Figc contro Juve, Chinè riporta il club in tribunale ad aprile: triplo processo
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Figc contro Juve, Chinè riporta il club in tribunale ad aprile: triplo processo

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Figc contro Juve, Chinè riporta il club in tribunale ad aprile: triplo processo. Chiuse le indagini su stipendi e agenti

Come riferisce il Corriere dello Sport domani ci sarà la chiusura delle indagini della Procura FIGC su stipendi e agenti, il procuratore Chinè firmerà l’avviso di conclusione delle indagini. 

Le intenzioni sono chiare: non sembra esserci altra strada possibile per la Juve che tornare a difendersi di nuovo in tribunale, dopo una battaglia (non ancora conclusa) sulle plusvalenze e una partita appena cominciata davanti al Gup per i risvolti penali dell’inchiesta Prisma. Le partnership considerate “opache” con le altre società – le procure di 6 diverse città (Bologna, Genova, Cagliari, Bergamo, Udine e Modena per il Sassuolo) hanno richiesto a quella di Torino gli atti per competenza territoriale – rimarrebbero fuori dal secondo deferimento e dal successivo processo; secondo quanto filtra, Chiné non dovrebbe includere queste carte nella conclusione delle indagini poiché le indagini parallele delle varie procure della Repubblica sono ancora in corso e da lì potrebbero emergere elementi nuovi, più avanti. E così sarebbero tre i processi a carico della Juve: il plusvalenze-bis (udienza al Collegio di Garanzia il 19 aprile, terzo grado), il “manovre stipendi e agenti” (indagini da chiudere entro domani, daranno vita a un processo di primo grado) e, appunto, le “partnership sospette con le società”. Questo, in sostanza, il frutto delle 14 mila pagine dell’inchiesta Prisma.

Questi i tempi per quanto concerne il filone stipendi-agenti: il 30 marzo, come detto, scade il termine per chiudere le indagini, all’inizio della prossima settimana (probabilmente lunedì 3 aprile) il provvedimento verrà notificato con tutti i capi d’incolpazione e da quel momento scattano i 5 giorni per la presentazione delle memorie difensive o per la richiesta di essere auditi, al termine dei quali la procura invierà il deferimento. Poi il tribunale federale fisserà l’udienza entro 30 giorni. Probabilmente si tornerà in aula entro la fine del mese di aprile. Questa la roadmap giudiziaria. La sentenza e l’eventuale sanzione arriverebbero quindi a campionato in corso. Un dettaglio non trascurabile, perché in gergo si parla di pena “afflittiva”. Per capire questo termine valga un esempio sui generis: se sul banco degli imputati ci fosse il Napoli e per gli azzurri arrivasse una penalizzazione di 2 punti, la squalifica verrebbe scontata nella prossima stagione dato che quei 2 punti non cambierebbero la posizione in classifica. Nella fattispecie della Juve, viceversa, un altro asterisco potrebbe estrometterla dalla zona Europa. Il secondo filone si aprirebbe dopo la sentenza del 19 aprile che chiuderà (in un senso o nell’altro) il caso plusvalenze, a meno che dal Collegio non arrivi la decisione di rinvio alla Corte per un nuovo giudizio.

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