Fabregas, retroscena su Morata: «È quello che mi ha detto sulla Juve»
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Fabregas, retroscena su Morata: «È quello che mi ha detto sulla Juve»

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Cesc Fabregas, centrocampista del Monaco, ha rilasciato un’intervista, parlando di Morata, di Juve e di tanti temi in ottica bianconera

Il centrocampista del Monaco, Cesc Fabregas, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Ecco le sue dichiarazioni.

MORATA – «Negli ultimi anni gli è mancata un po’ di regolarità, ne abbiamo parlato spesso quando eravamo compagni nel Chelsea. Adesso l’ha ritrovata: merito della Juve e della famiglia, che in Italia si trova molto bene. L’ho sentito da poco, è molto felice. Álvaro e Ronaldo sono una bella coppia d’attacco, si compensano e segnano entrambi».

PIRLO – «Non sono stupito di vederlo alla Juve. La vita è fatta di opportunità da cogliere: Guardiola, Zidane e Arteta hanno fatto molto bene pur non avendo alle spalle una grande gavetta. Pirlo è stato un genio in campo e i giocatori con le sue caratteristiche diventano grandi allenatori. Senza contare che è stato allenato da top tecnici come Ancelotti, Lippi e Conte».

SARRI AL CHELSEA – «Voleva puntare su Jorginho, che aveva avuto al Napoli ed era arrivato al Chelsea per 60 milioni. A me non bastava giocare l’Europa League e la Coppa di Lega, io sono sempre stato titolare e volevo essere protagonista in Premier League. Così alla fine sono andato via. Sarri è un buon allenatore e una persona di cuore, però ha convinzioni molto forti a livello tattico ed è superstizioso, è difficile fargli cambiare idea. Ad esempio, fissava sempre gli allenamenti alle 3 del pomeriggio. Chi aveva famiglia come me, in quel modo non vedeva i figli tutto il giorno. La mattina andavano a scuola e quando rientravo la sera dopo l’allenamento erano già a letto. Così un giorno abbiamo chiesto a Sarri di spostare le sedute al mattino, ma ci disse che dovevamo allenarci alle 15 perché una studiosa di Pisa aveva provato scientificamente che quello è l’orario migliore per il corpo. Mah..».

MESSI AL MONACO – «Il Barcellona è casa sua, è la sua squadra da quando è piccolo. Sono scelte molto personali, non mi intrometto. Considerata la situazione, mi sembra difficile immaginarlo qui. Ma di sicuro io sono felice e mi trovo molto bene a Montecarlo».

RETROSCENA IN SERIE A«Sono stato vicino a tre squadre italiane prima di venire al Monaco. Ho parlato con Ancelotti, quando allenava il Napoli, e anche con Gazidis, quando è passato al Milan. Ma ho preferito scegliere il Monaco».

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