Ferrara: «Alla Juve mi sono ambientato in fretta. E il Napoli...» - VIDEO
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Ferrara: «Alla Juve mi sono ambientato in fretta. E il Napoli…». Le parole dell’ex difensore bianconero – VIDEO

Ciro Ferrara racconta il suo approdo alla Juve e la sua carriera in bianconero ricca di titoli, successi…e gol.

Le parole dell’ex difensore da una vecchia intervista nell’archivio di Juventusnews24.

DIFENSORE GOLEADOR – «Se vai a vedere le statistiche penso di essere uno dei difensori che ha segnato di più. Dicono che sono uno che fa pochi gol…come difensore non è che possono farne tantissimi. Per 26 gol in Serie A, è vero che ho fatto più di 450 partite, penso sia un risultato di tutto rispetto».

VALORE DELLA JUVE – «Guardandola da fuori quando ci giocavo contro mi chiedevo cosa volesse dire e quando sono arrivato qui mi sono reso conto quale è l’impostazione che la società dà. Tutto dipende dall’alto, nel senso che se hai una società forte alle spalle, coloro che sono gli attori protagonisti non hanno alcun problema a esercitare la loro professione».

AMBIENTAMENTO – «Ho vissuto soltanto l’ambiente napoletano. Però ho preso questa decisione fortemente cambiando totalmente modo di vita. Città completamente diverse quindi all’inizio, i primi 5-6 mesi, giravo per Torino e mi chiedevo “cosa ci faccio io qui”? Però devo dire di essermi ambientato molto in fretta grazie anche all’aiuto di alcuni compagni che già conoscevo. Il mister già l’avevo conosciuto a Napoli e quindi non ho avuto grosse difficoltà. Poi sarà un po’ il mio carattere e il mio temperamento che mi portano ad ambientarmi in fretta. Sono uno di quelli che non non si piange addosso per nessun motivo».

FORZA DEL CARATTERE – «Ho cercato di sfruttare le mie caratteristiche tecniche e umane. Nel senso che comunque ho sempre affrontato – anche quando ero a Napoli – la mia attività con allegria, senza mai prendermi troppo sul serio in alcune circostanze, prendendo in giro e prendendomi anche in giro. Però sempre col sorriso sulle labbra. A volte stemperare certe situazioni penso sia importante».

INSEGNAMENTI DEAL NAPOLI – «Penso di aver sfruttato quelli che sono stati degli ambienti come quello napoletano dove vivevo uno spogliatoio con giocatori di forte personalità. Io sono cresciuto un po’ nell’ombra con loro, da ognuno di loro tiravo fuori qualche cosa e questo mi si è servito molto».

VITTORIE E MERCATO – «Il fatto di vincere non deve farti distogliere da quelle che sono operazioni che vanno fatte. Ci sono state scelte a volte dolorose perché sono andati via giocatori molto rappresentativi e importanti all’interno dello spogliatoio. Molto spesso è rimasta un’ossatura tale che dava forza a quelli che arrivavano e la possibilità di inserirsi e integrarsi immediatamente. Questa è stata la politica della Juve che pur cambiando tantissimo poi tra l’altro ha incassato tantissimo. Si è sempre parlato che ha sempre pensato più a vendere che ad acquistare. Però è altrettanto vero che in 8 anni per 4 volte siamo arrivati primi in classifica e 3 volte secondi ci sarà pure un motivo».

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