i direttori, i presidenti, allenatori che sono stati con me in questi anni. Vorrei nominare mister Italiano che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo momento, aiutandomi e mandandogli un grande in bocca al lupo. Mister Prandelli, poi, ha fatto tanto per me e lo ringrazierò per me. La città mi ha accolto in modo eccezionale fin da quando ero piccolo, e ho sempre cercato di essere professionista serio fino all’ultimo momento». 

CHE SENSAZIONI HA – «Sono orgoglioso ed emozionato. Sono pronto a dare il mio contributo per ottenere grandi risultati. Vorrei ringraziare il presidente della Juve e tutte le persone che mi hanno portato qui».

SCELTA JUVE – «Si parlava tanto delle offerte delle squadre estere. La scelta è stata facile: il Dna della Juve è combattere, non mollare fino alla fine. Anche soffrire quando c’è da farlo. Questo fa parte della mia mentalità».

NUMERO 7 – «Non rappresenta niente per me. Tutti i numeri nella Juve sono importantissimi. L’ho scelta perché era più vicina alla 9».

QUAL E’ IL SUO OBIETTIVO – «Ambientarmi prima possibile negli schemi del mister, conoscere tutti i compagni e a livello umano creare un rapporto di amicizia, familiare. Questo è un passo fondamentale per lo spogliatoio per arrivare a traguardi importanti».

COSA LO HA AFFASCINATO – «La Juventus è il club più grande d’Italia, sono felicissimo di essere qui. La voglia, quell’aspetto di non mollare mai e combattere fino all’ultimo. Puntare sempre ad obiettivi più alti, questa è la cosa più importante».

QUANTO SI ALLENA FUORI DAL CAMPO – «Il calcio oggi è a un livello in cui ogni dettagli fa la differenza. Ho messo questo nella testa, sto cercando di migliorare quanto possibile. Cerco di lavorare mentalmente, faccio tutto quello che mi può aiutare».

PESO DELLA MAGLIA NUMERO 7 – «Tutte le maglie della Juve pesano: dal’1 al 100. Sono qui per aiutare i compagni, mettermi a disposizione del mister. Arrivare insieme agli obiettivi che abbiamo. Il numero della maglia non è importante, importa come noi scendiamo in campo. Le altre cose non mi interessano, solo vincere».

SE HA SENTITO CHIESA PRIMA DELLA SCELTA – «Ho sentito Federico. Noi abbiamo un bellissimo rapporto, perché abbiamo giocato insieme prima. Mi dispiace che si sia fatto male, ma lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo tutti».

DEBUTTO IN CHAMPIONS E PARAGONE CON HAALAND E MBAPPE’ – «Sarà un’emozione unica perché non ho ancora provato quelle sensazioni. Sarò pronto, se il mister deciderà. Paragone? Io sto cercando di avere un mio percorso, essere concentrato sempre e stare sempre al massimo. Dove arriverò non lo so, ma farò di tutto per arrivare lontano».

SCUDETTO – «Io sono nella Juve e non ci sono più scuse. La Juve non aspetta nessuno, mi farò trovare pronto per inserirmi da subito nel gruppo. Pensiamo di partita in partita, conta solo vincere».

ALLEGRI – «Ho parlato con lui, ho fatto un allenamento. Non abbiamo parlato ancora tanto, mi ha accolto benissimo e dato il benvenuto. Non vedo l’ora di scendere in campo».

IDOLI – «Sì, ma ora è il momento di avere il mio percorso e fare di tutto per diventare un gran giocatore. Col lavoro duro posso arrivare, sono pronto a tutto. Idoli? Ne ho già parlato tante volte, son diventato un po’ noioso sinceramente».

QUALE MODULO PREFERISCE – «Io sono a disposizione, tutto quello che deciderà sono pronto a farlo. Sia in fase difensiva e sia in fase di attacco. Quello che mi chiederà sarò disposto a farlo».

DIVENTARE UOMO COPERTINA DELLA JUVE – «Ci sono già tanti leader, io sono qui per dare il massimo. Tutto quello che mi chiedono mister e compagni sono pronto a farlo. Il resto non importa, conta che la Juve vinca».

DYBALA – «Non l’ho ancora incontrato visto che lui è in Nazionale. Si tratta di un grandissimo giocatore. Deciderà il mister chi giocherà. Sono tutti grandi campioni: Morata, Dybala, Kean, Bernardeschi».

IMPATTO MEDIATICO E IDOLO DI TANTI BAMBINI – «Sono ancora un ragazzo e non ancora consapevole di tutto quello che sta accadendo. Essere idolo di tanti bambini mi sembra ancora assurdo. Sono arrivato ora ad un livello di società tra le più forti al mondo, sto provando emozioni grandissime».

LUI RISOLUTORE PROBLEMI DELLA JUVE – «Non esiste un giocatore che può risolvere le partite da solo. Non voglio pensare queste cose perché è la squadra quella che vince o perde. Devo cercare l’aiuto della squadra, tutti insieme possiamo uscire da situazioni complicate».

VIVERE NELLA VILLA DI RONALDO – «Sto cercando una casa ma non sarà quella di Cristiano. Io devo essere umile, queste cose fuori dal campo non mi interessano. Ho voglia solo di campo, di migliorare giorno dopo giorno e vincere. Voglio ringraziare i tifosi della Juve per l’accoglienza, il mio primo mister che mi ha inserito nella prima squadra del Partizan».

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