Evra racconta: «Da bambino chiedevo l'elemosina, non me ne vergogno»
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Evra racconta: «Da bambino chiedevo l’elemosina, non me ne vergogno»

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Evra racconta: «Da bambino chiedevo l’elemosina, non me ne vergogno». Le dichiarazioni dell’ex terzino della Juventus

Patrice Evra, ex terzino della Juventus, ha raccontato la sua difficile infanzia al Mirror.

INFANZIA – «Non ho problemi a dire che ho avuto un’infanzia difficile. Avevo molti fratelli e sorelle e vivere per strada non era facile. Ricordo che mio fratello Dominic lavorava da McDonald’s. Una volta ci sono andato quando era in pausa e mi ha dato lui del cibo. Non ho paura a dirlo. Non mi vergogno ad ammettere che mi è capitato di chiedere l’elemosina. Mi sono spesso fermato nei negozi e quando passavano le persone spesso chiedevo se potevano darmi qualcosa, un pound. A volte davano soldi, a volte no. Volevo solo comprare un panino. È stato un momento difficile».

SEMPRE FELICE – «Ero comunque felice. Mi sono sempre sentito fortunato. Non cambierei nulla, lascerei tutto com’era, perché mi ha reso la persona che sono oggi. Alcuni vedono quello che sono oggi, e vedono una superstar. Ma in realtà ho imparato molto nelle strade e mi ha aiutato a diventare forte. Non sono una vittima. Non sono triste né voglio essere amato per quello che sto dicendo adesso ma è la verità. Il mio obiettivo è motivare i bambini a non mollare mai, qualunque cosa accada. Se credi in te stesso, farai qualsiasi cosa. Questo è tutto».

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