Europa League Juve, dall'Ajax al Nantes: è ora di cambiare la storia
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Europa League Juve, dall’Ajax al Nantes: è ora di cambiare la storia

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Europa League Juve, dall’Ajax al Nantes: è ora di cambiare la storia di un amore mai sbocciato tra i bianconeri e la coppa

La Juventus tornerà questa sera a giocare in Europa League 3213 giorni dopo quell’1 maggio 2014 che sancì l’eliminazione clamorosa dei bianconeri dalla competizione dopo lo 0-0 nella semifinale di ritorno col Benfica allo Stadium. L’avversario degli spareggi sarà il Nantes che arriva da un ottimo periodo di forma fatto di una sola sconfitte nelle 10 partite giocate nel 2023.

Il rapporto tra la Vecchia Signora e l’Europa League, però, non è dei migliori. Anzi. Le tre uniche partecipazioni alla competizione raramente hanno regalato gioie. Qui sotto vi raccontiamo cosa accadde.

STAGIONE 2009-2010

La Juventus arriva a disputare per la prima volta nella sua storia l’Europa League dopo essere “retrocessa” dal girone di Champions League. I bianconeri ai sedicesimi di finale si ritrovano l’Ajax vincendo 1-2 ad Amsterdam con la doppietta di Amauri. Al ritorno alla squadra di Zaccheroni (che prese il posto di Ferrara) basta uno 0-0 per passare il turno.

L’avversario degli ottavi è il Fulham. In casa la Vecchia Signora vince 3-1 con gol di Legrottaglie, Zebina e Salihamidzic (tutti nel primo tempo). Il ritorno a Londra parte bene col vantaggio di Trezeguet, ma l’espulsione di Cannavaro complica i piani scatenando il Fulham che rimonta 4-1 ed elimina i bianconeri.

STAGIONE 2010-2011

La Juventus chiude al settimo posto il campionato 2009-2010 e quindi nella stagione 2010-2011 parte dal terzo turno preliminare di Europa League dove affronta ed elimina lo Shamrock Rovers grazie ad uno 0-2 (doppietta Amauri) e un 1-0 (Del Piero).

Ai playoff i bianconeri liquidano la pratica Sturm Graz vincendo 1-2 l’andata (Bonucci e Amauri) e 1-0 (Del Piero) il ritorno.

La squadra di Del Neri accede così ai gironi con Lech Poznan, Manchester City e Salisburgo. In 6 partite la Juve ottiene 6 pareggi: 3-3 coi polacchi in casa (doppietta Chiellini e Del Piero), 1-1 con gli inglesi in trasferta (Iaquinta), 1-1 con gli austriaci fuori casa (Krasic), 0-0 con gli austriaci a Torino, 1-1 coi polacchi in trasferta (Iaquinta) e 1-1 con gli inglesi in casa (Giannetti). L’avventura finisce quindi clamorosamente ai gironi. Senza vittorie e senza sconfitte.

STAGIONE 2013-2014

La Juventus di Conte, forte di due scudetti già in tasca, fallisce la campagna europea in Champions sotto i colpi del Galatasaray ed inizia quindi la sua corsa in Europa League con il sogno di disputare la finalissima allo Stadium.

Nei sedicesimi di finale i bianconeri rifilano un doppio 2-0 ai turchi del Trabzonspor (all’andata Osvaldo e Pogba e Vidal e Osvaldo al ritorno). Agli ottavi per Conte c’è il “derby” italiano con la Fiorentina. Allo Stadium finisce 1-1 (Vidal), al Franchi la Juve passa 0-1 con una prodezza di Pirlo.

L’avversario dei quarti di finale è il Lione e la Vecchia Signora regola la pratica con una vittoria in Francia per 0-1 (Bonucci) e una in casa per 2-1 (Pirlo e autogol Umtiti).

In semifinale è il Benfica a interrompere bruscamente i sogni di gloria di Conte. All’andata i portoghesi hanno la meglio al Da Luz vincendo per 2-1 (Tevez). Al ritorno la Juve tira 14 volte, gioca per oltre 20 minuti in superiorità numerica, ma non riesce a trovare l’unico gol che le basterebbe per andare a sfidare il Siviglia nella finalissima allo Stadium.

JUVE NANTES TRA PRESENTE E FUTURO

Dopo l’eliminazione dal girone di Champions League e il meno 15 in classifica, la seconda coppa europea per club assume per Allegri e la sua squadra un valore molto importante.

L’obiettivo numero uno non può che essere quello di provare a portare a casa un trofeo che in campo internazionale manca dal 1996. Vincerlo (al netto delle possibili decisioni UEFA) significherebbe poi qualificarsi di diritto alla prossima Champions League.

La doppia sfida col Nantes può servire anche per ridare lustro ad un’immagine europea dei bianconeri macchiata dai disastri col Maccabi Haifa e dalle vicende extracampo. Ed è anche un’occasione di riscatto per quei bianconeri che finora hanno reso al di sotto le aspettative.

Per la Juventus è quindi arrivata l’ora di cambiare la storia di un amore con l’Europa League che, fin qui, non è mai sbocciato.

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