Cristiano Ronaldo, parlano i numeri. Anche quelli delle punizioni: ora basta
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Cristiano Ronaldo, parlano i numeri. Anche quelli delle punizioni: ora basta

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Cristiano Ronaldo, parlano i numeri. Anche quelli delle punizioni: ora basta. La Juventus deve trovare un altro tiratore

Cristiano Ronaldo è tornato a fare quello che Cristiano Ronaldo fa: decidere la partite e scrivere nuovi record. L’ultimo ha un’aurea di magnificenza perché CR7 col Crotone ha trovato il gol contro la 78esima squadra nei Top-5 campionati europei. Il portoghese ha inoltre segnato a tutte le squadre affrontate in Serie A attualmente nel torneo (18/18). Dopo tre partite a secco – accompagnate dai soliti brontolii di chi è abituato a darlo per finito al primo passaggio a vuoto e ugualmente abituato ad essere prontamente smentito – Cristiano ha realizzato la sua settima marcatura multipla in questa stagione, come nessuno nei massimi campionati. Numeri e gol eccezionali che lo proiettano di nuovo in vetta alla classifica marcatori di Serie A (18 reti a +1 su Lukaku che lo aveva superato domenica). Numeri che però stridono con le impietose statistiche che Ronaldo continua ad avere sui calci di punizione da quando ha vestito la maglia della Juventus.

Punizioni Ronaldo, numeri impietosi: ora basta. Nuova gerarchia?

In bianconero CR7 ha calciato 63 punizioni in due anni e mezzo: l’unico gol del portoghese è stato realizzato al 43esimo tentativo, in un derby del luglio 2020 contro il Torino. Ma non è finita qui: 42 dei suddetti calci piazzati sono stati ribattuti dalla barriera, in media esattamente due su tre. La percentuale realizzativa è irrisoria, quasi dannosa visto che il portoghese ha di fatto tolto l’opportunità di calciare a rete ad altri compagni forse più indicati. La sensazione, che mai come in questo caso parrebbe coincidere con la realtà, è che Ronaldo sia tiratore designato della Juve più per status che reali meriti. Sarebbe quindi arrivato il momento di invertire il trend: il recupero di Paulo Dybala potrebbe essere occasione e pretesto per Andrea Pirlo, che di calci di punizione è esperto, per cambiare le gerarchie sui calci da fermo al limite dell’area. La Juventus, specialmente in questa stagione, non può permettersi di non sfruttare al meglio un fondamentale potenzialmente decisivo. Tutto per eccessivo di rispetto di campione leggendario che in gol continua a segnarli in tutti i modi, eccetto questo.

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