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Ferrieri Caputi: «Spero di essere giudicata come arbitro, non come donna»

Ferrieri Caputi: «Spero di essere giudicata come arbitro, non come donna». L’intervista dopo l’esordio in Serie A
ESORDIO – «Bellissimo, me lo avevano detto, non ci ho creduto, almeno fino a quando non sono entrata sul terreno di gioco».
SOGNO – «Una grande competizione a livello femminile, il prossimo anno c’è il Mondiale, è difficile, oppure gli Europei e il Mondiale successivo».
ONNA IN UN AMBIENTE MASCHILE – «Non mi piace il giudizio continuo, al quale noi donne siamo più esposte, sia che tu sia riservata, sia che tu sia estroversa. Succede nel mondo, non nell’AIA o nel calcio. Se poi tutto questo si porta in un mondo “maschile” come quello del calcio, sento che spesso devo stare attenta alle cose. E sinceramente spero che mi si giudichi come arbitro e non come donna, per una società più evoluta. Giudicate per il proprio lavoro e non per come ci si veste o ci si comporta».
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