Dybala: «Dissi a Ronaldo che lo odiavo. Mourinho? Quando ero alla Juve mi sussurrò questo nell'orecchio»
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Dybala: «Dissi a Ronaldo che lo odiavo. Mourinho? Quando ero alla Juve mi sussurrò questo nell’orecchio»

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Dybala: «Dissi a Ronaldo che lo odiavo. Mourinho? Quando ero alla Juve mi sussurrò questo nell’orecchio». Le parole dell’attaccante della Roma

Paulo Dybala, attaccante della Roma ed ex Juventus, ha parlato a DAZN nel nuovo episodio della serie “Dazn Heroes“.

CRISTIANO RONALDO – Con Cristiano sono stati tre anni belli, la squadra era molto forte e lui ci dava qualcosa in più. In Argentina è molto sentita la rivalità tra Messi e Cristiano, io ovviamente da bambino son sempre stato dalla parte di Messi. Una volta stavamo andando a giocare una partita, io stavo in fondo all’aereo e lui era seduto più avanti. A un certo punto del volo lui è venuto da me a parlare sia di calcio sia di tante altre cose, parlavamo in generale della nostra vita e a un certo punto gli ho detto ‘io da bambino praticamente ti ho odiato’. Ci siamo fatti due risate su questa cosa e fra noi abbiamo sempre avuto un bel rapporto, un bel dialogo.

ANDARE ALLA ROMA – Quando Tiago (Pinto, ndr), il direttore, ci ha contattato ed é emersa questa possibilità mi sono venute in mente queste cose (i film su Roma, la maschera del Gladiatore, ecc… ndr) e non potevo non pensarci. Mi sono detto ‘devo far qualcosa in questa città’.

MOURINHO – Josè Mourinho ha un’immagine e un potere importante per tutto quello che rappresenta nel mondo del calcio. Sì, sarebbe un buon giocatore di scacchi. Prima di arrivare qui alla Roma ci siamo sentiti due volte, mi ha chiamato quando stavo ancora a Torino. Lui è molto bravo quando parla e quando vuole entrare dentro qualcuno. Ho sentito con lui un feeling speciale, è difficile nel mondo del calcio trovare qualcuno che ti dica le cose in faccia in modo sincero. Con lui ho un rapporto diretto e sincero, ci confrontiamo tanto. Vogliamo il meglio per la gente, lui ha fatto la storia del calcio. È molto sincero, è bravo a preparare le partite. Quasi tutte le cose che ti dice poi in campo succedono. Capisce il calcio molto bene, lo testimonia il fatto che ha vinto quasi in tutte le squadre che ha allenato.

ALL’ORECCHIO: ‘SEI UN FENOMENO’ – Nel gennaio 2022, Mourinho si è avvicinato a me durante Roma-Juventus 3-4 e mi ha detto ‘Sei un fenomeno’? E’ vero, è òa prima cosa che mi ha ricordato quando mi ha chiamato. Non mi era mai successo che un allenatore di un’altra squadra facesse una cosa del genere durante il gioco. Contro il Manchester in Champions, quando ancora giocavo nella Juve, avevamo discusso, ero andato a dirgli che non aveva bisogno di fare quel gesto. Ma quell’episodio è rimasto sul campo.

NUMERO 10 – Il numero 10 della Roma sarà sempre Francesco Totti. Così come per Del Piero nella Juve. Alla Juve me lo chiese direttamente la società di indossare la 10 ed è stato un enorme piacere. Mai dire mai, ovviamente sarebbe una responsabilità unica.

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