Fiorentina Juve: le tre cose che non hai notato

Fiorentina Juve: le tre cose che non hai notato del match del Franchi. Gli episodi curiosi sfuggiti all’attenzione dei più

Fiorentina Juve: le tre cose che non hai notato del match del Franchi, quinta uscita stagionale dei bianconeri.

1. Paredes, mood già da leader

Era arrivato da pochi giorni. Aveva solamente due allenamenti nelle gambe. Ma Massimiliano Allegri ha voluto subito affidare le chiavi della regia a Leandro Paredes. Fin dal riscaldamento, il centrocampista argentino è apparso subito inserito perfettamente nei meccanismi della squadra. Ha lavorato con Milik, ha parlato a lungo con Locatelli, quasi a perfezionare e oliare gli ultimi ingranaggi del centrocampo prima del fischio d’inizio.

2. La (non) partita da ex di Vlahovic. E il Franchi non perdona

Doveva essere la partita di Dusan Vlahovic. Il terzo ritorno a Firenze del serbo, lì dove è cresciuto, sbocciato, prima di spiccare il volo per Torino. Ma l’attaccante ha osservato dalla panchina l’1-1 dei suoi compagni. Allegri ha spiegato: «Più di 5 cambi non potevo fare. Alex Sandro aveva un problema sul flessore, Paredes l’ho tolto perché era cotto, poi è uscito Di Maria. Ho messo Kean che poteva dare profondità, Milik è bravo a farci uscire. Vlahovic si è riposato ed è pronto per le prossime partite». La certezza è una: il Franchi non lo ha ancora perdonato. Fischi per il loro ex beniamino.

3. Allegri arrabbiato nel finale. Ma cos’è successo?

Ultimi minuti, concitati, di Fiorentina Juve. Allegri arrabbiato in panchina. Ma cosa ha fatto infuriare l’allenatore? Lo ha spiegato lui stesso nel post-partita: «Alla fine ero un po’ arrabbiato perché volevo che finisse la partita, dato che loro stavano spingendo. Potevamo fare meglio in qualche contropiede, però la partita andava chiusa nel primo tempo. È un cambio di mentalità, quelle sono palle pesanti. In un momento così la partita va azzannata, non siamo stati capaci. Quello è l’unico rammarico».