Dal Pino: «Consegna Scudetto? Ecco cosa ho pensato. A più competitiva»
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Dal Pino: «Consegna Scudetto? Ecco cosa ho pensato. Voglio A più competitiva»

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Dal Pino, presidente della Lega Serie A, ha parlato della ripartenza del campionato e anche del futuro

Il presidente della Lega Serie A ha parlato al The Athletic, dicendo la sua su numerosi temi d’attualità legati al calcio italiano. Ecco le parole di Dal Pino riportate da Calcio&Finanza.

MONOTONIA SERIE A PER 9 SCUDETTI JUVE – «Se guardo agli altri campionati, in particolare al divario tra la prima e la seconda classificata, la quarta e la quinta, il nostro campionato è stato abbastanza equilibrato in questa stagione. Il mio desiderio è avere una Serie A che diventi sempre più attraente per gli investitori che amano questo sport e considerano questo sport un enorme business se gestito con la governance e la filosofia di gestione appropriate. Una volta che attireremo gli investitori giusti, i giocatori giusti, gli sponsor giusti, seguirà un maggiore equilibrio competitivo. Colgo l’occasione per dare il benvenuto a Dan Friedkin, una persona carismatica, un grande imprenditore, che sono certo farà del bene al nostro calcio».

TIFOSI ALLO STADIO – «Il nostro governo è molto cauto e vogliamo essere cauti anche noi. Ma vogliamo anche fare la cosa giusta, che è diversa dall’essere solamente prudenti».

RIPARTENZA – «Vogliamo riportare la Serie A ai bei vecchi tempi, alle vecchie glorie. Auguro il meglio a Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1, ma vogliamo essere meglio di loro. Il momento più bello della stagione è stato vedere la felicità dei giocatori mentre distribuivamo i premi e consegnavamo lo scudetto nell’ultima giornata. A quel punto, abbiamo pensato: ‘Questa è andata. Ce l’abbiamo fatta’. Trasformare la Serie A nel campionato numero 1 al mondo richiederà tempo. Ma se facciamo le cose giuste, possiamo riuscirci in breve tempo. Dobbiamo raddoppiare i nostri ricavi e io sono convinto sia possibile che lo facciamo in sette o otto anni, sicuramente entro dieci».

DIRITTI TV – «Eravamo in una situazione in cui Sky non pagava l’ultima rata dei diritti televisivi della scorsa stagione e non stavamo giocando. Ora siamo passati da Sky che ha proposto il rinnovo del contratto al 10/20 per cento in meno, a parlare improvvisamente ora di nuove iniziative che ci permetteranno di prendere il controllo del nostro destino e di essere attori attivi in ​​tutto questo. Vedo molto valore nel lato OTT e il nostro CEO dovrà lavorare su tutte queste cose con la mentalità di una media company; qualcosa che oggi non fa parte delle caratteristiche della Serie A. Anche se il progresso è difficile quando ci sono ‘persone che ti tirano la giacca’».

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